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Diventare Manager in Italia: Competenze, Corsi e Strategie per il Successo.

Diventare manager in Italia è un obiettivo ambito da molti professionisti che desiderano avanzare nella propria carriera.

Questo articolo esplorerà i percorsi, le competenze necessarie, i corsi di formazione e i master disponibili, fornendo consigli pratici per chi aspira a ricoprire ruoli dirigenziali.

Il Ruolo del Manager.

Il manager è una figura cruciale all’interno di un’organizzazione, responsabile della pianificazione, organizzazione, direzione e controllo delle risorse aziendali. Le sue mansioni possono variare a seconda del settore e della dimensione dell’azienda, ma in generale includono:

  • Pianificazione strategica: Definire obiettivi a lungo termine e strategie per raggiungerli.
  • Gestione delle risorse umane: Reclutare, formare e motivare il personale.
  • Controllo delle performance: Monitorare i risultati e apportare modifiche alle strategie quando necessario.
  • Comunicazione: Interfacciarsi con altri reparti, clienti e stakeholder.

Competenze Necessarie per Diventare Manager.

Per diventare un manager efficace, è fondamentale sviluppare una serie di competenze chiave:

  1. Leadership: Capacità di guidare e ispirare il team.
  2. Comunicazione: Abilità nel trasmettere informazioni in modo chiaro e persuasivo.
  3. Problem Solving: Capacità di analizzare situazioni complesse e trovare soluzioni efficaci.
  4. Gestione del Tempo: Saper pianificare e organizzare le attività in modo efficiente.
  5. Competenze Finanziarie: Comprendere i principi di gestione finanziaria per prendere decisioni informate.

Percorsi Formativi per Diventare Manager in Italia.

Laurea Triennale e Magistrale.

La maggior parte dei manager in Italia possiede una laurea in discipline economiche, aziendali, ingegneristiche o giuridiche. I corsi di laurea più comuni includono:

  • Economia e Commercio;
  • Gestione Aziendale;
  • Ingegneria Gestionale;
  • Scienze Politiche.

Dopo la laurea triennale, è consigliabile proseguire con una laurea magistrale, che offre una specializzazione più approfondita.

Master e Corsi di Formazione.

Per chi desidera accelerare la propria carriera manageriale, i master rappresentano un’opzione valida. Ecco alcuni dei master più rinomati in Italia:

  • Master in Business Administration (MBA): Programmi offerti da istituzioni come la SDA Bocconi o la LUISS Business School, che preparano i partecipanti a ruoli dirigenziali attraverso un curriculum pratico e teorico.
  • Master in Management: Focalizzato sulle competenze manageriali specifiche, spesso offerto da università come l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
  • Corsi di Formazione Professionale: Esistono numerosi corsi brevi e workshop su temi specifici come la gestione delle risorse umane, il marketing strategico e la leadership.
Percorsi Formativi per Diventare Manager in Italia
Credits: iberdrola.com

Esperienza Lavorativa.

Oltre alla formazione accademica, l’esperienza pratica è cruciale per diventare manager. È consigliabile iniziare in ruoli entry-level e cercare opportunità di crescita all’interno dell’azienda. La partecipazione a progetti speciali, la gestione di team temporanei e il networking possono aiutare a costruire una reputazione professionale.

Networking e Sviluppo Professionale.

Il networking è un aspetto fondamentale per chi aspira a diventare manager. Partecipare a eventi di settore, conferenze e seminari può aprire porte e creare opportunità di collaborazione. Inoltre, l’adesione a associazioni professionali come Manageritalia offre accesso a risorse, eventi e opportunità di formazione continua.

Esempi di Successo.

Numerosi manager italiani hanno raggiunto posizioni di rilievo in aziende di fama mondiale. Un esempio è Marco Alverà, CEO di Snam, che ha iniziato la sua carriera in Goldman Sachs e ha poi ricoperto ruoli di leadership in diverse aziende, dimostrando l’importanza di un percorso formativo solido e di esperienze lavorative significative.

Quali competenze sono essenziali per un diventare un manager di valore in Italia?

Per diventare un manager efficace in Italia, è fondamentale possedere una serie di competenze chiave che abbracciano diverse aree. Queste competenze non solo aiutano a gestire le risorse e le persone, ma sono anche essenziali per affrontare le sfide quotidiane del mondo del lavoro. Di seguito, esploreremo le competenze più importanti per un manager italiano, suddividendole in categorie e fornendo esempi pratici.

