E’ ufficialmente partita la rivoluzione elettrica delle auto. La mobilità elettrica fino a questo momento si è affidata al litio e ora si aprono nuove strade alla produzione di mezzi elettrificati con batterie che utilizzano materiali alternativi.
Il mercato delle auto elettriche ha visto infatti progressi importanti negli ultimi anni, con una crescita esponenziale della richiesta di batterie. Attualmente il grande protagonista rimane il litio, ma in futuro questo elemento chimico potrebbe vivere una fase di scarsità.
Per questa ragione, la ricerca sta sperimentando nuove alternative per la produzione di batterie che siano sostenibili ed efficienti.
Quali batterie alternative al litio?
Una delle alternative è rappresentata dal magnesio metallico che garantisce maggiore stabilità e superiore densità di energia, oltre che costi inferiori rispetto al litio e possibilità di produzione localizzata in Europa.
Alcuni studiosi hanno anche avanzato l’ipotesi canapa e cannabis: la sua applicazione nel campo delle batterie potrebbe generare vantaggi relativi a peso, scalabilità e costi.
Un’ulteriore soluzione è rappresentata dal sale.
Una novità destinata ad impattare il mercato in tema di vetture elettriche arriva dalla Cina: si tratta della Sehol E10X, una vettura che a Pechino costa meno di 7.000,00 euro, caratterizzata da una particolarità: batterie con celle di sodio al posto del litio.
La Sehol EX10X nasce dalla collaborazione fra JAC e Volkswagen Anhui, mentre la batteria è realizzata dalla Hina Battery, azienda che ha deciso di sviluppare il propulsore elettrico al sodio in tre versioni: due prismatiche e una cilindrica.
La batteria al sodio rappresenta un’alternativa interessante rispetto a quella al litio e sta attirando l’attenzione delle grandi industrie cinesi, a cominciare da CATL, leader mondiale nel settore.
Tra le caratteristiche che differenziano la batteria: costi più bassi rispetto a quelle realizzate in litio, e densità quasi uguali a quelle del litio, ferro e fosfato.
Si tratta di una city car dotata di un pacco batteria di 25 kWh ed ha una densità di 120 Wh/kg (che sale a 140 Wh/kg per le celle). Sehol EX10X è caratterizzata da una buona autonomia, arrivando a percorrere, con una sola ricarica della durata di 15 minuti, fino a 250 chilometri.
La city car Sehol E10X è lunga 3,65 metri, con un passo di 2,39 metri e un equipaggiamento di serie che comprende un touchscreen centrale da 12,8 pollici e una telecamera a 360°.
La tecnologia delle batterie a celle agli ioni di sodio si avvicina così alla commercializzazione su larga scala grazie anche alla diffusione globale e alle caratteristiche di stabilità e sicurezza diverse da quelle del litio. Capofila la Cina che si è impegnata nel passaggio alla produzione. Anche l’Europa è già al lavoro nei laboratori francesi, nel Regno Unito, e in altre Nazioni sono state già utilizzate con successo in veicoli elettrici a due ruote e per l’accumulo di energia stazionario.
La svedese Altris, già nel 2022, aveva annunciato il suo primo impianto di produzione di materiale catodico agli ioni di sodio su scala industriale.
Secondo un intervento di HiNa Battery sui social media, l’applicazione delle batterie agli ioni di sodio nel mercato dei veicoli elettrificati inizierà coi veicoli elettrici di classe A00, ovvero poco più di quadricicli pesanti, che in Europa sarebbero rivali di Citroën Ami e modelli simili. Per questo motivo è stata scelta Sehol EX10 per le prime prove di installazione e sviluppo.
Nei prossimi mesi, secondo alcuni esperti, per rendere abbordabili alcuni modelli di city car elettrici, si assisterà ad un fermento di attività inerenti alle batterie agli ioni di sodio, che risultano chiaramente più economiche rispetto al litio.