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Buon Primo Maggio, Festa del Lavoro: un giorno per celebrare diritti e doveri dei lavoratori.

Credits foto Pixabay

Il Primo Maggio di ogni anno si celebra la Festa del Lavoro; una ricorrenza importante, soprattutto in un periodo in cui è così difficile trovare un buon impiego.

Ciò che da senso alla vita e alla nostra esistenza va sempre celebrato e ricordato. Il lavoro, fra gioie e dolori, rappresenta una delle parti più importanti della vita di ogni individuo. Inutile negare che senza un’occupazione nessun individuo sarebbe in grado di andare avanti. Sostentamento economico, ma non solo; il lavoro aggiunge completezza e realizzazione alla nostra esistenza.

Amare la propria professione, e svolgerla nel migliore dei modi possibili, è uno degli aspetti che può portare alla felicità dell’uomo. Senza lavoro nessuna persona potrebbe essere realmente appagata. E nonostante lo stress, la stanchezza, le pressioni, l’attività lavorativa riesce a ripagare dei sacrifici con tanta soddisfazione. L’essere umano, infatti, ha bisogno sempre di nuove sfide, nuovi stimoli e nuovi traguardi da raggiungere.

Buon Primo Maggio, Festa del Lavoro: un giorno per celebrare diritti e doveri dei lavoratori
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Tuttavia nel pieno del ventunesimo secolo, fra boom economico e sviluppo tecnologico, l’emergenza occupazionale risulta un argomento ancora troppo attuale. Sia nel nostro Paese che altrove il tasso di disoccupazione è ancora alto. E ciò significa che vi è un gran numero di persone che non riesce a trovare un lavoro. A questo si aggiunge il caro vita, con l’aumento dei costi di spese minime e gli stipendi sempre più bassi.

Sebbene l’Italia sia una delle principali potenze economiche, il tasso di disoccupazione è salito al 7,5 %. In un contesto simile, le persone sono spinte ad accettare anche lavori mal retribuiti e senza diritti. Il lavoro da senso e valore alla vita, ma non deve mai violare i diritti fondamentali degli uomini. La Festa del Lavoro è una ricorrenza volta a celebrare l’importanza dei diritti di ogni singolo lavoratore, in ogni parte del mondo.

“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” recita l’articolo 1 della Costituzione.

E questo ci deve ricordare ogni momento della nostra vita che dobbiamo impegnarci per raggiungere obiettivi lavorativi importanti e dare il nostro contribuito alla società. Lo Stato, tuttavia, deve tutelare il lavoro in ogni sua forma, senza esporre i lavoratori a rischi o pericoli. La sicurezza negli ambienti di lavoro è una delle problematiche più urgenti, considerato il numero di vittime di incidenti sul luoghi di lavoro. La cronaca ci riporta ancora troppi casi di incidenti in cui perdona la vita o rimangono gravemente feriti i lavoratori. In data 24 aprile, in provincia di Brescia, un operaio di quarantasei anni ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da una lastra di metallo. Il giorno 30 aprile la stessa sorte è toccata ad un operaio nel Pordenonese. colpito da una gru, l’uomo è precipitato nel vuoto; inutile l’intervento tempestivo del 118.

E dunque in memoria di questi uomini e di tutte le altre vittime, la Festa del Lavoro assume maggiore importanza.

1 maggio, storia della Festa del Lavoro.

Il 1 maggio rappresenta un giorno in rosso sul calendario. Per questo motivo, per tanti è un motivo di gioia, rappresentando un’occasione per riposare e ricarica le energie. Tuttavia non si tratta di una festività, ma di una celebrazione. Pertanto prima di essere gioiosi per la giornata libera dal lavoro, bisognerebbe conoscere a fondo la storia che si cela dietro questa ricorrenza.

Buon Primo Maggio, Festa del Lavoro: un giorno per celebrare diritti e doveri dei lavoratori
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Per comprendere al meglio il valore della Festa del Lavoro bisogna fare un passo indietro, partendo dalla metà dell’Ottocento. Negli Stati Uniti la situazione degli operai delle fabbriche era pessima. I lavoratori erano costretti a sopportare ritmi serrati e stressanti, lavorando tantissime ore. Gli operai di Chicago scelsero di ribellarsi a partire dal 1880; tuttavia fu solo nel maggio del 1886 che si raggiunse il maggiore raggruppamento di operai. La mobilitazione richiedeva a gran voce: otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore di sonno. Il 3 maggio gli operai manifestanti si riunirono di fronte ai cancelli di una fabbrica, rivendicando i propri diritti. La giornata, tuttavia, si concluse in tragedia: le forze dell’ordine intervennero, sparando sulla folla manifestante.

La Festa del Lavoro in Italia.

Sulla scia degli eventi statunitensi del 1886, a partire dal 1891 in Italia, a Cuba e in Russia venne istituita la Festa del Lavoro. Nel corso del ventennio fascista la celebrazione è stata annullata, o meglio è stata spostata al 21 aprile, giorno in cui ricorre l’anniversario della fondazione di Roma. Dopo la fine della guerra e del periodo fascista, a partire dal 1947 è stato nuovamente scelto il 1 maggio come giorno per celebrare l’importanza del lavoro e i diritti dei lavoratori.

Oggi è difficile parlare di lavoro in Italia. Il tasso di disoccupazione è elevato, gli stipendi sono al di sotto della media europea e i diritti sono ancora un sogno lontano. Tuttavia proprio a causa della presenza di tale criticità, ogni singolo cittadino ha il dovere morale, di battersi per trovare lavoro e veder riconosciuti i propri diritti. Il 1 maggio è la Festa del Lavoro, e il lavoro nel nostro Paese e nel mondo va tutelato sempre e a ogni costi, così come la salute e il benessere dei dipendenti. Affinchè ogni ricorrenza e celbrazione abbia senso di esistere, bisogna sempre lottare e far sentire la propria voce.

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