Dicembre sta per volgere al termine, l’atmosfera natalizia è al culmine e tra pochissimo, subito dopo la Vigilia del 24, del giorno di Natale e, per chi lo celebra, del 26 Dicembre, giorno di Santo Stefano, si inizierà sicuramente a parlare di come festeggiare il Capodanno.
Quali che siano i vostri piani per le feste, le vostre ricette per pranzi, cenoni e uscite, ci sono alcune tradizioni che ci accomunano tutti, da nord a sud.
Oltre ovviamente al classico dibattito tra chi preferisce il pandoro e chi il panettone, con un’ampissima scelta soprattutto per quanto riguarda questi ultimi, ciò che non può assolutamente mancare sulle tavole imbandite nelle case di tutta Italia è una buona bottiglia di spumante.
Se infatti un buon calice di spumante viene levato nelle celebrazioni di tutto l’anno per festeggiare con amici, parenti e persone amate ogni genere di augurio, dai compleanni alle lauree, dalle promozioni agli anniversari, è pur sempre vero che tra la vigilia di Natale e quella di Capodanno la loro presenza raggiunge l’apice.
Ed è per questo che MondoUomo.it ha deciso di proporvi alcuni dei migliori spumanti suggeriti dagli esperti sommelier del Gambero Rosso e di aggiungere, come plus, qualche nostro piccolo suggerimento extra lusso per stappare una bottiglia speciale.
Prima di scoprire le dieci bottiglie che abbiamo selezionato, però, facciamo un piccolo passo indietro e scopriamo perché lo spumante italiano è così speciale.

Una grande storia di Made in Italy: la nascita dello spumante.
Un po’ tutti conoscono la leggenda, a metà tra storia e mito, dell’abate Dom Perignon che, nel profondo delle campagne francesi, dimenticò del vino messo a fermentare nelle cantine dell’abazia e scoprì, per puro caso, lo champagne, chiamato così dall’omonima regione.
Ma forse meno persone conoscono la storia dello spumante, del quale lo champagne resta comunque una tipologia, il che è imperdonabile visto che si tratta di uno degli orgogli del Made in Italy nel mondo.
Alcuni fanno risalire l’invenzione di questa bevanda alcolica addirittura ai tempi dell’antica Roma, facendosi forti di alcune citazioni di Virgilio e Properzio che parlano di “vini spumeggianti”.
Tuttavia, è assai più probabile che i due autori latini si riferissero a quella fase della fermentazione nella quale il mosto si fa molto schiumoso, prima di diventare vino propriamente detto.
Del resto, per poter effettuare la spumantizzazione, è necessario lavorare con dei contenitori a tenuta stagna, come possono essere ad esempio delle bottiglie che, nell’accezione moderna de termine, non esistevano ai tempi di Roma antica.
Le prime tracce storiche attendibili dello sviluppo dello spumante in Italia, infatti, si iniziano ad avere intorno al XVII secolo, più o meno in contemporanea con i nostri cugini d’oltralpe.
La nascita ufficiale dello spumante italiano ha una data precisa: siamo infatti nel 1865, poco dopo l’Unità d’Italia, quando alcuni grandi esponenti della storia viticola italiana mettono insieme le proprie forze e le proprie conoscenze

Si tratta dei fratelli Carlo ed Edoardo Gancia, una delle più note aziende viticole ancora oggi esistenti, e del conte Augusto Giorgi di Vistarino, a cui si deve la prima piantumazione del Pinot Nero in Italia, operazione che ha portato alla nascita della grande tradizione degli spumanti dell’Oltrepò Pavese.
Una collaborazione eccezionale tra grandi personaggi della storia viticola e industriale italiana che, insieme, danno inizio ad un mito che vive ancora oggi, in Italia e nel mondo.
Fatta questa doverosa premessa, non fosse altro per rendere omaggio a coloro i quali ci hanno regalato lo spumante che beviamo ancora oggi, scopriamo insieme alcune tra le migliori bottiglie per questo Natale e Capodanno 2024/2025.