Diventare manager in Italia è un obiettivo ambito da molti professionisti che desiderano avanzare nella propria carriera. Questo articolo esplorerà i percorsi, le competenze necessarie, i corsi di formazione e i master disponibili, fornendo consigli pratici per chi aspira a ricoprire ruoli dirigenziali.
Il Ruolo del Manager. Il manager è una figura cruciale all’interno di un’organizzazione, responsabile della pianificazione, organizzazione, direzione e controllo delle risorse aziendali. Le sue mansioni possono variare a seconda del settore e della dimensione dell’azienda, ma in generale includono:
Pianificazione strategica : Definire obiettivi a lungo termine e strategie per raggiungerli. Gestione delle risorse umane : Reclutare, formare e motivare il personale. Controllo delle performance : Monitorare i risultati e apportare modifiche alle strategie quando necessario. Comunicazione : Interfacciarsi con altri reparti, clienti e stakeholder. Competenze Necessarie per Diventare Manager. Per diventare un manager efficace, è fondamentale sviluppare una serie di competenze chiave:
Leadership : Capacità di guidare e ispirare il team. Comunicazione : Abilità nel trasmettere informazioni in modo chiaro e persuasivo. Problem Solving : Capacità di analizzare situazioni complesse e trovare soluzioni efficaci. Gestione del Tempo : Saper pianificare e organizzare le attività in modo efficiente. Competenze Finanziarie : Comprendere i principi di gestione finanziaria per prendere decisioni informate. Percorsi Formativi per Diventare Manager in Italia. Laurea Triennale e Magistrale. La maggior parte dei manager in Italia possiede una laurea in discipline economiche, aziendali, ingegneristiche o giuridiche. I corsi di laurea più comuni includono:
Economia e Commercio ; Gestione Aziendale ; Ingegneria Gestionale ; Scienze Politiche . Dopo la laurea triennale, è consigliabile proseguire con una laurea magistrale, che offre una specializzazione più approfondita.
Master e Corsi di Formazione. Per chi desidera accelerare la propria carriera manageriale, i master rappresentano un’opzione valida. Ecco alcuni dei master più rinomati in Italia:
Master in Business Administration (MBA) : Programmi offerti da istituzioni come la SDA Bocconi o la LUISS Business School, che preparano i partecipanti a ruoli dirigenziali attraverso un curriculum pratico e teorico. Master in Management : Focalizzato sulle competenze manageriali specifiche, spesso offerto da università come l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Corsi di Formazione Professionale : Esistono numerosi corsi brevi e workshop su temi specifici come la gestione delle risorse umane, il marketing strategico e la leadership. Credits: iberdrola.com Esperienza Lavorativa. Oltre alla formazione accademica, l’esperienza pratica è cruciale per diventare manager . È consigliabile iniziare in ruoli entry-level e cercare opportunità di crescita all’interno dell’azienda. La partecipazione a progetti speciali, la gestione di team temporanei e il networking possono aiutare a costruire una reputazione professionale.
Networking e Sviluppo Professionale. Il networking è un aspetto fondamentale per chi aspira a diventare manager. Partecipare a eventi di settore, conferenze e seminari può aprire porte e creare opportunità di collaborazione. Inoltre, l’adesione a associazioni professionali come Manageritalia offre accesso a risorse, eventi e opportunità di formazione continua.
Esempi di Successo. Numerosi manager italiani hanno raggiunto posizioni di rilievo in aziende di fama mondiale. Un esempio è Marco Alverà , CEO di Snam, che ha iniziato la sua carriera in Goldman Sachs e ha poi ricoperto ruoli di leadership in diverse aziende, dimostrando l’importanza di un percorso formativo solido e di esperienze lavorative significative.
Quali competenze sono essenziali per un diventare un manager di valore in Italia? Per diventare un manager efficace in Italia, è fondamentale possedere una serie di competenze chiave che abbracciano diverse aree. Queste competenze non solo aiutano a gestire le risorse e le persone, ma sono anche essenziali per affrontare le sfide quotidiane del mondo del lavoro. Di seguito, esploreremo le competenze più importanti per un manager italiano, suddividendole in categorie e fornendo esempi pratici.
