Cinque anni fa, in una serata di festa come tante altre, la mia vita ha subito una piega che avrei preferito evitare. In quella folla di volti sorridenti e risate, ho vissuto una esperienza che ha scavato una ferita profonda nella mia anima.
Era una di quelle notti estive cariche di promesse, ma la realtà che avrei dovuto affrontare sarebbe stata ben diversa. In mezzo a quella folla, circondata da persone che avrei dovuto considerare amiche, mi sono trovata vittima di un atto repellente. Uno sconosciuto ha invaso il mio spazio, ha violato la mia intimità palpeggiandomi.
Quel tocco indesiderato non è solo stato fisicamente doloroso, ma ha risvegliato in me una sensazione di vulnerabilità e impotenza che non avevo mai conosciuto prima. Ho cercato aiuto, ho gridato, ma il rumore della festa sembrava soffocare le mie parole. Tutto intorno a me, gli occhi degli astanti erano affaticati, evitavano di incrociare il mio sguardo, e la mia richiesta di soccorso è stata accolta con un assordante silenzio.
Poteva violentarmi, poteva uccidermi…
La ferita più profonda è stata inflitta non dal gesto in sé, ma dalla mancanza di reazione da parte di coloro che erano presenti. Nessuno ha alzato un dito per difendermi, nessuno ha detto una parola di conforto. Il mio grido di aiuto è rimasto sospeso nell’aria, soffocato dall’apatia della folla.
Mi sentivo come se avessi attraversato un tunnel buio da sola, cercando di afferrare qualcosa che potesse tenermi in piedi; in mezzo a quella folla di spettatori muti, ero sola nella mia battaglia contro la violenza.
Condivido questa storia con il cuore pesante, non per suscitare compassione, ma per porre l’attenzione su un problema che spesso viene ignorato. La mia esperienza dolorosa è solo una delle tante storie che si verificano ogni giorno.
Il silenzio davanti alla violenza di genere è complice della perpetuazione di un ciclo di abusi.
Moltouomo.it ha lanciato oggi la sezione #StopFemminicidi, e spero che questa storia raggiunga gli uomini che leggono. È un grido di dolore che chiede comprensione, azione e consapevolezza.
La violenza di genere è una piaga sociale che non può essere ignorata, e abbiamo bisogno di uomini che si alzino a difesa delle donne, che rompano il silenzio e si oppongano con forza a qualsiasi atto di violenza.
In questa battaglia per un futuro senza femminicidio, spero che storie come la mia possano risvegliare una consapevolezza urgente. Non c’è spazio per l’indifferenza, e la mia speranza è che nessuna donna debba mai sentirsi sola nella sua lotta contro l’oscurità di un silenzio inascoltabile.