Ogni anno, con l’inoltrarsi dell’autunno, si accendono i riflettori sul Movember e sulle iniziative che lo animano in tutto il mondo, sottolineando la sua indiscutibile importanza. Non a caso, anche in Italia, si dice spesso che novembre sia il mese coi baffi. Un epiteto che può suonare piuttosto strano se non si conoscono la storia e il significato di questo movimento.
MondoUomo.it comincia oggi questo viaggio dedicato al Movember 2024, e quindi alla salute dell’uomo ed alla prevenzione.
Partiamo dal termine Movember, che nasce dalla fusione tra le parole moustache (baffi) e November (novembre) e, non a caso, sta a indicare il mese dedicato alla consapevolezza della salute e del benessere degli uomini.
Si tratta di un evento internazionale che si svolge ogni anno nel mese di novembre e che vede coinvolte migliaia di ospedali, associazioni, movimenti e organizzazioni diffusi in ogni angolo nel globo. Ma come nasce?
Facciamo un salto dall’altra parte del mondo.
A raccontare come nacque il Movember è proprio uno dei suoi cofondatori, l’attivista australiano Adam Garone, che ricorda come uno dei movimenti più importanti del mondo nacque da qualche pinta di troppo al pub e da una battuta sulle mode maschili più bizzarre.
Bisogna tornare all’anno 2003. Adam, suo fratello Travis e il loro amico Luke Slattery sono seduti intorno al tavolo di un pub a Fitzroy, sobborgo della città di Melbourne, bevono birra e discutono di mode maschili cadute in disuso. Tra le altre cose, si ride dei baffi a manubrio, tipici degli anni ’70.
Tra una battuta e l’altra, e forse soprattutto tra una pinta e l’altra, ai tre viene in mente l’idea di creare un gioco, da condividere con altri amici. Tutti loro si sarebbero rasati completamente il viso il 1° di novembre, poi si sarebbero fatti ricrescere solo i baffi, rasandosi accuratamente la barba.
A fine mese, tutti i Mo Bros (Mo è l’abbreviazione di moustache, in slang australiano) si sarebbero incontrati per una grande festa, una scusa per passare una bella serata tra amici, bere qualcosa e farsi quattro risate in compagnia nominando il migliore e il peggior baffo del mese.

Un impegno che dura da 20 anni.
Dopo poco, però, la voglia di scherzare e ridere tra amici lascia il posto anche a riflessioni più serie. Agli inizi degli anni 2000, infatti, il concetto di prevenzione in merito a problemi di salute anche molto gravi, come il tumore alla prostata o ai testicoli, sembra del tutto assente dalle agende delle grandi organizzazioni sanitarie, non solo australiane.
Prendendo ispirazione dai movimenti per la salute delle donne, ad esempio da quelli per la prevenzione del cancro al seno o all’utero, i Mo Bros iniziarono a sfruttare quello che era nato come un semplice gioco tra amici per raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie maschili, non solo fisiche come il tumore alla prostata o il tumore ai testicoli, ma anche di matrice psicologica, come il suicidio.
Changing the face of men’s health…
Già nel 2004, primo anniversario dell’evento che era nato come un gioco, Adam Garone e i suoi amici iniziarono a raccogliere fondi a favore della ricerca contro il carcinoma alla prostata il disturbo depressivo, dapprima limitatamente all’Australia e alla Nuova Zelanda.
In seguito, a partire dal 2007, il Movember ha mosso i suoi primi passi anche negli Stati Uniti d’America, in Canada, a Taiwan e in alcuni paesi del vecchio continente, tra cui Irlanda, Spagna, Repubblica Ceca e Regno Unito. A partire dal 2012, anche Italia e Francia aderiscono a questo movimento internazionale.
Guidati dal motto “Cambiare il volto della salute degli uomini”, sempre più attivisti, medici e organizzazioni hanno preso parte al Movember, contribuendo a diffondere consapevolezza sulla salute maschile, organizzando eventi, raccogliendo fondi per la ricerca e dedicando giornate alla prevenzione delle malattie maschili più diffuse.
Un movimento dalla crescita rapida e inarrestabile, tanto che nel 2012 il Global Journal ha inserito il Movember tra le 100 ONG (organizzazioni non governative) più importanti ed influenti del mondo.

I dati della salute maschile in Italia.
Il Movember esiste innanzitutto per diffondere conoscenza e consapevolezza sulle malattie maschili più diffuse e su come prevenirle. Tra queste, come abbiamo visto, il tumore alla prostata, il tumore ai testicoli e le tendenze suicidarie. Ma qual è la situazione nel nostro paese per questi problemi?
