Artista di risonanza nazionale ma profondamente legata alla sua città natale. Marisa Laurito ha raccontato la sua passione per la recitazione, spaziando fra teatro e televisione.
Volto noto del mondo della televisione, Marisa Laurito è una di quelle personalità che non finisce mai di stupire. Artista a 360 gradi, che ama coniugare la passione per il teatro alle apparizioni sul piccolo schermo. Attrice, cantante, pittrice, scultrice e attualmente direttrice del Teatro Trianon a Napoli, un ruolo che ricopre con grande orgoglio. Una vita vissuta fra le luci del palcoscenico, i varietà televisivi e la gloria del grande schermo.
Già negli anni adolescenziali, Laurito comprende che quella della recitazione è la sua strada. Un desiderio, almeno inizialmente, ostacolato dal padre, che l’avrebbe voluta pittrice. Il disegno paterno, tuttavia, finisce per essere solo una delle tante passioni di Marisa, che fa di tutto per affermarsi come attrice. L’incontro con Eduardo De Filippo le permette di realizzare il suo grande sogno, sancendo l’inizio di una carriera brillante e sfaccettata. Con un percorso artistico pluridecennale, Marisa Laurito rappresenta un pezzo della storia artistica italiana.
Nell’ambito della rassegna culturale “Scafati è cultura”, promossa dal comune di Scafati in provincia di Salerno, abbiamo avuto modo di incontrarla e intervistarla.
Marisa Laurito, artista poliedrica di grande di talento, come è nata la sua passione per la recitazione?
La mia passione nasce molto presto, negli anni giovanili. Proprio in quel periodo ho capito di voler fare l’attrice, spiando di nascosto il maestro De Filippo a teatro. Mio padre, però, aveva in mente un’altra strada per me. Voleva che facessi la pittrice, poiché aveva notato un mio discreto talento, e faceva di tutto per indirizzarmi su questo percorso. Per lui non era assolutamente plausibile che io entrassi a far parte del mondo del teatro, men che meno in quello dello spettacolo.
Come è riuscita a far cambiare idea a suo padre?
Forse non ci sono mai riuscita del tutto. All’inizio è stato molto difficile, non sono mancati gli scontri. Erano altri tempi ed un figlio doveva seguire la volontà paterna. Ricordo ancora la sua reazione quando gli comunicai di essere stata ingaggiata per un ruolo a teatro da Eduardo De Filippo. “La nostra casa è precipitata nel buio più profondo” mi disse con un tono di profonda delusione. Solo con il tempo è riuscito solo in parte ad accettare le mie scelte.
Ad oggi, con un brillante percorso artistico all’attivo, saprebbe dire quale sia stato il momento più bello della sua carriera?
Ogni momento della mia carriera per me è stato magico. Le esperienze che ho vissuto sono nate da una serie di cose che si sono messe insieme. Stelle favorevoli hanno fatto si che io potessi ritrovarmi a lavorare con grandi nomi del panorama artistico italiano. Ho avuto modo di iniziare la mia carriera con il mostro sacro del teatro. Nel corso degli anni ho conosciuto e lavorato anche con Gigi Proietti, attore di un talento straordinario. C’è poi stata la collaborazione con Renzo Arbore, con cui ho vissuto un’avventura televisiva che mi ha dato visibilità. “Quelli della notte” è stato un progetto unico e ancora ricordo l’energia e lo spirito di tutto il cast. Non potrei non menzionare Luciano De Crescenzo, mio grande amico, oltre che figura di spicco nel panorama culturale. Mi risulta difficile, però, individuare un momento più bello in assoluto della mia carriera, perché li ho vissuti tutti con emozione.
Cosa le ha trasmesso il maestro Eduardo De Filippo?
Ringrazierò per sempre Eduardo De Filippo per avermi accolta nella sua compagnia. Grazie a lui ho iniziato a fare l’attrice, comprendendo la bellezza di questo lavoro. Lavorare con Eduardo mi ha trasmesso tanto, ed ancora oggi lo ricordo con ammirazione. Dal maestro ho appreso il senso della disciplina, che ho poi conservato anche in altri progetti.
Di recente è apparsa nella famosa fiction di Rai 1 “Mina Settembre”, cosa le ha lasciato questa nuova esperienza televisiva?
Sono molto contenta di aver preso parte a questa fiction di grande successo. Il gruppo di attori era tutto straordinariamente affiatato, e questo è stato di aiuto. Serena Rossi è un’attrice talentuosa, ma soprattutto una donna straordinaria. Mi sono trovata bene a lavorare anche con la regista Tiziana Aristarco. La trama della fiction è avvincente perché racconta vari aspetti di Napoli ed affronta temi attuali.
Ha nuovi progetti teatrali o televisivi?
Attualmente sto lavorando al Teatro San Carlo in un’opera meravigliosa, con la regia di Damiano Micheletto che è uno dei più importanti registi internazionali del momento. Sono molto felice di questo progetto prima di tutto perché sono a Napoli, e posso anche vivere l’atmosfera di festa per lo scudetto. Lo spettacolo in cui sto recitando è di grande qualità, e sono orgogliosa del lavoro che stiamo facendo. Per il futuro ho delle idee e dei nuovi progetti in serbo, ma è ancora presto per parlarne.