Si era a lungo vociferato sull’esistenza di una carta segreta di Ronaldo: esatto, quel documento tra il calciatore portoghese e la Juventus, dalla quale dipenderebbero in larga parte i destini dei bianconeri.
Perché si dava così tanta importanza alla carta in questione? Per un motivo molto semplice: ove esistesse sarebbe definitivamente provato che la società torinese ha nascosto il reale stato dei suoi conti, strappando in tal modo l’iscrizione alla Serie A. Un’iscrizione cui non avrebbe avuto diritto se il fatto fosse provato.
Adesso, però, sembra che non si tratti più di una semplice indiscrezione. Il Corriere della Sera, infatti, ha provveduto a pubblicare il documento e da più parti la conclusione è stata la stessa: ora per i bianconeri si mette realmente molto male.
Juventus: cosa sta accadendo
È stato lo stesso quotidiano milanese, sul suo sito web, a spiegare cos’è accaduto: “La guardia di finanza l’ha trovata nello studio dell’avvocato Federico Restano (a Torino) il 23 marzo 2022, nel corso della seconda perquisizione disposta dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello”.
Il documento reca la firma dell’ormai ex direttore sportivo Fabio Paratici, ora direttore generale del Tottenham e il suo rinvenimento svelerebbe come la rinuncia agli stipendi da parte dei giocatori in occasione dello stop all calcio imposto dal Covid non sarebbe altro che una manovra societaria tesa a buttare la polvere sotto il tappeto.
Il punto centrale è quello che rivela come Cristiano Ronaldo sia ancora creditore di 19,6 milioni di euro, che gli dovevano essere corrisposti in caso di permanenza a Torino.
Se l’ipotesi non si è poi verificata, in un altro allegato della scrittura viene ipotizzato un incentivo all’esodo nel caso di un trasferimento ad altra società. Il tutto sempre sotto traccia, tanto che il documento non riporta neanche la firma del diretto interessato. Il motivo di questa mancanza è però del tutto evidente: trattandosi di scritture private, ove CR7 lo avesse fatto sarebbe andato incontro ad una squalifica. Lo spiega Open ricordando come secondo gli inquirenti il compito potrebbe essere stato affidato ad un fiduciario.
La carta segreta di Ronaldo che non doveva esistere
La pubblicazione da parte del Corriere della Sera sembra confermare la gravità della posizione del sodalizio sabaudo. Per capire meglio basterà ricordare come nelle cronache di questi mesi, relative all’inchiesta, il documento tra Ronaldo e Juventus sia stato indicato spesso come “la carta che non doveva esistere”.
La sua esistenza è praticamente stata dedotta dalle intercettazioni condotte dalle forze dell’ordine, a carico di Federico Cherubini, il successore di Paratici, e il capo dell’ufficio legale Cesare Gabasio. Nel corso delle stesse, infatti, riferendosi appunto al documento, i due affermavano che “…se viene fuori ci saltano alla gola”.
Una previsione sin troppo facile, che purtroppo per la Vecchia Signora si sta traducendo in un vero e proprio assalto nel corso di queste ore. La posizione del club, del resto, aveva iniziato a traballare sempre di più già verso la fine dell’anno, quando la Gazzetta dello Sport aveva provveduto a pubblicare un retroscena teso a spiegare il modus operandi il quale aveva permesso alla Procura di Torino di scoprire l’esistenza di una serie di documenti, tra cui appunto la carta di Ronaldo. In pratica, per farlo si era proceduto ad una puntuale analisi della cosiddetta “manovra stipendi”, che in concorso con le plusvalenze fittizie avrebbe permesso di truccare i bilanci della Juventus.
Nella stessa perquisizione a carico dell’avvocato Restano, infatti, oltre a questo documento erano state rinvenute ben 16 scritture private, firmate da tutti i giocatori bianconeri con l’unica eccezione di Giorgio Chiellini. In pratica le lettere garantivano il pagamento degli stipendi nonostante la rinuncia formale ad essi da parte degli interessati. Naturalmente, le scritture private non sono state depositate presso Lega o FIGC.
Follow Me