Il tumore alla prostata.
Stando ai dati dell’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, quello alla prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile, arrivando a rappresentare il 18,5% di tutti i tumori riscontrati negli uomini. Gli ultimi dati disponibili risalgono al 2020, quando vennero diagnosticati 36.074 nuovi casi.
Fortunatamente, rispetto al passato, i tassi di mortalità sono scesi di oltre il 15% (prendendo in esame il periodo che va dal 2015 al 2020), e questo grazie ai progressi della scienza medica e alla prevenzione.
Il principale fattore di rischio per il tumore alla prostata resta l’età. Al di sotto dei 40 anni è piuttosto raro, sebbene comunque non impossibile, ammalarsi di questo tipo di carcinoma. Dopo i 50 anni le probabilità aumentano e, del totale dei tumori riscontrati, circa due su tre riguardano uomini al di sopra dei 65 anni.
Benché non esista ad oggi una tipologia di prevenzione specifica per questo carcinoma, una visita urologica annuale è un ottimo metodo per tenere sotto controllo la situazione e assicurarsi di poter agire in tempo nella malaugurata ipotesi dell’insorgenza di qualche campanello d’allarme.
Il tumore ai testicoli.
Molto meno diffuso di quello alla prostata, il tumore ai testicoli, secondo i dati raccolti dall’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, registra nel nostro paese tra i 1000 ed i 1500 nuovi casi all’anno.
Oltre a riscontrare un numero di casi annui inferiore, il tumore ai testicoli, fortunatamente, presenta anche un tasso di mortalità molto basso. Se diagnosticato in tempo, infatti, parliamo di una possibilità di guarigione che si attesta al 99%.
Questo dato dovrebbe rendere evidente per tutti l’importanza di conoscere i fattori di rischio più comuni e di dedicare del tempo all’importantissima fase della prevenzione, recandosi dal medico, facendo ecografie e controlli periodici.
I dati sui suicidi in Italia.
Stando ai dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno i casi di morte tra adulti (al di sopra dei 15 anni) attribuibili a suicidio si aggirano intorno alle 4000 unità. Di questi, il 78,8% sono uomini. Un divario di genere che rende bene l’idea di come quella del suicidio sia una problematica principalmente, sebbene non esclusivamente, maschile.
Ad oggi non esiste una risposta univoca e specifica sul perché il tasso di suicidi maschili sia così sproporzionato rispetto a quelli femminili. Sicuramente alcuni fattori per gli uomini incidono di più, soprattutto in una società ancora fortemente patriarcale.
Tra questi, la disoccupazione, la perdita di status sociale, la solitudine, la povertà, il senso di frustrazione, e di umiliazione che ne deriva e la mancanza di speranza di un riscatto futuro, che possono favorire anche crisi di mezza età. Ragioni spesso sociali ed economiche, quindi, non solo legate a disturbi della sfera psicologica.
In Italia sono numerose le associazioni che ogni giorno si trovano in prima linea per offrire aiuto e supporto psicologico a chiunque, uomo o donna, si ritrovi ad avere a che fare con pensieri intrusivi e volontà suicidarie, a partire dal Telefono Amico.
Un’esigenza di aiuto, ascolto e comprensione che troppo spesso, soprattutto per gli uomini, si ammanta di un errato strato di vergogna che il Movember combatte per eliminare, supportando gli uomini nel loro percorso di consapevolezza e guarigione.
L’uomo saggio previene [Frederich Schiller].
Non esistono formule magiche per assicurarsi la salute, né ci si può affidare solo alla fortuna o alla speranza. Quali che siano le problematiche cui si può andare incontro, siano esse di natura fisica o psicologica, le armi principali a propria disposizione restano la prevenzione ed il dialogo.
Pertanto, in occasione del Movember e non solo, Mondouomo.it vi invita a prenotare visite periodiche dal vostro medico di famiglia o dagli specialisti, ad aprirvi al dialogo in famiglia, con gli amici o con le diverse associazioni che si trovano in Italia e che, ogni anno, aiutano migliaia di persone.
Muoversi in maniera tempestiva è infatti fondamentale per poter affrontare qualsiasi problema al massimo delle proprie possibilità, senza lasciarsi travolgere dagli eventi e con il supporto di amici, famiglia e specialisti. Non siete soli.
Ad oggi, il Movember è infatti diffuso in maniera capillare in decine di paesi del mondo, milioni di attivisti, volontari e medici vi partecipano ogni anno per cambiare il volto della salute degli uomini. Con un paio di folti baffi, magari.