Dal 15 maggio i contribuenti possono accedere alla fase 2: modificare, integrare o confermare il modello 730 e inviarlo.
Con l’arrivo del 15 maggio prende ufficialmente il via la fase 2 della dichiarazione dei redditi tramite 730 precompilato. Dopo la pubblicazione dei modelli da parte dell’Agenzia delle Entrate lo scorso 30 aprile, da oggi pomeriggio i contribuenti potranno finalmente entrare nel proprio spazio riservato online per correggere, integrare o accettare il modello. Il passo successivo? Inviare il tutto e, per chi ha diritto a rimborsi, sbloccare la restituzione delle imposte a credito.
Come funziona la fase 2 del 730 precompilato?
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione due modalità operative:
- Semplificata, pensata per chi ha pochi dati da modificare;
- Ordinaria, per chi preferisce controllare voce per voce.
Per accedere è necessario autenticarsi con SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Il sistema consente di gestire tutto in autonomia oppure di delegare un familiare o un soggetto di fiducia.
Scadenze da non dimenticare
Per quanto riguarda le scadenze, è importante non dimenticare l’ultima data disponibile per l’invio del modello 730 che è il 30 settembre 2025, mentre il 31 ottobre 2025 è la scadenza per il modello Redditi.
Un’importante novità riguarda anche la possibilità di annullamento: dal 19 maggio, chi ha già trasmesso la dichiarazione ma si accorge di errori, potrà annullarla e inviarne una nuova. Attenzione però: si potrà effettuare questa operazione una sola volta.
Cosa verificare nel modello precompilato?
Sebbene, l’Agenzia compila automaticamente molti campi, il contribuente deve fare attenzione ad alcuni dati:
- Che siano inserite le spese per ristrutturazioni e bonus edilizi;
- Spese mediche private.
Attenzione anche alle novità sugli affitti brevi, che per la prima volta fanno il loro ingresso nella dichiarazione, come anche il CIN (Codice Identificativo Nazionale degli immobili) e le*nuove aliquote della cedolare secca.
Figli ed asilo nido: attenzione alle detrazioni
Molti genitori si troveranno a dover rispondere a un dubbio comune: posso detrarre le spese per l’asilo nido? La risposta dipende dal bonus nido Inps. Se questo è stato riconosciuto, non è possibile cumulare la detrazione fiscale, e dunque l’importo non apparirà nella precompilata. Anche qui è essenziale verificare bene per evitare errori o duplicazioni.