Le Avanguardie del ‘900, i grandi maestri che segnarono un secolo: i capolavori del Philadelphia Museum of Art sono esposti a Pisa, a Palazzo Blu, fino al 7 aprile 2024.
Si possono ammirare le opere di Dalì, Chagall, Picasso, Mondrian ed altri grandi artisti del panorama internazionale. Un’ottima occasione per visitare anche il Palazzo, nella sua veste rinnovata dopo il recente restauro.
Le Avanguardie del ‘900, capolavori mai esposti
La rassegna autunnale di Palazzo Blu a Pisa, “Le Avanguardie del 900” è curata da Matthew Affron del Philadelphia Museum of Art, con la consulenza scientifica per la presentazione pisana dello storico dell’arte Stefano Zuffi. È l’occasione per ammirare le opere di grandi maestri che hanno costituito punti di riferimento assoluti per l’arte del Novecento e ripercorrerne i momenti salienti, in dialogo con le istanze culturali, sociali e politiche del secolo. Si possono ammirare le opere di Matisse, Mondrian, Klee, Ernst e Gris, artisti che non sono mai stati esposti nella sede di Pisa. Ma ci sono anche capolavori di Chagall, Dalì, Duchamp, Kandinsky, Mirò e Picasso.
Il percorso della mostra
L’esposizione Le Avanguardie del ‘900 propone opere di grandi maestri che hanno avuto in comune la volontà di cercare nuove strade, nuove forme espressive. Hanno dato vita attraverso il colore a tutte le istanze e le contraddizioni del Novecento, traducendo nelle loro opere i drammatici cambiamenti dell’epoca. Il percorso espositivo si snoda dunque a partire dalla Belle époque ed arriva sino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Dipinti e sculture sono accompagnati da installazioni sonore, visive e multimediali, proprio per allargare lo sguardo al contesto degli eventi storici e culturali del periodo. Decine di opere che trasmettono tutti i dubbi, le angosce, le speranze e gli entusiasmi di una società in rapido e drastico mutamento.
Le Avanguardie del 900, si parte con Picasso
All’inizio della mostra Le Avanguardie del 900 è un celebre quadro di Pablo Picasso, un autoritratto di se stesso con pennello e tavolozza. Dipinto nei primi anni del Novecento da un Picasso ancora giovane, si pone idealmente come narrazione di ciò che è stata la Belle époque. Un periodo di grande sviluppo sociale ed economico, ricco di fermenti culturali ed artistici, di speranze e prospettive per il futuro. Parigi era senza dubbio il cuore dei fermenti culturali di allora. L’autoritratto di Picasso svela il senso e la ricerca di affermazione come artista.
Un anniversario importante
Forse non è un caso che la mostra inizi con Picasso. Nel 2023, infatti, ricorrono i cinquanta anni dalla morte, avvenuta a Mougins nel 1973, ed in tutto il mondo sono previsti eventi per ricordarlo, a partire ovviamente da Spagna e Francia. E se l’esposizione che narra le avanguardie del 900 parte con Picasso, è forse anche perché proprio lui, partito con l’autoritratto, è poi arrivato al celeberrimo Guernica.
La guerra mondiale
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, l’Europa è scossa da una tragedia che sembra cancellare ogni prospettiva. Il percorso della mostra si snoda attraverso la Natura Morta di Juan Gris, che pare simboleggiare la situazione di allora. Emerge poi la pittura fantastica di Marc Chagall, le cui opere colorate e sognanti paiono invece infondere ulteriore coraggio con atmosfere fantastiche e reminiscenze religiose.
Le Avanguardie del 900 come testimoni
Cubismo, surrealismo, dadaismo, futurismo accompagnano il visitatore sino agli impulsi che porteranno ai totalitarismi ed allo scoppio della seconda guerra mondiale, e le opere in mostra riflettono le contraddizioni, le ideologie e le ricerche di allora. A chiusura del percorso espositivo, una Crocifissione di Marc Chagall, dipinta nel 1940. Opera che pare simboleggiare la situazione dell’Europa, nuovamente crocifissa. Una nuova perdita di speranze e prospettive, con l’arte come unico modo di testimoniare la storia.
Palazzo Blu
La visita alla mostra Le Avanguardie del 900 è una buona occasione anche per ammirare lo splendido palazzo sede della mostra. Palazzo Blu, posto sul lungarno in posizione strategica, vede i primi insediamenti nel secolo XI, al tempo della massima potenza della Repubblica marinara di Pisa. Nei secoli ha subito distruzioni e ricostruzioni, divenendo sede delle maggiori famiglie nobiliari cittadine. Il nuovo allestimento del Palazzo, da poco terminato, ha riguardato struttura, sale ed impiantistica. Oggi ospita collezioni permanenti, esposizioni temporanee ed una sezione nuova dedicata ad archeologia e storia medievale, con possibilità di visite guidate ed iniziative didattiche. Si presta anche quale sede per seminari, convegni, concerti, eventi di tipo sociale con aperitivi e rinfreschi.
Informazioni utili
Palazzo Blu è aperto dal lunedì al venerdì con orario dalle 10.00 alle 19.00, mentre sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 20.00. Per chi si reca a Pisa, va ricordato un altro evento importante. Nel 2023 la Torre di Pisa compie 850 anni, e gli eventi previsti per l’anniversario si snodano lungo tutto l’anno.