Biden bandirà TikTok dagli Stati Uniti? Non è ancora detto

Credits: Nordskov Media

Negli Stati Uniti ormai è caccia aperta a TikTok, il social cinese che sta letteralmente sbancando presso gli internauti a stelle e strisce, in particolare i più giovani.

A fronte di un successo sempre più evidente, che sta letteralmente togliendo terreno sotto ai piedi di Facebook e Instagram, la politica ha però deciso di andare allo scontro aperto con ByteDance, accusando la sua app di essere in pratica una emanazione del governo di Pechino. Tanto da decidere di proclamarne la pericolosità per la sicurezza nazionale e agire di conseguenza, con una lunga serie di bandi, cui ora potrebbe aggiungersi quello da parte di Biden. Andiamo quindi a vedere cosa sta accadendo a Washington.

TikTok bandita dagli Stati Uniti: è uno scenario possibile?

La commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti USA ha approvato una mozione per affidare al Presidente, Joe Biden, il potere per procedere al bando di TikTok dai confini nazionali. Una decisione che segue quella relativa ai dipendenti delle agenzie federali, cui è stata imposta la rimozione della popolare app dai propri dispositivi per la telefonia mobile.
A votare per l’approvazione del provvedimento sono stati i 24 commissari che fanno riferimento al partito repubblicano, mentre i 16 democratici hanno votato in maniera compatta contro. Una spaccatura che è stata stigmatizzata dal presidente della commissione, il repubblicano del Texas Michael McCaul, il quale non ha esitato a indicare TikTok alla stregua di un pericolo troppo grande per poter restare sugli smartphone dei giovani statunitensi.
Erroneamente, questo provvedimento è stato presentato come l’inizio della fine per il social media di ByteDance all’interno degli Stati Uniti. Si tratta però, almeno al momento, di una evidente forzatura. Quanto approvato in sede camerale, infatti, non è il vero e proprio bando alla app, bensì uno strumento che permetterebbe a Joe Biden di farlo, ove lo ritenesse opportuno.
Inoltre, il provvedimento, denominato DATA Act (HR 1153), è soltanto nella parte iniziale del suo cammino parlamentare. Per poter diventare effettivo dovrà essere votato anche presso il Senato, ove però i democratici sono in maggioranza e hanno già fatto intendere di non essere disposti a votare un atto di questo genere.

Credits: Nordskov Media

Il motivo di questa ritrosia è da individuare nel fatto che ad inaugurare la vera e propria guerra contro TikTok è stato l’ex presidente Donald Trump. Una primogenitura che è però estremamente imbarazzante per il partito democratico. Ove si adeguasse, infatti, rischierebbe di riabilitare quei quattro anni nel corso dei quali il tycoon ha diretto il Paese, che agli occhi dei democratici dovrebbero essere condannati in toto.

Il bando a TikTok potrebbe rivelarsi estremamente impopolare

Occorre peraltro sottolineare che la decisione di bandire TikTok dagli Stati Uniti, e non solo dai dispositivi governativi, potrebbe rivelarsi infine alla stregua di un vero e proprio autogoal. Si tratta a tutti gli effetti di una battaglia ideologica che potrebbe non essere compresa dagli utenti statunitensi dell’app di ByteDance.
Per capirlo basta in effetti ricordare come il social cinese stia dando vita nel Paese ad una espansione sempre più rilevante, conquistando una platea di utenti sempre più larga, anche se caratterizzata da un’età media molto bassa. Proprio gli adolescenti rappresentano la clientela più affezionata di TikTok, ravvisando nelle sue modalità di interazione il mix ideale per trascorrere tempo divertendosi. Una caratteristica che non è così evidente in Facebook e Instagram, i media che più di tutti stanno pagando dazio alla sua crescita.
Proprio Meta, però, potrebbe avvantaggiarsi non poco da un eventuale divieto nei confronti dell’app orientale sul suolo statunitense, tanto che subito dopo il voto della commissione camerale i suoi titoli hanno iniziato a crescere. Resta però da capire se i politici avranno il coraggio di portare la situazione alle estreme conseguenze, sfidando un’utenza poco incline alle loro astruserie.

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