L’abbigliamento è una delle caratteristiche principali del nostro aspetto fisico, in quanto risulta essere una delle prime cose possibili da notare. Esso non sta su di noi in maniera passiva e indifferente, bensì rivela molte particolarità nascoste, come gusti, carattere e condizione economica. All’interno di questo articolo non parleremo dello stile in se, ma di come i brand di lusso vengano sfruttati per apparire. Sei sicuro di saper distinguere un vero ricco da un finto ricco in base al suo modo di vestirsi? Continua a leggere per averne la certezza.
Come si veste un vero ricco?
A differenza di quanto crede gran parte della popolazione mondiale, un vero ricco non ha bisogno di dimostrare la sua condizione economica attraverso modi di vestire appariscenti, in quanto possiede una grande stabilità economica conosciuta da tutti che non ha bisogno di sperperare. Per quanto una persona benestante si affidi solo ed esclusivamente a stilisti professionisti, che vanno a generare abiti di ottima qualità e vestibilità, di conseguenza anche parecchio costosi, ella non avrà bisogno di evidenziare il logo al centro del proprio corpo, bensì tenderà a nasconderlo o camuffarlo, comprando indumenti in cui esso è visibile nella maniera minore possibile. Un esempio eclatante è quello di Mark Zuckerberg, uno degli uomini più ricchi al mondo, che partecipa a gran parte delle interviste con la una semplice maglietta grigio-scuro apparentemente senza logo. Essa in realtà appartenente in realtà alla linea Brunello Cucinelli e ha un valore pari a 450 euro, che non viene però annunciato in nessun modo. Per quanto sia il vero che il finto ricco vadano a ricercare la qualità, è ben diverso il motivo e il modo per cui e in cui essa viene esposta.

E come si veste un finto ricco?
Un finto ricco, o gran parte delle volte un povero arricchito, non ha la stessa sicurezza o stabilità economica che può avere una persona che si trova in questa condizione da sempre: di conseguenza, per elevarla o farsi riconoscere con questa immagine all’interno della società, ha bisogno di mostrare i propri possedimenti, principalmente espressi in abbigliamento. Qualsiasi individuo vada a dimostrare con grandi marche come Gucci, Balenciaga, Dolce e Gabbana o Chanel, va in realtà a infilarsi in una situazione più grande di quella che avrebbe nelle tasche, in quanto arriverebbe a spendere cifre spropositate senza rientro solo con l’obbiettivo di esprimere il proprio gusto e la propria condizione economica. Bisogna però ricordarsi che non sono in realtà i grandi marchi a rendere un povero finto ricco, bensì il modo in cui essi vengono indossati: borselli, portafogli o cappellini presentabili ovunque e abiti con il logo ben visibile, situato come gran parte delle volte sulla superficie principale.
Conclusione finale
Viste le dimostrazioni appena fatte, possiamo andare a comprendere quanto in realtà l’abito faccia il monaco. Per quanto non si tratti di una condizione sempre veritiera, gran parte delle volte un vero ricco non ha bisogno di sperperare i propri possedimenti, a differenza del povero ricco, che ha bisogno di mostrare in qualsiasi modo la sua presenza, con l’obbiettivo di stabilizzarsi nella sfera in cui si possiede ciò che si vorrebbe realmente. Di conseguenza, con lo stile, colore e luogo di acquisto, è possibile comprendere quello che è realmente una persona e quello che in realtà prova ad essere, aspetti spesso e perennemente in contrasto.
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