Il denim a base di cupro: è l’evoluzione sostenibile del tessuto di jeans l’idea presentata al Pitti Uomo da PureDenim e Bemberg.
La prima è un’azienda italiana specializzata in denim sostenibile e la seconda è un brand che si occupa di fibra di cellulosa rigenerata cupro, con la produzione della società giapponese Asahi Kasei. La prima collezione si chiama Blue di Cupro. Eccola nei dettagli.
Denim Cupro, il caso PureDenim e Bemberg al Pitti Uomo
“Il cupro Bemberg è prodotto a partire dalla peluria dei semi di cotone, che dopo la raccolta normalmente vengono buttati. In questo caso, invece, tale peluria viene raccolta manualmente e trasformata in una pasta utilizzata per produrre fibra o filo. (…) Si tratta quindi di un prodotto di recupero, molto interessante in termini di sostenibilità, perché riduce notevolmente la quantità di cotone usato per produrre i tessuti e quindi l’impatto ambientale che deriva dalla coltivazione della pianta”.
Così spiega Luigi Caccia fondatore di PureDenim ai microfoni di FashionNetwork durante la presentazione della collezione al Pitti Uomo 103. Quali sono le caratteristiche principali del nuovo tessuto? Agli esordi questo tipo di materiale era utilizzato per foderare gli abiti di lusso, proprio perché è molto leggero e ha un effetto lucido.
Cos’è il nuovo denim
Lavorato al posto del denim tradizionale – quello diffusosi intorno agli anni Sessanta-Settanta – assicura dei capi di abbigliamento che manterrebbero la stessa resistenza dei classici jeans, ma con un impatto ambientale più basso. In più, in abbinamento ad altri materiali, il capo di abbigliamento risulterà più leggero e pronto per affrontare le sfide del giorno.
Il denim cupro – stando a quanto riferisce Caccia – sarebbe anche in grado di resistere a più lavaggi aggressivi, evitando così di produrre un altro capo di abbigliamento in sostituzione poco tempo dopo. Al contrario della fast fashion, l’idea è di offrire abbigliamento su cui si può contare, anche alle basse temperature.
“Inoltre, il cupro ha una capacità di termoregolazione pari quasi a quella dei tessuti tecnici, pur essendo al 100% naturale. Si tratta ovviamente di un prodotto di nicchia ed esclusivo, sia in termini di quantità disponibili che di costi, e quindi adatto al mondo del lusso” spiega Caccia.
La collezione nei negozi per l’A/I 2023-2024
La nuova collezione – che arriverà nei negozi con la stagione Autunno Inverno 2023-2024 – si chiama Blue di Cupro. Si tratta di una collezione di 7 tessuti prodotti a marchio Bemberg. Per realizzare questi materiali, si utilizzano cotone, lana o canapa. Infine, PureDenim utilizza la sua tecnologia per ottenere il tessuto da utilizzare per realizzare i jeans sostenibili.
La tecnica di tintura utilizzata per ottenere il colore blu si chiama Smart Indigo. Garantisce l’assenza di sostanze chimiche nel processo. Per tingere, si utilizzano acqua, pigmenti indaco ed elettricità. I pigmenti indaco vengono usati sui tessuti grazie all’Eco Sonic, ovvero utilizzando gli ultrasuoni, nella fase di lavaggio per il momento. Così ci si garantisce un minor utilizzo di acqua durante il processo.
Il Denim Cupro è sostenibile anche per la protezione delle fibre. Infatti, invece di usare la tradizionale pellicola, si utilizza il sistema NaturalReco. Si tratta di una soluzione naturale, che eviterebbe la dispersione di ulteriori microplastiche nell’ambiente.
Per il lavaggio a ultrasuoni, PureDenim collabora con l’israeliana Sonovia Tech, ma spera di arrivare presto alla tintura vera e propria a ultrasuoni. Persino il cotone utilizzato è tracciabile attraverso la Blockchain. “Usiamo cotoni tracciati con la stessa tecnologia utilizzata per i passaporti. Per la nostra collezione Infinity collaboriamo con un coltivatore australiano che produce un cotone pregiato dalle fibre molto lunghe, in cui vengono inseriti dei minerali luminescenti che grazie a un piccolo scanner posizionato sul tessuto consentono di sapere tutte le informazioni sul cotone utilizzato, inserite in blockchain” conclude Caccia.