Le meraviglie dei Musei Vaticani

I Musei Vaticani, voluti da Papa Giulio II nel 1506 ed aperti al pubblico dal 1771, ancora oggi richiamano migliaia di turisti da tutto il mondo.

È una delle raccolte d’arti più grandi al mondo, esponendo opere d’arte volute dai Papi nel corso del tempo. Andiamo a scoprirli insieme!

Appena si entra si va verso il museo Egizio, dove sono esposti ritrovamenti dell’antico Egitto provenienti soprattutto dalla Villa d’Adriano (Tivoli), mentre nelle ultime due sale i reperti sono originari della Mesopotamia e l’Assiria. Il Museo Gregoriano Egizio, come dice il nome, fu voluto da Papa Gregorio XVI nel 1839.

La seconda sala che abbiamo visitato è la Galleria Chiaramonti.

La Galleria prende il nome da Papa Pio VII Chiaramonti ed è completamente arredata di sculture ai lati, tra sarcofagi, statue e fregi. Per allestirla il Papa chiese aiuto ad Antonio Canova, famoso scultore neoclassico originario di Possagno, in Veneto. Nel Braccio Nuovo della Galleria è possibile trovare celebri statue, come l’Augustus di Prima Porta. Vi delizio con delle foto scattate proprio da me.

Dalla Galleria Chiaramonti, poi, si può entrare, o meglio uscire, verso il Cortile della Pigna, dove l’attrazione principale è la Sfera di Arnaldo Pomodoro.

Arnaldo Pomodoro è uno scultore italiano, le sue opere sono quasi sempre queste sfere che rappresentano il mondo e non le lascia con la loro forma perfetta, da solido platonico, ma le scolpisce, le sfregia, le taglia perché la perfezione non esiste, perciò la sfera apparentemente perfetta, dentro ha i suoi mostri. Non se ne possono trovare molte in giro per il mondo, in Italia sono a Pesaro, ai Musei Vaticani, a Roma davanti la Farnesina e infine a Milano, la Sfera di San Leo, molto diversa dalle altre.

Comunque tornando al Cortile della Pigna, è un giardino di circa 300 metri quadri e prende il nome proprio dalla Pigna di bronzo gigante esposta nella nicchia nord del giardino. La scultura risale al II secolo, probabilmente doveva essere parte di una fontana, poi fu spostata a San Pietro, e ora ha un cortile dedicato a lei.

Come sappiamo che la pigna era a San Pietro? Perche il nostro amico Dante (che ormai nei miei articoli è sempre presente), l’ha citata in un passo della Divina Commedia.

Ora la nostra attenzione sarà rivolta verso il Museo Pio Clementino, la parte più ampia di tutti i Musei Vaticani, collocato in 12 sale, fondato da Papa Clemente XIV nel 1771, ampliato successivamente da Papa Pio VI.

Il museo comprende anche il giardino ottagonale e, stranamente, le sale vengono percorse in maniera opposta al loro numero, ovvero si comincia dall’ultima:

  • XII vestibolo Quadrato;
  • XI vestibolo;
  • X Gabinetto dell’Apoxyómenos, la statua del Lisippo in marmo, copia risalente all’età Claudia, dell’originale bronzea;
  • VIII Cortile Ottagono, con la presenza del Gabinetto dell’Apollo del Belvedere, il gabinetto del Laocoonte, il gabinetto dell’Hermes, il Gabinetto del Canova;
  • VII Gabinetto delle Maschere;
  • VI Sala dei busti;
  • V Galleria delle statue;
  • IV Sala degli animali, uno zoo in pietra;
  • III Sala delle Muse, con esposto il Torso del Belvedere;
  • II Sala Rotonda, con sculture di Ercole del teatro di Pompeo, Zeus di Otricoli ed Era Barberini;
  • I Sala a Croce Greca.

Dopo il Museo, dove abbiamo passato ore, ci si dirige verso la Galleria dei Candelabri, con la Galleria degli Arazzi e poi si va alla Galleria delle Carte.

La Galleria degli Arazzi venne allestita nel 1838 con gli Arazzi della scuola nuova, per non essere confusi con gli Arazzi del XVI Secolo della scuola vecchia, eseguiti in una manifattura di Bruxelles, su cartoni di Raffaello, mentre quelli nuovi, sempre dalla stessa manifattura, ma da disegni di allievi di Raffaello. Gli Arazzi appesi ai lati della Galleria rappresentano Le storie del Vangelo, tra le quali spiccano l’adorazione dei pastori, la cena in Emmaus, l’apparizione di Gesù a Santa Maria Maddalena.

Continuano Arazzi con la vita di Papa Urbano VIII, realizzati dalla manifattura Barberini di Roma, aperta proprio dalla famiglia del Pontefice, chiusa quando lui morì, tra le scene più significative abbiamo: Vicenzo Maffeo Barberino si laurea all’Università di Pisa, Papa Urbano VIiI consacraa. Aailixa di Sa Francesco e Papà Urbano VIII conclude la Pace nei paesi ecclesiastici.

Per quanto riguarda la Galleria delle Carte Geografiche tutti i turistici impazziscono per cercare le loro provenienze, stessa cosa che ho fatto io, anche se la prima cosa che salta all’occhio è il meraviglioso soffitto.

Passiamo alla Galleria di San Pio V e le Stanze di Raffaello, l’appartamento Borgia e la Collezione di Arte Contemporanea

Le stanze di Raffaello sono quelle che colpiscono moltissimo perché sono interamente affrescate da uno dei più grandi artisti di tutti i tempi e la folla si accalca davanti la famosa Scuola di Atene.

In mezzo a tutte queste bellezze Rinascimentali, le antichità egiziane e i ritrovamenti etruschi del territorio laziale, anche l’Arte Contemporanea ha la capacità di suscitare splendore e bellezza.

Nella collezione di Arte Contemporanea ci sono esposizioni di grandi artisti come Picasso, Van Gogh, Salvador Dalì, Bacon, Chagall, Matisse, De Chirico, Botero, Carrà, Morandi e molti altri, la lista è lunghissima.. spero non si offendano i non nominati.

Purtroppo o per fortuna non si possono scattare foto alla Cappella Sistina.

Ma porteremo sempre il ricordo di quest’opera del grandioso Michelangelo, ogni volta che la vedo mi scende una lacrima. Sembra impossibile che una sola persona possa aver concepito tutto quel ben di Dio.

L’espressività dei personaggi, la vivacità dei colori, l’abilità nella rappresentazione del Paradiso e dell’Inferno. Credo sia indescrivibile.

Per motivi di tempo abbiamo dovuto vedere molto velocemente tutto il resto ma è stata comunque un’esperienza indimenticabile.

I musei vaticani contengono tutta la magia, la storia, l’arte e il calore di Roma e di Città del Vaticano. Consiglio vivamente a tutti di visitarli, magari nei giorni un po’ meno affollati.

Per altre informazioni su viaggi e arte leggete i miei articoli e non ve ne pentirete.

L’arte è vita, è bellezza, divertimento ed è narrazione di storia vera e non.

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