Nel primo pomeriggio di oggi si è svolto l’incontro con i vertici di DAZN che era stato messo in cantiere presso il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) dopo il reiterarsi dei clamorosi disservizi che ormai da un anno e mezzo funestano il rapporto tra i tifosi di calcio italiani e l’app satellitare.
Oltre al ministro Urso, al tavolo erano presenti anche il ministro per lo sport e per i giovani Andrea Abodi, il presidente della Serie A, Lorenzo Casini, l’amministratore delegato della massima serie, Luigi De Siervo, e una delegazione di DAZN formata dal Ceo per l’Italia, Stefano Azzi, dal Cto, Sandeep Tiku e dall’amministratore delegato del gruppo, Shay Segev. A rappresentare Agcom, altro potenziale attore della questione, è stato invece il suo presidente Giacomo Lasorella.
L’incontro tra governo e DAZN: com’è andata realmente?
Naturalmente, i diretti interessati, ovvero i tifosi calcistici che hanno deciso di stipulare un contratto con DAZN si attendevano notizie in grado di rassicurare e distendere gli animi, dopo mesi di disservizi che hanno più che altro impedito la visione delle gare di Serie A, più che offrirla.
Dalla prima dichiarazione rilasciata da Lorenzo Casini, rilanciata dalle agenzie, si può però provare a fornire una prima conclusione per gli interessati: siamo alla riproposizione del solito copione già visto in passato. Il rappresentante della Serie A, infatti, ha affermato:
“Incontro utile e fruttuoso. Dazn ha confermato ulteriori impegni per migliorare il servizio e sposterà in Italia una centrale organizzativa del network per una risposta sempre più immediata a qualsiasi tipo di problema. Saranno indennizzati gli utenti del malfunzionamento come prevede la delibera Agcom. La Lega è parte lesa di questa vicenda, per questo siamo grati al Governo del sostegno e del pronto intervento. Abbiamo chiesto la massima risposta e abbiamo ricevuto importanti rassicurazioni”.
Per capire meglio, si tratta delle solite raccomandazioni che ormai da un anno e mezzo, ovvero dalla prima giornata del passato torneo di Serie A DAZN continua a rifilare ai tifosi italiani. Riscuotendo naturalmente l’applauso delle società di Serie A, che in fondo i soldi li prendono a prescindere dalla qualità del servizio.
Cosa è stato deciso?
A non far sperare eccessivamente nei risultati dell’incontro odierno, sono peraltro le decisioni prese. L’azienda, infatti, ha fatto sapere dal canto suo come sia intenzionata a risarcire coloro che sono stati danneggiati con il corrispettivo di un quarto dell’abbonamento mensile, in automatico, ovvero senza che gli stessi siano costretti a segnalare quanto accaduto.
Resta però da capire come saranno individuati i danneggiati, se già in occasione dei fatti incriminati DAZN si era affrettata ad affermare che gli interessati erano pochissimi. Inoltre, per gli stessi il problema reale non è essere risarciti per il danno patito, bensì avere assicurazioni sul fatto che il disservizio non si verificherà più.
Sotto tale ottica possiamo dire sin da ora che c’è effettivamente poco da sperare, se si pensa che l’emittente continua ad affermare che l’accaduto è da addebitare ad un “partner globale esterno incaricato di gestire la distribuzione del traffico sui server”. Nulla fa presagire che lo stesso partner non incappi nuovamente nelle stesse difficoltà, facendo riemergere di nuovo il problema.
In definitiva, possiamo quindi dire che se le società di Serie A sono soddisfatte, non altrettanto lo saranno i consumatori danneggiati. Non a caso ormai da mesi si registrano defezioni da parte di coloro che avevano dato fiducia a DAZN, dopo che già a giugno del 2022 le statistiche pubblicate rivelavano i dati disastrosi della stagione di Serie A appena conclusa.
La risposta dell’azienda, incredibilmente, si è sostanziata sotto forma di una vera e propria stangata a danno dei nuovi utenti e di coloro che sono soliti disdire nei mesi estivi in cui il torneo è fermo. Considerati gli ultimi eventi, c’è da scommettere che la grande fuga dei tifosi proseguirà.
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