Competenze Tecniche. Le competenze tecniche sono le abilità specifiche legate al settore in cui il manager opera. Queste possono includere:
Conoscenze di settore : Comprendere le dinamiche e le tendenze del mercato in cui si opera è cruciale. Ad esempio, un manager nel settore tecnologico dovrebbe avere familiarità con le ultime innovazioni e tecnologie emergenti. Competenze informatiche : In un’epoca in cui la digitalizzazione è predominante, saper utilizzare software di gestione, analisi dei dati e comunicazione è fondamentale. Gestione finanziaria : Essere in grado di leggere e interpretare bilanci, gestire budget e analizzare costi e ricavi è essenziale per prendere decisioni informate. Competenze Relazionali. Le competenze relazionali sono cruciali per costruire e mantenere un buon clima di lavoro. Queste includono:
Comunicazione efficace : Un buon manager deve saper comunicare chiaramente le proprie idee e istruzioni, oltre a saper ascoltare attivamente i membri del team. La capacità di adattare il proprio stile comunicativo in base all’interlocutore è altrettanto importante. Empatia : Comprendere le emozioni e le esigenze dei dipendenti aiuta a creare un ambiente di lavoro positivo. Un manager empatico è in grado di motivare il team e affrontare le problematiche con sensibilità. Leadership : Essere un leader significa ispirare e guidare il proprio team verso obiettivi comuni. Un manager deve saper motivare e influenzare positivamente i propri collaboratori, creando un senso di appartenenza e responsabilità. Competenze Concettuali. Le competenze concettuali riguardano la capacità di vedere il quadro generale e di pianificare strategie efficaci. Esse includono:
Problem-solving : La capacità di analizzare situazioni complesse e trovare soluzioni efficaci è fondamentale. Un manager deve essere in grado di affrontare le sfide in modo creativo e tempestivo[1][3]. Pensiero critico e strategico : Essere in grado di valutare informazioni e prendere decisioni strategiche è essenziale per il successo a lungo termine dell’azienda. Ciò implica anche la capacità di anticipare problemi futuri e pianificare di conseguenza[2][4]. Gestione del cambiamento : In un contesto aziendale in continua evoluzione, la capacità di gestire e guidare il cambiamento è cruciale. Un buon manager deve saper adattarsi e aiutare il team a farlo, mantenendo alta la motivazione e la produttività[6]. Competenze di Gestione Le competenze di gestione si riferiscono alla capacità di organizzare e coordinare le risorse in modo efficace. Queste includono:
Pianificazione e organizzazione : Un manager deve essere in grado di stabilire obiettivi chiari e pianificare le attività necessarie per raggiungerli. Ciò implica anche la capacità di allocare risorse in modo efficiente e rispettare le scadenze[3][4]. Time management : Saper gestire il proprio tempo e quello del team è fondamentale per massimizzare la produttività. Un buon manager deve saper prioritizzare le attività e delegare compiti in modo efficace[1][2]. Teamworking : La capacità di lavorare in team e di promuovere la collaborazione tra i membri è essenziale. Un manager deve saper costruire team eterogenei e valorizzare le diverse competenze dei collaboratori[4][6]. Sviluppo delle Competenze Manageriali. Per sviluppare queste competenze, i manager possono considerare diverse strategie:
Formazione continua : Partecipare a corsi di formazione specifici o master in management può aiutare a migliorare le competenze tecniche e relazionali. I programmi MBA, ad esempio, sono molto apprezzati per la loro capacità di fornire una formazione completa e pratica[1][3]. Mentorship e coaching : Affidarsi a un mentor o a un coach esperto può fornire preziose intuizioni e feedback su come migliorare le proprie competenze manageriali[2][5]. Networking : Costruire una rete di contatti professionali può aprire opportunità di apprendimento e collaborazione. Partecipare a eventi di settore e conferenze è un ottimo modo per entrare in contatto con altri professionisti e condividere esperienze[6]. E poi c’è il cosiddetto pensiero laterale del buon manager: ecco qualche consiglio… Migliorare il pensiero laterale come manager è fondamentale per affrontare le sfide aziendali con creatività e innovazione. Il pensiero laterale, coniato dallo psicologo Edward De Bono, si riferisce a un approccio alla risoluzione dei problemi che si discosta dalle tradizionali modalità logiche e sequenziali, incoraggiando invece l’esplorazione di soluzioni alternative e innovative. Ecco alcuni modi per sviluppare questa competenza.