Competenze Tecniche.

Le competenze tecniche sono le abilità specifiche legate al settore in cui il manager opera. Queste possono includere:

  • Conoscenze di settore: Comprendere le dinamiche e le tendenze del mercato in cui si opera è cruciale. Ad esempio, un manager nel settore tecnologico dovrebbe avere familiarità con le ultime innovazioni e tecnologie emergenti.
  • Competenze informatiche: In un’epoca in cui la digitalizzazione è predominante, saper utilizzare software di gestione, analisi dei dati e comunicazione è fondamentale.
  • Gestione finanziaria: Essere in grado di leggere e interpretare bilanci, gestire budget e analizzare costi e ricavi è essenziale per prendere decisioni informate.

Competenze Relazionali.

Le competenze relazionali sono cruciali per costruire e mantenere un buon clima di lavoro. Queste includono:

  • Comunicazione efficace: Un buon manager deve saper comunicare chiaramente le proprie idee e istruzioni, oltre a saper ascoltare attivamente i membri del team. La capacità di adattare il proprio stile comunicativo in base all’interlocutore è altrettanto importante.
  • Empatia: Comprendere le emozioni e le esigenze dei dipendenti aiuta a creare un ambiente di lavoro positivo. .
  • Leadership: Essere un leader significa ispirare e guidare il proprio team verso obiettivi comuni. Un manager deve saper motivare e influenzare positivamente i propri collaboratori, creando un senso di appartenenza e responsabilità.

Competenze Concettuali.

Le competenze concettuali riguardano la capacità di vedere il quadro generale e di pianificare strategie efficaci. Esse includono:

  • Problem-solving: La capacità di analizzare situazioni complesse e trovare soluzioni efficaci è fondamentale. Un manager deve essere in grado di affrontare le sfide in modo creativo e tempestivo[1][3].
  • Pensiero critico e strategico: Essere in grado di valutare informazioni e prendere decisioni strategiche è essenziale per il successo a lungo termine dell’azienda. Ciò implica anche la capacità di anticipare problemi futuri e pianificare di conseguenza[2][4].
  • Gestione del cambiamento: In un contesto aziendale in continua evoluzione, la capacità di gestire e guidare il cambiamento è cruciale. Un buon manager deve saper adattarsi e aiutare il team a farlo, mantenendo alta la motivazione e la produttività[6].

Competenze di Gestione

Le competenze di gestione si riferiscono alla capacità di organizzare e coordinare le risorse in modo efficace. Queste includono:

  • Pianificazione e organizzazione: Un manager deve essere in grado di stabilire obiettivi chiari e pianificare le attività necessarie per raggiungerli. Ciò implica anche la capacità di allocare risorse in modo efficiente e rispettare le scadenze[3][4].
  • Time management: Saper gestire il proprio tempo e quello del team è fondamentale per massimizzare la produttività. Un buon manager deve saper prioritizzare le attività e delegare compiti in modo efficace[1][2].
  • Teamworking: La capacità di lavorare in team e di promuovere la collaborazione tra i membri è essenziale. Un manager deve saper costruire team eterogenei e valorizzare le diverse competenze dei collaboratori[4][6].

Sviluppo delle Competenze Manageriali.

Per sviluppare queste competenze, i manager possono considerare diverse strategie:

  • Formazione continua: Partecipare a corsi di formazione specifici o master in management può aiutare a migliorare le competenze tecniche e relazionali. I programmi MBA, ad esempio, sono molto apprezzati per la loro capacità di fornire una formazione completa e pratica[1][3].
  • Mentorship e coaching: Affidarsi a un mentor o a un coach esperto può fornire preziose intuizioni e feedback su come migliorare le proprie competenze manageriali[2][5].
  • Networking: Costruire una rete di contatti professionali può aprire opportunità di apprendimento e collaborazione. Partecipare a eventi di settore e conferenze è un ottimo modo per entrare in contatto con altri professionisti e condividere esperienze[6].

