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31 Gennaio 2024

Sleep tourism: una delle tendenze viaggio del 2024.

Credits: da Claudio_Scott tramite Pixabay

Al primo post? Relax, per svuotare la mente e ricaricarsi.

Le vacanze per antonomasia rappresentano un modo per evadere dalla solita routine ed introdurre nella propria vita qualcosa di “nuovo”, che spezzi l’inevitabile tran tran di tutti i giorni … ma sono anche un modo per fare il pieno di energie e tornare al quotidiano più ricaricati e in forma.

Non sempre, però, le vacanze si rivelano rilassanti, anzi spesso aggiungono altra stanchezza a quella che già ci si porta dietro, accumulata durante l’anno: se si visita un luogo nuovo, una città d’arte ad esempio, si ha interesse – come è normale che sia – a conoscere quante più cose di quel luogo, e a fare quante più cose è possibile, specie se il tempo a propria disposizione non è tanto. Ma così facendo, lo “spazio” per il riposo viene ridotto praticamente a zero (o quasi), con il risultato di aver vanificato lo scopo per cui si è partiti.

Ecco il motivo per il quale una nuova tipologia di vacanza che sta prendendo piede è quella che vede il relax al primo posto, come “motore” ed obiettivo del viaggio che si è messo in programma. Così da poter recuperare quel tanto agognato sonno sempre insufficiente a causa della vita frenetica della società odierna, che sovente ci vede “saltare” da un posto all’altro e da un impegno all’altro senza mai avere la possibilità di fermarsi – anche con la mente – e riprendere fiato.

Questa nuova tipologia di vacanza prende il nome di sleep tourism – letteralmente turismo del sonno – e si profila come uno dei principali trend del 2024. Proseguiamo allora nella lettura per saperne di più.

Cos’è lo sleep tourism e perché “attrae” tanto ?

Sono diversi gli “orientamenti” in fatto di viaggi: c’è chi cerca una vacanza improntata all’avventura, chi non può proprio fare a meno del mare e di splendide nuotate, chi  non vede l’ora di una full immersion nella cultura. E c’è chi, invece, non aspetta altro che quiete e riposo.

Sleep tourism: una delle tendenze viaggio del 2024
Credits: da TBIT tramite Pixabay

Ed è quest’ultima la “tendenza” che si sta diffondendo sempre più nel nuovo anno, come rivelato da specifici ed affidabili dati al riguardo, sia legati alla ricerca che alla prenotazione della vacanza che si desidera effettuare. Una tendenza che, come or ora anticipato, prende il nome di sleep tourism, termine indicante una serie di attività ed esperienze che strutture ricettive di mete anche molto differenti tra loro hanno cominciato ad introdurre nella propria offerta. Il motivo? Quello di permettere al turista di turno di riappropriarsi del benessere psicofisico perduto, aiutandolo a staccare la spina e ad allontanare lo stress.

L’oggetto del desiderio è dunque un buon riposo, un sonno di qualità e di quantità, che “scavalca”, quanto a interesse, le escursioni o attività ricreative, propriamente dinamiche. E non è difficile comprenderne il motivo: i ritmi di vita sempre più serrati – difficili da reggere a lungo andare – uniti al costante “relazionarsi” con la tecnologia, alla costante “connessione”, hanno provocato alterazioni del sonno e problematiche nel riposo notturno. E questa consapevolezza ha fatto da “spinta”, da “molla”, per pensare ad una nuova modalità di viaggio, “centrata” sul perseguimento del relax. Partendo proprio dal sonno, che può essere recuperato durante la propria vacanza, sia essa di un weekend o di un periodo più lungo.

Le attività offerte da questa tipologia di vacanza.

No a vacanze adrenaliniche, dense di liste di luoghi da vedere e di cose da fare: lo sleep tourism contempla il riposo assoluto, senza attività di particolare impegno o sforzo fisico, allo scopo di rigenerare mente e corpo.

Ecco allora in netto aumento l’offerta, da parte di molti hotel e strutture, di un soggiorno libero da rumori, che possa favorire il riposo stesso, facendo “dimenticare” incombenze e stress conseguente.

Qualche esempio? Camere e suite insonorizzate e sedute di meditazione, yoga e sessioni di aromaterapia, massaggi agli oli essenziali e vibrazioni delle campane tibetane. E ancora, amache in seta aerea con il dolce sottofondo dei suoni della natura tropicale, e veri e propri pacchetti terapeutici della durata di più giorni. Che possano individuare, questi ultimi, soluzioni personalizzate per migliorare la qualità di riposo individuale.

Dove poter fare sleep tourism: le destinazioni.

La natura e il paesaggio sono “cornici” ottimali per uno sleep tourism “ad hoc”, perché fonte di relax anche “visivo” ed armonia, come pure lo sono le spa e i centri termali, dove ci si può dimenticare proprio di tutto, “abbandonandosi” alle calde acque sorgive.

Sleep tourism: una delle tendenze viaggio del 2024
Credits: da blueland tramite Pixabay

Dal Trentino Alto Adige, alla Toscana, all’Emilia Romagna, i luoghi italiani dove potersi dirigere sono diversi, e tutti con ricche offerte tese ad aiutare i viaggiatori che hanno problemi di riposo. Le località slow sono quelle maggiormente gettonate, come i piccoli borghi, lontani dal turismo di massa, che meglio creano le “basi” per potersi rilassare.

Anche l’estero, però, è “attrezzato” per offrire un relax “come si deve”, e per chi desidera andare oltre il Belpaese, le opportunità non mancano. Londra e New York, a titolo esemplificativo, sono due città “in prima linea” nella promozione di un riposo ottimale, con camere a ciò appositamente dedicate, tra libri, cuscini adatti ad ogni tipologia di sonno, e prodotti di bellezza che accompagnano dolcemente il sonno stesso. C’è solo da scegliere… e decidere di partire alla volta di quest’esperienza distensiva!

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