È stato prorogato anche per quest’anno 2024 la possibilità di ottenere un mutuo agevolato da parte di chi ha meno di 36 anni, rimanendo l’importantissima garanzia dello Stato per un’alta quota percentuale.
La quota garantita dallo Stato ammonta all’80% della quota capitale del mutuo richiesto, e queste condizioni particolarmente favorevoli rimarranno ancora in vigore in tutto il 2024.
Potrà essere richiesto da parte degli under 36 un mutuo fino al 100% del valore dalla casa con la specifica che debba essere “prima casa”, fino ad un tetto massimo di 250.000 euro: unica condizione è quella di avere in ISEE inferiore ai 40 mila euro.
In questo articolo approfondiamo meglio i dettagli su come funzionano queste agevolazioni e quali sono i requisiti per ottenerli.
Requisiti e condizioni principali per accedere al mutuo under 36.
Ricordiamo che questo interessante mutuo è stato inserito per la prima volta nella finanziaria del 2021 tramite un provvedimento mirato a cercare di favorire le diverse misure a favore dei giovani alle prese con la richiesta di un mutuo per l’acquisto della loro prima casa.

Da allora è stato rinnovato fino a quest’anno, ma l’ultima finanziaria del 2024, lo ha leggermente depotenziato in quanto ha eliminato alcune agevolazioni fiscali, inserite fino allo scorso anno, ma rimangono gli importanti vantaggi sia sulle garanzie statali che quelli rispetto i tassi massimi applicabili al mutuo richiesto.
Lo Stato continuerà a garantire fino all’80% della quota di capitale del mutuo agli under 36 con Isee entro i 40.000 euro che richiedono un mutuo per l’acquisto della prima casa fino ad un valore massimo di 250.000 euro.
Caratteristiche per accedere e valore Isee necessario.
Al mutuo giovani under 36, come annuncia chiaramente il nome, possono accedere tutti i ragazzi che hanno compiuto di 35 e che siano in possesso di un ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore ai 40 mila euro.
È importante ricordare che queste agevolazioni e garanzie rimangono valide anche per tutti i soggetti “fragili”: coppie under 35; nuclei familiari che includono più di 2 figli sotto i 21 anni di età; famiglie monogenitoriali con figli minori; chi alloggia in case popolari.
In sintesi, per tutte queste categorie di persone vi è la possibilità di accedere alle richieste di muto garantito, con somme che arrivano dal Fondo statale gestito da Consap dal 24 giugno 2021 al 31 dicembre 2024 e in questo 2024 nella Manovra è previsto uno stanziamento di 282 milioni.
Quale è la copertura Statale del Mutuo?
Il decreto prevede che lo Stato possa farsi garante fino all’80% della quota capitale richiesta attraverso il Fondo Consap; ricordiamo che in casi simili la garanzia è del 50% della quota capitale, l’ulteriore aspetto positivo di questa tipologia di mutuo garantito è che i ragazzi possono anche avere un contratto di lavoro atipico, con l’unica condizione è che abbiano un Isee sotto i 40.000 euro, come più volte indicato e che sia una prima cosa.

Inoltre, le banche che aderiscono a questa tipologia di mutuo devono anche concedere un mutuo di valore superiore all’80% del valore di acquisto della casa arrivando a coprire il 100% della spesa necessaria all’acquisto.
L’altra condizione è che i mutui garantiti dal Fondo non devono prevedere la presenza di un garante.
I tassi di interesse applicati.
Vediamo ora più nel dettaglio quali sono i tassi di interesse applicati dalle banche aderenti a questa forma agevolata di mutuo destinata agli under 36.
Negli anni passati, il tasso di interesse applicato sui mutui concessi agli under 36, non poteva avere un tasso di interesse superiore al tasso medio rilevato ai fini dell’usura, percentuale che viene costantemente aggiornata e che oscilla in funzione della tipologia di mutuo, che può essere a tasso fisso o variabile.
Questa particolare condizione non ha però acceso l’interesse degli istituti bancari e sono stati pochi quelli che hanno aderito a questa iniziativa, in quanto seppur garantiti dallo Stato sono stati abbastanza restii a proporlo e quindi a concederlo.
Nell’ edizione di quest’anno, al fine di risolvere questa situazione è stato confermato il correttivo introdotto con il Decreto aiuti ter del 2022, all’interno del quale sono state introdotte delle deroghe sui tassi agevolati, correttivo confermato anche per i mutui che saranno accessi fino al 31 dicembre 2024.
Vediamo un po’ meglio cosa prevedono le deroghe introdotte.
Per i mutui agevolati per gli under 36, è stato quindi previsto che i tassi applicati possono essere più alti del tasso medio rilevato ai fini dell’usura, in particolare il tasso medio potrà essere aumentato del valore pari alla differenza tra:
- Il tasso IRS (interest rate swap) a 10 anni sulla media calcolata fino al mese precedente l’erogazione;
- Il tasso IRS 10 anni media del trimestre a cui si riferiscono le rilevazioni del tasso medio ai fini dell’usura, rispetto alla data di erogazione del mutuo.
In sostanza i tassi applicabili ai mutui garantiti sarebbero comunque più alti e tale condizione dovrebbe favorire l’erogazione da parte delle banche
Con questo correttivo i tassi applicati ai mutui potranno anche essere più alti rispetto a quanto previsto nel decreto originario e questo dovrebbe aiutare l’erogazione dei muti destinati agli under 36 da parte delle banche aderenti, anche se questa modifica porterà a rate più alte per i giovani, i quali a meno che non abbiano redditi sufficientemente adeguati dovranno comunque rimborsare un mutuo con alti interessi, ricordiamo comunque che rimane sempre la regola che il rapporto tra rata del mutuo e reddito del mutuatario non possa superare il 33%.
Agevolazioni fiscali ed altre detrazioni possibili.
Altro aspetto negativo della proroga a tutto il 2024 dei muti under 36 è che fino all’anno scorso per chi aderiva a questo muto, ricordando sempre i paletti del reddito Isee entro i 40.000 euro e di non aver compiuto 36 anni, era prevista l’esenzione dal pagamento delle imposte in fase di acquisto della prima casa ma questa agevolazione fiscale non è stato prorogata e quindi nel corso del 2024 non sarà possibile usufruire di agevolazioni fiscali per chi ottiene questo mutuo.

Per completezza ricordiamo anche che qualsiasi mutuo porta ad avere una detrazione nel 730, che per definizione corrisponde al 19% della spesa sostenuta per il pagamento degli interessi annui sul mutuo acceso per l’acquisto dell’abitazione principale.
Tale detrazione mutuo prima casa, che ricordiamo essere quella in cui il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente, vale per chiunque lo abbia acceso senza limitazione rispetto all’ od all’Isee. Su una spesa massima di 4.000 euro annui, relativa alla sola quota interessi del mutuo, si recupera il 19% della spesa, pertanto, il bonus mutuo potrà al massimo arrivare a 760 euro.
Per chiudere ricordiamo anche la possibilità di accedere al cosiddetto welfare aziendale, chiamato anche bonus dipendenti che prevede la possibilità per le aziende di erogare fino a due mila euro ai dipendenti come benefit.
In genere il bonus può esser di massimo 2 mila euro per i dipendenti con figli e di mille euro per tutti gli altri e per il 2024 tra le spese per cui può esser erogato il welfare rientrano anche l’affitto e gli interessi sul mutuo per l’abitazione principale.