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Juventus-Inter, dal 9-1 bianconero al contatto Iuliano-Ronaldo: i 5 precedenti che hanno fatto la storia

Juventus-Inter

Juventus-Inter è il match clou della 3ª giornata di serie A, che riapre le danze dopo la sosta per le Nazionali. Anche se siamo appena agli albori del campionato, questa partita può già dare indicazioni molto utili. La Juve, a punteggio pieno, vuole testare le sue reali capacità di poter tornare a lottare per lo scudetto. L’Inter, dopo il clamoroso capitombolo interno contro l’Udinese, già non può più sbagliare. Sarà sicuramente una partita accesa, ad altissima tensione, così come tutti gli altri derby d’Italia. Per l’occasione abbiamo fatto un salto nella storia, analizzando i 5 precedenti più famosi che per un motivo o per un altro sono entrati nella leggenda.

Juventus-Inter 9-1: la Primavera nerazzurra in campo

Il primo precedente degno di nota è il roboante 9-1 che la Vecchia Signora rifilò al Biscione il 10 giugno 1961. C’è da fare una precisazione però: l’Inter, per protesta contro la decisione della CAF (Commissione d’Appello Federale) mandò in campo la Primavera.

Perché lo fece? Perché la CAF aveva annullato la sentenza di primo grado che aveva assegnato all’Inter la vittoria a tavolino nel derby d’Italia del 16 aprile 1961. L’arbitro Gambarotta infatti fu costretto a sospendere la partita per motivi di sicurezza, perché allo stadio Comunale di Torino c’erano molti più tifosi di quanto l’impianto poteva contenerne.

Ci fu prima l’assegnazione della vittoria a tavolino all’Inter, poi il ribaltamento della sentenza che ordinò la ripetizione della partita e, infine, il match farsa tra la Juve e l’Inter Primavera. Per l’occasione l’unico goal della bandiera nerazzurra fu di un certo Sandro Mazzola, che da lì a poco avrebbe fatto parlare a lungo di lui.

Il goal-scudetto di Mazzola

Proprio Mazzola fu il grande protagonista dello Juventus-Inter del 28 aprile ’63 che, di fatto, regalò il tricolore al popolo nerazzurro, il primo dell’era Moratti senior. Le due squadre lottavano per il titolo e l’Inter si impose con una rete di Mazzola che portò i nerazzurri a +6. Il Biscione conquistò matematicamente lo scudetto solo la giornata successiva, sul campo della Roma, ma se lo cucì in petto proprio grazie a quella storica vittoria a Torino.

Piccola nota di colore: Mazzola uscì dal campo indossando una giacca datagli da un fotografo, poiché l’ambitissima maglia della sfida l’aveva regalata ad un tifoso nerazzurro.

Il 6-2 tennistico della Juventus in Coppa Italia

Un bel po’ di anni dopo, il 19 giugno 1975, la Juventus si prese una parziale rivincita sui nemici di sempre. In un match di Coppa Italia, a Milano, la Juve surclassò l’Inter con un tennistico 2-6. All’andata i nerazzurri vinsero 2-1, ma i bianconeri ribaltarono quel risultato passando il turno. Ancora oggi questo trionfo rappresenta la vittoria con maggior scarto per la Juventus in trasferta.

Il contatto Iuliano-Ronaldo

Altro precedente bollente è il match del 26 aprile 1998, che vide la Juventus imporsi per 1-0. Mancavano tre giornate alla fine e le due squadre erano divise da un solo punto, quindi quella partita era fondamentale. La Juve si portò avanti con Del Piero, ma poi ci fu l’ormai noto contatto in area Ronaldo-Iuliano che l’arbitro Ceccherini giudicò regolare.

Poi, nel prosieguo dell’azione, lo stesso Ceccherini diede un rigore alla Juve per un intervento su Del Piero. Si scatenò il putiferio, i giocatori interisti accerchiarono Ceccherini e perfino Simoni, sempre molto calmo e pacato, entrò come una furia in campo protestando contro l’arbitro che lo espulse. Del Piero sbagliò quel rigore, ma il punteggio non cambio più, consegnando alla storia una delle partite ancora oggi più discusse di sempre del derby d’Italia.

L’harakiri di Alex Sandro in Supercoppa

Infine, venendo ai giorni nostri, chiudiamo con una partita più recente: la finale di Supercoppa Italiana del 12 dicembre 2022 vinta dall’Inter in rimonta. La Juve si portò avanti con McKennie, ma l’Inter pareggiò su rigore con Lautaro Martinez. Ai supplementari la situazione non si sbloccò e i rigori sembrarono l’unico epilogo possibile.

Poi ci fu la follia di Alex Sandro che, invece di spazzare una palla in area, cercò di addomesticarla di petto per Chiellini, innescando l’azione che portò al goal di Alexis Sanchez per una vittoria dolcissima per l’Inter e una sconfitta amarissima per la Juventus.

Foto: Picryl

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