Lorenzo Musetti è uno degli atleti italiani più apprezzati dal pubblico. In un periodo storico dove il tennis è sulla bocca di tutti, c’è spazio anche per il giovane toscano.
Ultimamente, soprattutto in Italia, quando si parla di tennis si parla principalmente di Jannik Sinner. Dopo la sua recente scalata al trono che lo ha incoronato come attuale numero uno al mondo, il pubblico ha consolidato ancora di più la sua opinione.
Tuttavia, soprattutto di recente, sembrerebbe esserci spazio anche per Lorenzo Musetti. Il giovane tennista originario di Carrara ha conquistato una buona fetta di seguaci grazie alle sue prestazioni, le quali lo hanno portato ad uscire a testa alta anche contro mostri sacri della disciplina come Novak Djokovic.
Origini e data di nascita di Lorenzo Musetti.
Nato nel 2002 a Carrara, Lorenzo Musetti è un tennista italiano di grande prospettiva. Ha mosso i suoi primi passi nel tennis all’età di cinque anni. Ad averlo indirizzato in questa meravigliosa disciplina sono stati i suoi genitori.

Durante una delle sue prime esperienze con la racchetta alla mano, il giovane Lorenzo ha conosciuto quello che ancora oggi è il suo attuale allenatore: Simone Tartarini. Il suo destro naturale e il suo rovescio ad una mano sola hanno colpito tanti addetti ai lavori.
Tuttavia, uno in particolare è rimasto totalmente stregato dal suo talento: niente poco di meno che Filippo Volandri. Match dopo match la sua carriera è totalmente decollata, permettendogli così di trasferirsi nel 2020 a Montecarlo in compagnia della sua famiglia, attualmente composta dalla sua fidanzata e dal loro figlio.
La sua compagna di vita si chiama Veronica Confalonieri, la quale lavora in qualità di grafica per Sky. Ha dunque a che fare col mondo dello sport quotidianamente, sia nel privato che a livello professionale. Il loro figlio in comune, Ludovico, è nato in data 15 marzo 2024.
La carriera di Musetti: dall’esordio alla top 15.
Il suo esordio nel professionismo è avvenuto all’età di circa 15 anni, venendo sconfitto nella doppia sfida contro l’ormai ex tennista svedese Christian Lindell, ai tempi n. 370 in classifica ATP. I primi contatti con il mondo dei professionisti inizialmente non sono stati piacevoli, ma le soddisfazioni non hanno tardato ad arrivare.
Quasi un anno dopo, a 16 anni compiuti, il giovanissimo Musetti ha vinto il suo primo incontro da tennista di professione sconfiggendo lo statunitense Felix Corwin. Il resto dei suoi match sono stati un continuo susseguirsi di vittorie, tra cui il trionfo assoluto al torneo degli Australian Open Juniores.
La stagione di quell’annata per lui ebbe modo di chiudersi in posizione numero 360. Un ottimo risultato, considerando la griglia di partenza non propriamente favorevole. Ai giorni nostri, più precisamente durante lo scorso 2023, nonostante la sconfitta incassata contro Rune il tennista nostrano è entrato nella top 15.
Una scalata che ha richiesto anni di duro lavoro, ma che col senno di poi sono stati ripagati proprio dai risultati raggiunti. A fermare la sua ascesa ci sono stati spesso mostri sacri del calibro di Carlos Alcaraz, il quale ai tempi ebbe modo di impedirgli il passaggio ai quarti di finale del prestigioso Roland Garros.
Caratteristiche e stile di gioco di Musetti.
In un’intervista rilasciata in tempi recenti dal suo allenatore, Musetti è stato definito come un tennista dal gioco old style. Nonostante questo gli costi parecchia fatica quando bisogna giocare in diagonale, il suo micidiale rovescio longilineo – il suo colpo migliore – gli permette di sopperire a numerose mancanze.
Per quanto abbia dei punti di forza e dei punti di debolezza, il giovane professionista in linea di massima è uno sportivo dal repertorio vasto e completo. A risultare determinanti nel corso dei suoi match non sono tanto le sue qualità tecniche, ma piuttosto quelle attitudinali.
Nonostante il classe 2002 abbia una vasta gamma di colpi a sua disposizione, ha una lucidità mentale tale da non andare quasi mai in confusione. Riuscendo così a fare sempre la scelta giusta, a prescindere dalla situazione.
Gli addetti ai lavori lo hanno spesso paragonato ad un altro grande volto del tennis contemporaneo: Nick Kyrgios. Ultimamente, soprattutto grazie al lavoro svolto di recente, il giovane atleta ha migliorato molto alcune delle sue lacune, per esempio il diritto sulle superfici più ostiche.
Record e curiosità sul tennista.
Tra i tanti record di cui Lorenzo Musetti è attualmente il detentore, la loro quasi totalità è data dalla sua giovane età. Risulta infatti il più giovane tennista ad aver vinto un Grande Slam negli juniores. Inoltre, è il più giovane tennista di sempre ad aver raggiunto i quarti di un torneo Masters 1000 e la semifinale di un torneo Atp 500.
Ha inoltre conquistato la Coppa Davis a soli 21 anni. Traguardo non meno importante, è il tennista più giovane di sempre ad aver conquistato una competizione sconfiggendo un avversario stabilmente in top 10. Si fa infatti riferimento al celebre torneo di Amburgo, dove Musetti ha battuto niente poco di meno che Carlos Alcaraz.
Ma si sa, la forma mentis di uno sportivo non sempre riguarda tutto ciò che accade nel terreno di gioco. Ci sono infatti numerose curiosità molto interessanti da conoscere. Riguardo la sua dieta, Musetti ha dimostrato in più occasioni di saper mantenere un approccio equilibrato.
Non privandosi tuttavia di peccati di gola quali pasta, bresaola e grana. Alimenti tipicamente italiani che, per forza di cose, all’estero sono molto difficili da rinvenire in ottima qualità. Non mancano ovviamente i cosiddetti sgarri, che a detta del diretto interessato sono ancora più piacevoli, se arrivano in seguito ad una vittoria.
Per quanto riguarda invece i suoi idoli sportivi, il giovane ha detto di avere delle simpatie neanche troppo velate per Roger Federer e Lebron James, essendo di fatto un grande appassionato di basket, e non solo di tennis. Sulla musica, di lui si sa che grazie all’influenza positiva del padre il suo gruppo preferito sono i Rolling Stones.
Non disdegna tuttavia i grandi classici precedenti alla sua data di nascita, in modo da dargli anche la giusta carica durante gli allenamenti con il suo allenatore.