E poi c’è il cosiddetto pensiero laterale del buon manager: ecco qualche consiglio…

Migliorare il pensiero laterale come manager è fondamentale per affrontare le sfide aziendali con creatività e innovazione. Il pensiero laterale, coniato dallo psicologo Edward De Bono, si riferisce a un approccio alla risoluzione dei problemi che si discosta dalle tradizionali modalità logiche e sequenziali, incoraggiando invece l’esplorazione di soluzioni alternative e innovative. Ecco alcuni modi per sviluppare questa competenza.

pensiero laterale del buon manager: ecco qualche consiglio
Credits: ©DamianoPoli

1. Coltivare la Curiosità

La curiosità è il motore del pensiero laterale. Un manager curioso è più propenso a esplorare nuove idee e a considerare prospettive diverse. Per stimolare la curiosità:

  • Fai domande: Invece di accettare le cose come sono, chiedi “perché” e “come”. Questo ti porterà a esplorare cause e soluzioni non evidenti.
  • Esplora nuovi ambiti: Leggi libri, partecipa a seminari o corsi in settori diversi dal tuo. Questo ti aiuterà a vedere collegamenti inaspettati tra idee e pratiche.

2. Praticare il Brainstorming.

Il brainstorming è una tecnica efficace per generare idee senza giudizio. Durante queste sessioni:

  • Non censurare le idee: Anche le idee più stravaganti possono portare a soluzioni innovative. Annota tutto senza critiche iniziali.
  • Usa tecniche di brainstorming: Prova metodi come il “brainwriting”, dove i partecipanti scrivono le loro idee su carta, o il “brainstorming inverso”, dove si pensa a come creare il problema invece di risolverlo.

3. Applicare le Tecniche dei Sei Cappelli.

La tecnica dei Sei Cappelli di De Bono è un metodo strutturato per esplorare diversi punti di vista su un problema. Ogni “cappello” rappresenta un modo di pensare diverso:

  • Cappello bianco: Fatti domande sui dati e le informazioni disponibili.
  • Cappello rosso: Esprimi emozioni e intuizioni.
  • Cappello nero: Considera i rischi e le difficoltà.
  • Cappello giallo: Concentrati sui benefici e sulle opportunità.
  • Cappello verde: Genera idee creative e nuove soluzioni.
  • Cappello blu: Gestisci il processo e organizza le discussioni.

Questa tecnica aiuta a vedere un problema da diverse angolazioni e a stimolare il pensiero laterale.

4. Creare un Ambiente di Lavoro Stimolante.

Un ambiente di lavoro che incoraggia la creatività è essenziale per il pensiero laterale. Per creare questo ambiente:

  • Promuovi la diversità: Un team eterogeneo porta a una gamma più ampia di idee e prospettive.
  • Incoraggia il rischio calcolato: Fai sapere ai membri del team che è accettabile sperimentare e che gli errori possono essere opportunità di apprendimento.
  • Dedica tempo alla creatività: Riserva momenti specifici per attività creative, come workshop o sessioni di brainstorming informali.

5. Allenare la Mente con Giochi ed Enigmi.

Esercizi di pensiero laterale, come enigmi e giochi di logica, possono aiutare a sviluppare la creatività. Alcuni esempi includono:

  • Enigmi di pensiero laterale: Sfida te stesso e il tuo team con indovinelli che richiedono un approccio creativo per trovare la soluzione.
  • Giochi di parole: Attività come il “gioco delle associazioni” possono stimolare connessioni inaspettate tra idee.

6. Sperimentare Tecniche di Visualizzazione.

La visualizzazione è un potente strumento per il pensiero laterale. Utilizza tecniche come:

  • Mappe mentali: Crea mappe visive delle idee e dei concetti per esplorare le connessioni tra di essi.
  • Storyboarding: Rappresenta visivamente le idee in sequenza per vedere come si collegano e dove potrebbero portare.

Diventare manager in Italia richiede un mix di formazione adeguata, esperienze pratiche e competenze interpersonali.

Investire nel proprio sviluppo professionale attraverso studi e networking è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Con la giusta preparazione e determinazione, è possibile intraprendere una carriera di successo nel management.

Fonti di Redazione:

  • https://www.alteredu.it/competenze-manageriali-piu-richieste/
  • https://www.jobiri.com/pensiero-laterale-cose-e-come-sfruttarlo-nel-lavoro/
  • https://www.unobravo.com/post/come-allenare-il-pensiero-laterale

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