Un bagno di folla in Piazza Quercia a Trani per lo spettacolo che ha salutato il 2024 e dato il benvenuto al 2025 con un ospite internazionale, Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet.
Con l’artista la sua The Fabulous TH Band, formata da 5 musicisti internazionali, ha ripercorso la sua straordinaria e indimenticata carriera. Con Tim Peter Sandiford alla chitarra, Phil Williams al basso, Tim Oliver alle tastiere, Lily Gonzalez alle percussioni e back vocals, Timothy James Bye alla batteria, Tony Hadley, l’ex voce iconica della band britannica, apprezzato e ancora molto amato in tutto il mondo, ha eseguito unrepertorio dei suoi successi senza tempo. Partendo dal pezzo “Feeling good”, proseguendo con “Only when you live”, “I’ll fly for you”, “Through the Barricades“, “True”, “Gold” Tony Hadley ha fatto rivivere le emozioni di un sound irresistibile ed emozionante che ha conquistato intere generazioni in passato e che conquista ancora chi ama l’ottima musica. È stato un viaggio lungo quarant’anni, davanti ad pubblico incantato. La sua voce ancora oggi potente e calda e il suo carisma, che lo hanno reso uno dei volti più amati e autorevoli della musica, ha illuminato la notte più dei riflettori.

Attraverso un crescendo coinvolgente è poi giunto al gran finale dove Hadley ha fatto un omaggio personale ai Queen con la celebre “We are the Champions”, e ha augurato dal palco una speranza per la pace e “Let 2025 be a beautiful year”, le sue parole.
Leggendo la biografia della famosa band, sull’autorevole Rockol, si scopre che nel 1979 sono i fratelli Kemp, bassista e chitarrista che formano gli Spandau Ballet con i loro compagni di scuola John Keeble alla batteria, e Tony Hadley , voce, e Steve Norman alla chitarra e sax. Il gruppo si inserisce subito nel settore musicale “New romantic”, e sulla scena londinese si guadagna una fama immediata: il singolo di debutto “To cut a long story short” entra subito nelle charts.
Nel 1981 esce il primo album JOURNEYS TO GLORY e subito dopo il singolo “Chant n.1” entra in classifica in USA.
Dopo l’album DIAMOND, suoni più morbidi proiettano il gruppo in testa alle classifiche europee grazie a “True” e “Gold”, primi di una serie di singoli da numero uno, capaci di entrare anche nella top ten USA.
Il gruppo marcia a pieno ritmo, e viene invitato al Live Aid del 1985. Nel 1986 esce THROUGH THE BARRICADES. Purtroppo, successivamente, forse a causa di un tour troppo lungo e di dispute all’interno del gruppo avviene un inaspettato scioglimento dopo HEART LIKE A SKY del 1988.
Da allora i fratelli Kemp si sono dedicati a cinema e tv, mentre Tony Hadley incide due album: in uno di questi, ha collaborato John Keeble.
I numerosissimi fan chiedono una reunion che avviene finalmente nel 2009, con un best con inediti, ONCE MORE, e un tour, che dura fino al 2014.
La band si ritrova nel 2014, per promuovere il film documentario “Soul Boys of the Western World” e la raccolta THE VERY BEST OF SPANDAU BALLET: THE STORY. Ma il 3 luglio del 2017, via Twitter, Hadley annunciò di non far più parte della band.

Da allora ha continuato a fare musica e con la sua band di musicisti a fare tour di successo in tutto il mondo.
Eccolo dunque nuovamente in Italia, ospite per la prima volta nel Comune di Trani per il Capodanno, si è ben concesso a noi giornalisti sia in conferenza stampa sia prima del concerto, confermando il suo non essere ‘personaggio’ ma amabile uomo e artista.
Cosa ti aspetti da questo nuovo anno Tony?
Il mio più grande desiderio per il 2025 è senz’altro la pace nel mondo. Sembra un clichè, ma davvero abbiamo bisogno di più pace. Desidero che le persone siano felici. L’anno che è passato è stato straordinario, il 2024, ma ho perso degli amici e per questo spero che il 2025 sia un anno migliore.
Cerchiamo di avere un po’ di pace e ei avere più cura dell’ambiente. Chi non è d’accordo con questo per me è follia. Dobbiamo prenderci cura del nostro pianeta. Ne abbiamo solo uno.
Cosa porterai con te di questa esperienza italiana, a Trani?
Il pubblico di stasera mi sembra fantastico. La città è bellissima. Penso ci tornerò in futuro con mia moglie, come turisti, amiamo il buon cibo e qui è straordinario. La Puglia è una terra molto accogliente con persone estremamente amichevoli.

Through the barricades parla dei problemi di un’altra Irlanda. Quale è il suo significato profondo?
La canzone parla dei conflitti in Irlanda del Nord. Ma è ancora molto attuale perché si riallaccia ai problemi di guerra di oggi nel mondo. La minaccia a Taiwan, la guerra in Ucraina, i conflitti in Siria e in Africa. È una canzone d’amore, non importa chi sei e da dove vieni. È importante essere liberi di amare chiunque e dovunque.
Può la musica, secondo te, fare qualcosa per la pace?
Sicuramente sì perché le persone amano la musica. Abbiamo appena celebrato i quaranta anni di Band Aid. Siamo anche stati criticati per questo ma volevamo solo aiutare. Dobbiamo aiutare chi ha bisogno. Per questo abbiamo Comic Relief. Raccogliamo fondi per i bambini. Nel nostro piccolo cerchiamo di essere persone migliori.
Con la speranza di riavere Tony Hadley presto, in concerto, in Italia, si ringrazia l’ufficio stampa Sinestesie Mediterranee e Annamaria Natalicchio per il materiale fotografico e documentale.