Il mondo del cinema è in lutto per la scomparsa di Gene Hackman, uno degli attori più iconici della storia di Hollywood.
Hackman, 95 anni, è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Santa Fe, New Mexico, insieme alla moglie Betsy Arakawa, 63 anni, e al loro cane. Le autorità locali stanno indagando sulle cause del decesso, con ipotesi che spaziano da una possibile fuga di gas a un’intossicazione accidentale. Al momento, non si sospetta alcun atto criminale.
Una carriera straordinaria
Gene Hackman ha segnato profondamente il cinema americano con una carriera che abbraccia oltre quattro decenni. Vincitore di due premi Oscar – come Miglior Attore per Il braccio violento della legge (1971) e Miglior Attore Non Protagonista per Gli spietati (1992) – Hackman ha saputo incarnare ruoli complessi e memorabili. Tra le sue interpretazioni più celebri si ricordano La conversazione (1974), Mississippi Burning – Le radici dell’odio (1988) e il suo iconico Lex Luthor nella saga di Superman.
Un talento poliedrico
Hackman era noto per la sua capacità di passare con disinvoltura da ruoli drammatici a quelli comici. Film come I Tenenbaum (2001) hanno dimostrato la sua versatilità, mentre pellicole come Colpo vincente (1986) e Nemico pubblico (1998) hanno consolidato la sua reputazione come uno degli attori più affidabili e carismatici del suo tempo.
L’eredità di un gigante
Nato il 30 gennaio 1930 a San Bernardino, California, Hackman ha iniziato la sua carriera relativamente tardi, dopo aver servito nei Marines e studiato giornalismo. La sua ascesa è stata inarrestabile, trasformandolo in un simbolo del cinema americano. Ritiratosi dalle scene nel 2004 dopo il film Due candidati per una poltrona, Hackman ha lasciato un vuoto artistico che oggi si fa ancora più doloroso.
Con la sua morte si chiude un capitolo importante della storia del cinema. Gene Hackman non era solo un attore; era un maestro nell’arte di raccontare storie attraverso lo schermo.