Tesla ha annunciato il robotaxi, la sua Cybercab a guida autonoma la cui produzione inizierà nel 2026.
In occasione dell’evento “We, Robot” tenutosi a Los Angeles, Elon Musk ha finalmente presentato i taxi di nuova generazione che costeranno meno di 30.000 dollari.
La Cybercab è “la macchina più sicura e meno cara del futuro” ha dichiarato il CEO di Tesla, pronto a investire su l’innovazione tecnologica. L’amministratore delegato del noto brand si è presentato all’evento proprio a bordo della nuova vettura senza conducente, per dimostrarne la credibilità e le prestazioni. Il robotaxi rappresenta davvero la nuova frontiera dei veicoli? Analizziamo nel dettaglio la questione.
Robotaxi Tesla: cos’è e come funziona?
Il robotaxi è un veicolo con guida autonoma che, dunque, non necessita dell’ausilio del conducente. Secondo quanto illustrato da Tesla, i passeggeri potranno usufruire del servizio chiamando il taxi tramite un app specifica.
Il veicolo è costituito da due portiere e non è provvisto di volante e pedali. Il design è minimal e moderno con carrozzeria satinata e sedile in pelle. Elon Musk ha poi dichiarato che la Cybercab potrà essere acquistata anche dai privati. In questo caso, il proprietario potrà mettere a disposizione la sua vettura ad altri passeggeri in modo da avere un guadagno extra.
Il vantaggio, secondo il CEO di Tesla, sono i costi più ridotti rispetto alle vetture canoniche: “Molti si lamentano dei prezzi alti, tra rate, assicurazione, parcheggio, manutenzione. Ma pensate: quante ore usate la macchina in una settimana? In media 10 ore, su un totale di 168. Il resto del tempo, le auto non fanno nulla. Quelle autonome, invece, possono essere utilizzate cinque-dieci volte in più. La stessa auto assume un valore cinque o dieci volte superiore” ha dichiarato Musk.
Il robataxi è più sicuro di un veicolo normale?
Ci sono considerevoli dubbi rispetto all’efficienza della nuova macchina autonoma proposta da Tesla. Il fattore “umano” è sicuramente qualcosa da considerare quando si parla di sicurezza. Il fatto che il veicolo non venga controllato da un addetto ai lavori, potrebbe rappresentare un fattore d’ansia per molti.
Sembra che Elon Musk, però, non tenga molto conto di queste preoccupazioni e, anzi, ritiene il suo robotaxi più sicuro di un veicolo normale: “Non si stanca, non guarda il cellulare. Poi è stata allenata con i dati di più di un milione di macchine: è preparata per situazioni che non vi sognate nemmeno” ha dichiarato alla stampa l’amministratore delegato. Sebbene le affermazioni del CEO di Tesla possano essere condivisibili, rimane un’incognita rilevante. L’insieme dei “dati” a cui fa riferimento Musk possono davvero garantire sicurezza ai passeggeri in tutte le situazioni? La risposta potrebbe essere affermativa, ma il focus si sposta inevitabilmente anche alla percezione che le persone hanno della questione.
Canale: Tesla
Robotaxi non convince gli investitori e Tesla perde miliardi…
La presentazione della nuova Cybercab non ha avuto l’entusiasmo che Elon Musk si sarebbe aspettato. L’accoglienza degli investitori è stata piuttosto tiepida, tanto che le azioni di Tesla sono scese dell’8% e l’azienda ha perso circa 60 miliardi di dollari.
Ross Gerber, uno degli storici investitori di Tesla, ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla produzione dei robotaxi. Gerber ha sottolineato come l’evento abbia messo in luce errori di strategia legati alla vendita delle auto elettriche che rappresenta il 95% delle azioni: “La loro strategia di base è imperfetta, ed è diventata lampante ieri sera” ha affermato l’investitore.
