Il caro affitto si fa sentire in ogni città italiana; per quanto riguarda la Capitale viene da chiedersi se sia più conveniente vivere in città o in provincia.
La condizione economico-sociale del nostro Paese non è delle migliori. Il tasso di occupazione è ancora piuttosto basso, e anche gli stipendi non risultano sufficientemente adeguati. Al contempo, tuttavia, il costo della vita diventa sempre più elevato, con tasse da pagare e costi da sostenere. Secondo gli ultimi dati diffusi un italiano guadagna in media 1.700 euro netti all’anno. Una somma che potrebbe apparire soddisfacente, anche se la realtà è ben diversa. Uno stipendio medio, infatti, va commisurato al crescente costo della vita.
Secondo i dati Istat nel 2022, le famiglie hanno speso 2.625 euro al mese, con un notevole incremento rispetto all’anno precedente.
Va spiegato, però, che hanno speso di più per effetto dell’inflazione e non perché hanno acquistato beni o si sono serviti di servizi. Considerando oltre alla spese alimentare, anche le uscite per sopperire all’aumento di luce e gas. A ciò va aggiunto l’inevitabile costo dell’affitto di casa. Non tutte le famiglie riescono ad accendere un mutuo ed acquistare un appartamento.
Roma è una delle città più belle del Paese, ma come ogni capitale risulta piuttosto costosa. In un contesto del genere viene da chiedersi se sia più conveniente vivere in città o valutare di stabilirsi in provincia.
Appartamento in affitto a Roma: Conviene? Quanto costa mediamente?
Nonostante le crescenti problematica sociali, Roma resta una delle città più appetibili d’Italia. Complice la sua fervente movida, complice l’offerta lavorativa ancora piuttosto elevata la capitale continua ad esercitare un certo appeal sugli italiani, i quali scelgono di stabilirsi in territorio romano. Sono molti gli uffici pubblici e le aziende che hanno sede operativa a Roma, e questo spinge molti professionisti a trasferirsi nella capitale. Nel momento in cui si sceglie di lasciare la propria città, per andare a vivere nel capoluogo laziale, occorre fare i conti con i costi della vita non proprio bassi.
In primis bisogna considerare il prezzo dell’affitto di casa. Qualora si dovesse trattare di un trasferimento momentaneo non sarebbe consigliabile procedere con l’ acquisto di una casa. L’affitto, infatti, risulta più adatto per coloro che necessita di una soluzione abitativa pro tempore. Ma quanto costa un affitto a Roma?Dire tanto sarebbe scontato. Tuttavia possono essere prese in considerazione altre opzioni, come ad esempio alcune aree di periferie dove i prezzi sono più bassi, ma di conseguenza anche i servizi sono inferiori.
Le analisi delle quotazioni immobiliari riportano che, per prendere in affitto un appartamento di circa 40 metri quadri, occorre sborsare 600 euro mensili. La cifra sale a 900 euro qualora si volesse valutare una soluzione abitativa più grande. Si parla di stime che possono subire notevoli variazioni in base al quartiere e alla distanza dal centro storico. Per un appartamento in pieno centro sui 100 metri quadri si può arrivare a spendere anche 1500 euro mensili.
Affitti a Roma: i quartieri più economici.
Gli affitti nella Capitale sono mediamente alti, tuttavia è possibile trovare anche degli appartamenti graziosi, composti da due camere anche a 800 euro. Spostandosi nei quartieri di Aurelia e Monteverde si possono trovare soluzioni anche a 650 euro mensili. Nell’area Nord-Est i quartieri più convenienti risultano Collatino e Prenestino, mentre nell’area più periferica nei quartieri di Castelverde e Corcolle è possibile trovare monolocali anche a 300 euro.