Autunno, le temperature calano, la sera è meno luminosa e torna la voglia di tornare a Teatro. Incontriamo Lorenzo Pratesi, giovane attore e regista, influencer, in procinto di portare il suo spettacolo, un progetto teatrale molto interessante, ’VIP’, sul palco del Teatro Moderno di Agliana, dove tratta un tema importante quello del BODY SHAMING. Con lui un cast di attrici e attori emergenti di notevole talento.
Lorenzo come arrivi al teatro?
Arrivo al teatro dopo aver fatto un sacco di sport. Ero un pattinatore agonistico e proprio mentre pensavo di smettere, per gioco e un pò per arrotondare ho iniziato a fare il fotomodello per diversi fotografi. Ho poi frequentato una scuola di 5 anni a Firenze e fatto la gavetta in varie compagnie locali prima di iniziare a comporre le mie opere.
Sembra ieri ma sono passati quasi 25 anni. Non ritengo mai la fine di un progetto un punto di arrivo ma più uno step dove ripartire.
Un giovane attore-regista come che spazio ha nel panorama dello spettacolo?
Ho la fortuna di godere di un forte supporto dai fan nella mia città toscana di origine e di avere un importante sostegno social (Instagram ha quasi 17 mila follower REALI), di conoscere molte realtà associative di promozione sociale, onlus, organizzazioni varie con le quali organizzo tanti eventi in tutta la regione. Sono soddisfatto perché avevo paura dopo un exploit di qualche anno fa e dopo tanti cambi strutturali che il fenomeno si fosse affievolito invece VIP ha superato in presenze anche le opere precedenti.
Il lavoro non si ferma solo in Toscana.
Lusinghiero è il lavoro svolto anche dalle Associazione Bolognese “Un libro tira l’altro” e dal Punto Giovane Riccione in collaborazione con Rimini Classica per la data di aprile e stiamo adesso lavorando per quella che sarà la data genovese del 20 Ottobre prossimo.
Nella tua recente fatica, reduce da teatri sold out, VIP, tratti un tema forte, il body shaming.
Il Bodyshaming è un problema silente ma non troppo. Non riesco molto a parlare di cose che mi hanno colpito in primis ma ho visto e sentito tanta derisione rivolta a persone intorno a me. Questa opera parla di quanto l’autostima e la cura di sé può salvare da lingue taglienti e di come il bullismo possa essere deleterio.
Il tutto senza fare grandi “pipponi” come si dice in Toscana, anzi, “vip Veramente Ingombrante Personalità” è tremendamente divertente e vivace ma fa sicuramente riflettere.
Un giovane uomo alle prese con attori e attrici del cast…con chi è più difficle lavorare…? Oppure è una gran festa?
Grande festa sicuramente con momenti altalenanti. Come nelle meglio famiglie. Quello che spesso ha fregato di me in passato è la mia espansività e la mia disponibilità. Se mi accorgo che ne viene abusato mi irrigidisco molto e sono meno tenero di ciò che si possa pensare. Detto questo parlando del mio cast attuale sono profondamente legato ed affezionato ad ognuno degli attori della mia compagnia così come al mio cast tecnico. Ogni volta che vedo loro portare con successo un personaggio mi sento un po’ un babbo orgoglioso. Credo nel teatro come senso di comunità, come voglia di condivisione del bello e del brutto tempo delle nostre vite ed esigo che a far parte dei miei progetti ogni persona del cast abbia non solo la motivazione artistica ma anche quella sociologica di far parte di una corale e di un gruppo con un obiettivo comune. Su questo sono molto fermo.
Progetti futuri?
Ci sono. Uno prettamente teatrale che ho appena scritto e che vedrà la luce tra un po’ e non solo…ma vi lascio con la suspence. Sennò che artista teatrale sarei!
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