Oltre alla questione legata alle strategie di vendita, un’altra preoccupazione degli azionisti è la concorrenza. Gerber ha, infatti, sollevato il dubbio che Tesla possa essere in grado di superare aziende come Waymo di Alphabet che gestisce già robotaxi in diverse città dell’America. Infine, a non convincere è anche lo stesso design della vettura autonoma. In molti esperti del settore hanno sottolineato l’esigenza di inserire un volante retrattile all’interno per una maggiore praticità.
I dubbi degli investitori sul robotaxi.
Come abbiamo illustrato precedentemente, sono molti i dubbi che aleggiano sulla nuova Cybercab di Tesla. Gli investitori sono favorevoli all’innovazione, ma continuano a domandarsi se il colosso aziendale abbia una strategia vincente.
Al momento, quanto presentato da Elon Musk non chiarisce se l’azienda abbia o meno le capacità di immettere la vettura nel mercato. Inoltre, diversi esperti del settore hanno sollevato perplessità sull’effettiva domanda da parte del consumatore verso il prodotto. L’azienda ha di fatto già registrato un calo sulle vendite delle auto elettriche, un dato che risuona sempre più come un monito per gli azionisti.
Robotaxi Tesla: i dettagli diffusi dopo l’evento.
L’evento “We, Robot” ha lasciato gli investitori a bocca asciutta di dettagli e informazioni. Elon Musk è stato piuttosto restio a condividere informazioni sui nuovi robotaxi. A quanto pare, però, alcuni dipendenti e dirigenti Tesla si sono dimostrati più propensi a rilasciare particolari.
Al termine dell’evento di Los Angeles, l’azionista Matthew Donegan-Ryan ha condiviso sul social media X alcuni dettagli sul taxi del futuro. Il responsabile design di Tesla Franz von Holzhausen e il vicepresidente Lars Moravy hanno fornito a Ryan informazioni molto interessanti.
È emerso che la Cybercab condividerà alcune parti di veicoli già prodotti da Tesla, come il Model 3 e il Model Y. Inoltre, la produzione dell’auto autonoma inizierà a Giga Texas per poi proseguire in altre fabbriche non ancora specificate. Ritornando al discorso design, le telecamere avranno la stessa configurazione di Model 3 e Model Y, ma sarà aggiunta una telecamera anteriore sul paraurti. Secondo quanto riportato da Matthew Donegan-Ryan su X, il robotaxi avrà al suo interno solo tre pulsanti, due interruttori per finestrini e un interruttore per la luce. La vettura sarà anche dotata di un touchscreen da cui si accede a diverse funzioni.
Tra i vari dettagli il più interessante è quello secondo cui tutte le Tesla dotate di Hardware 3 o Hardware 4 potrebbero funzionare come robotaxi senza un aggiornamento hardware. A confermare questa informazione Holzhausen e Moravy nel corso di un’intervista rilasciata a Kim Java. Entrambi i dirigenti Tesla hanno confermato che Model 3 potrebbe funzionare come robotaxi in futuro.
Tesla ha perso la sfida dei robotaxi?
La presentazione del robotaxi di Tesla sembra aver reso scettici gli investitori che si aspettavano una proposta più solida da parte del colosso. Elon Musk ha puntato molto sul suo prodotto, ma l’incerta domanda del consumatore e lo scetticismo degli esperti del settore fa emergere diversi dubbi. Da quanto visto fino ad ora è difficile che la Cybercab dell’azienda possa competere o superare i principali competitor. Non rimane che attendere la prossima mossa del CEO per poterci vedere ancora più chiaro.
FAQ
Che cos’è il robotaxi di Tesla? – È un veicolo autonomo, ovvero si guida da solo senza un conducente umano.
Quanto costa la Tesla Model 3 con gli incentivi? – Secondo quanto riporta il web, considerando gli incentivi auto elettriche 2024, quindi 13.750 euro, si potrebbe avere al costo di 26.740 euro. Ovviamente è da valutare il singolo caso.
Il robotaxi ha il volante? – No, secondo quanto trapelato dai dipendenti Tesla la vettura autonoma non avrà volante né pedali al suo interno.