Incontriamo per Moltouomo.it Duccio Cantini, ideatore e direttore artistico di Circo Nero Italia.
Circo Nero Italia è un collettivo di artisti che offrono originale e particolari esibizioni sui palchi e non solo. Guidati dal coordinatore Duccio Cantini, questi performer sono maestri nell’unire elementi diversi come la bellezza e la meraviglia per creare uno spettacolo coinvolgente che intrattiene il pubblico, ma che allo stesso tempo tocca anche il cuore e stimola la riflessione.
Grandissima è loro capacità di regalare emozioni al pubblico con la loro variegata creatività. Le loro performance hanno conquistato il mondo e il loro stile è indubbiamente inimitabile. Circo Nero Italia propone, tra l’altro, tanti format diversi: Circo Nero Classic, Circo Revolution, Woodoo, Los Hermanos, e tanti altri. Ogni format regala un’atmosfera completamente differente.
Duccio, ci diamo del tu, come nasce la tua passione per il Circo e in particolare come hai avuto l’ispirazione per creare questo fantastico gruppo.
La passione per il mondo del circo è arrivata da bambino, come capita a molti. Ricordo che andavo al circo con i miei nonni. Poi pian piano ho rielaborato quelle emozioni mescolandole con il mondo notturno che già frequentavo. È stata una naturale trasposizione. Con sogni, lampi di luce e idee.

L’anima del gruppo e la sua essenza. Cosa possiamo aspettarci da una vostra performance?
Sono sempre diverse. Cerchiamo sempre di seminare bellezza e curiosità, ovunque, non solo di notte, visto che spesso ci esibiamo in contesti molto diversi dalle discoteche, come feste di piazza, eventi privati o presentazioni.
Come scegliete gli artisti e da quali diverse formazioni artistiche provengono?
Gli artisti di Circo Nero Italia sono professionisti di quel mondo vario e variopinto che è lo spettacolo d’arte varie. Fanno parte del collettivo acrobati, artisti che arrivano dalla ginnastica artistica, stuntman. Ognuno non viene scelto solo perché è bravo. È fondamentale l’attitudine, l’atteggiamento e la voglia di coinvolgere il pubblico. Ognuna delle caratteristiche dei nostri artisti, anche il loro cuore, fa parte del “pacchetto” di mattoncini che è il Dna di Circo Nero Italia.

Puoi dirci gli artisti e i performer che negli anni ti hanno lasciato il segno?
Tanti l’hanno fatto. Alcuni sono poi andati a lavorare per realtà internazionali come Le Cirque du Soleil. Il mio lavoro è appunto quello di mettere insieme artisti tutti eccellenti, nella performance e/o nella capacità di coinvolgere il pubblico.
Lo spettacolo più coinvolgente che hai mai realizzato? E quello più disastroso…o curioso?
Mi viene in mente una notte a Mosca. Un petit (nel gergo del circo, i nani vengono chiamati così) faceva il suo show sul bancone di un locale e un gruppo di clienti si stava divertendo molto… Volevano che saltasse proprio addosso a loro, lo ripetevano di continuo finché l’artista alla fine lo fece. Solo che un petit, per piccolo che sia, ha il suo peso, per cui l’atterraggio non fu per loro indolore. Sembra facile tutto ciò che succede in scena, ma facile non è. Mai.
Cosa vedi nel tuo futuro e nel futuro del Circo Nero Italia?
Da parte nostra c’è sempre una necessità artistica ed espressiva, di miscelare tanti tipi di performance per arrivare ad emozionare e coinvolgere il pubblico. Non ci basta ‘funzionare’. Vogliamo di più.

Tour e prossimi appuntamenti?
Tutte le date dei nostri show le trovate sulla nostra pagina Instagram, https://www.instagram.com/circoneroitalia
Hai mai pensato di raccogliere in un libro il mantra e la storia del tuo gruppo di artisti?
Assolutamente no. Sono una persona gelosa, in certe cose. Tengo per me anche alcune delle foto che scatto ai miei performer. Mi godo tutto io, in certe sere. Mi piace così e mi sembra che sia più logico. Ci sono stati e ci saranno tanti momenti che abbiamo vissuto e vivremo sotto il grande tendone di Circo Nero Italia. Ma non tutto deve essere raccontato.
Si ringrazia l’ufficio stampa, in particolare Lorenzo Tiezzi, per il contatto e il materiale.

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