Pugile, ma anche attore, Nino Benvenuti ha dimostrato di essere una personalità ecclettica in grado di conquistare gli italiani. Cordoglio e commozione nel mondo dello sport.
Nino Benvenuti, campione mondiale e olimpico del pugilato, si è spento all’età di 87 anni. Colpo deciso e sorriso smagliante sono stati i tratti distintivi di un uomo che ha fatto sognare intere generazioni. Simbolo di un’Italia che voleva riemergere dalle macerie e tornare a sognare.
L’esordio alla pugilistica di Nino Benvenuti
Difficile racchiudere in poche righe ciò che è stato Nino Benvenuti. Non solo un campione, ma prima di tutto un uomo, che ha portato sul ring il suo desiderio di rivalsa sociale. Attraverso i suoi pugni ha reso l’Italia un Paese migliore, e forse anche un po’ più unito.
Figlio di esuli istriani, Benvenuti cresce in una Trieste ancora troppo divisa fra Italia Jugoslavia. Giovanni, per tutti Nino, nasce a Isola d’Istria il 26 aprile 1938. Pochi anni dopo, agli inizi degli anni 50, sente nascere la passione per il pugilato. Un amore trasmesso da suo padre, che lo spinge a creare una piccola palestra presso la loro abitazione. In quelle mura il giovane Nino inizia a tirare i primi pugni, sognando di diventare un nome noto nella pugilistica italiana. L’ascesa di Benvenuti comincia a livello locale con la vittoria in competizioni regionali.
Gli anni d’oro di Benvenuti
La carriera pugilistica di Benvenuti ha inizio nella seconda metà degli anni 50 con la partecipazione a tornei locali. La consacrazione arriva nel 1960, anno in cui viene incoronato campione olimpico dei pesi welter. Una gloria crescente che lo accompagna anche nel corso degli anni successivi. Nel 1965 e il 1967 è campione europeo dei pesi medi, e fra il 1967 e il 1970 campione mondiale nella medesima categoria..
Il 1968 arriva per il campione istriano l’importante premio di Fighter of the year. Benvenuti è l’unico pugile italiano ad aver ottenuto tale riconoscimento.
La carriera da attore
Benvenuti ha preso parte anche a tre pellicole cinematografiche. Nel 1969 debutta “Vivi o preferibilmente morti”, uno spaghetti-western di Duccio Tessari. La seconda apparizione sul grande schermo è nel poliziesco di Stelvio Massi, “Mark spara per primo”. Nel 2008 torna dopo anni al cinema, apparendo nel film “Carnera-The Walking Moutain” di Renzo Martinelli.
Commozione nel mondo del mondo dello sport
Una scomparsa che ha generato tristezza e commozione in tanti nomi del mondo dello sport. “Per me questo è un giorno molto triste, volevo molto bene a Nino Benvenuti, lui era la mia luce, la mia fonte d’ispirazione” ha affermato Patrizio Oliva, ricordando il maestro Benvenuti.
“Sei entrato nell’Olimpo e hai dominato sul ring diventando un’icona senza tempo. Hai conquistato il Mondo, vincendo i Giochi di Roma ’60 e poi i titoli iridati, regalando al pugilato e a tutto lo sport italiano un esempio sinonimo di orgoglio”, con questo post sui suo profilo social, Giovanni Malagò, Presidente del Coni saluta la leggenda del pugilato italiano.