Credits: ©DamianoPoli 1. Coltivare la Curiosità La curiosità è il motore del pensiero laterale. Un manager curioso è più propenso a esplorare nuove idee e a considerare prospettive diverse. Per stimolare la curiosità:
Fai domande : Invece di accettare le cose come sono, chiedi “perché” e “come”. Questo ti porterà a esplorare cause e soluzioni non evidenti. Esplora nuovi ambiti : Leggi libri, partecipa a seminari o corsi in settori diversi dal tuo. Questo ti aiuterà a vedere collegamenti inaspettati tra idee e pratiche. 2. Praticare il Brainstorming. Il brainstorming è una tecnica efficace per generare idee senza giudizio. Durante queste sessioni:
Non censurare le idee : Anche le idee più stravaganti possono portare a soluzioni innovative. Annota tutto senza critiche iniziali. Usa tecniche di brainstorming : Prova metodi come il “brainwriting”, dove i partecipanti scrivono le loro idee su carta, o il “brainstorming inverso”, dove si pensa a come creare il problema invece di risolverlo. 3. Applicare le Tecniche dei Sei Cappelli. La tecnica dei Sei Cappelli di De Bono è un metodo strutturato per esplorare diversi punti di vista su un problema. Ogni “cappello” rappresenta un modo di pensare diverso:
Cappello bianco : Fatti domande sui dati e le informazioni disponibili. Cappello rosso : Esprimi emozioni e intuizioni. Cappello nero : Considera i rischi e le difficoltà. Cappello giallo : Concentrati sui benefici e sulle opportunità. Cappello verde : Genera idee creative e nuove soluzioni. Cappello blu : Gestisci il processo e organizza le discussioni. Questa tecnica aiuta a vedere un problema da diverse angolazioni e a stimolare il pensiero laterale.
4. Creare un Ambiente di Lavoro Stimolante. Un ambiente di lavoro che incoraggia la creatività è essenziale per il pensiero laterale. Per creare questo ambiente:
Promuovi la diversità : Un team eterogeneo porta a una gamma più ampia di idee e prospettive. Incoraggia il rischio calcolato : Fai sapere ai membri del team che è accettabile sperimentare e che gli errori possono essere opportunità di apprendimento. Dedica tempo alla creatività : Riserva momenti specifici per attività creative, come workshop o sessioni di brainstorming informali. 5. Allenare la Mente con Giochi ed Enigmi. Esercizi di pensiero laterale, come enigmi e giochi di logica, possono aiutare a sviluppare la creatività. Alcuni esempi includono:
Enigmi di pensiero laterale : Sfida te stesso e il tuo team con indovinelli che richiedono un approccio creativo per trovare la soluzione. Giochi di parole : Attività come il “gioco delle associazioni” possono stimolare connessioni inaspettate tra idee. 6. Sperimentare Tecniche di Visualizzazione. La visualizzazione è un potente strumento per il pensiero laterale. Utilizza tecniche come:
Mappe mentali : Crea mappe visive delle idee e dei concetti per esplorare le connessioni tra di essi. Storyboarding : Rappresenta visivamente le idee in sequenza per vedere come si collegano e dove potrebbero portare. Diventare manager in Italia richiede un mix di formazione adeguata, esperienze pratiche e competenze interpersonali. Investire nel proprio sviluppo professionale attraverso studi e networking è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Con la giusta preparazione e determinazione, è possibile intraprendere una carriera di successo nel management.
Fonti di Redazione: https://www.alteredu.it/competenze-manageriali-piu-richieste/ https://www.jobiri.com/pensiero-laterale-cose-e-come-sfruttarlo-nel-lavoro/ https://www.unobravo.com/post/come-allenare-il-pensiero-laterale