Perché monitorare il traffico dalle piattaforme AI è cruciale e forse stai perdendo delle informazioni!
L’intelligenza artificiale non è più un’ipotesi futuristica, ma una realtà concreta che influisce direttamente sul comportamento degli utenti e sul traffico web. Con l’ascesa di strumenti come ChatGPT, Bing Chat e Google Gemini (e l’introduzione dell’AI Overview nei risultati di Google), le aziende si trovano a dover analizzare una nuova fonte di visite: il traffico proveniente da piattaforme AI. Monitorare questa tipologia di traffico non è solo una curiosità tecnologica, ma una necessità per capire meglio la qualità delle visite, l’intento dell’utente e le potenziali opportunità commerciali.
Articolo in collaborazione con la nostra Media Agency Gruppo Mondo Media
L’impatto delle piattaforme AI sul traffico web
Molti utenti, anziché digitare una query su Google, iniziano a porre domande a strumenti come ChatGPT o Copilot. Questi strumenti, in risposta, suggeriscono link — spesso cliccati — che portano direttamente al tuo sito. Questo cambia radicalmente la modalità con cui viene generato il traffico. Non è più solo una questione di SEO tradizionale, ma di “AI Optimization”.
L’AI può portare:
- Visite con intento informativo molto mirato.
- Utenti altamente qualificati, spesso già vicini alla conversione.
- Crescita esponenziale del traffico con l’adozione di assistenti AI.
Pericoli e opportunità del traffico proveniente dall’IA
Se da un lato il traffico AI può rappresentare una nuova fonte di lead, dall’altro comporta dei rischi:
- Rilevamento difficile: spesso questi accessi non hanno referrer visibili.
- Dati incompleti: possono apparire come traffico diretto o misto.
- Engagement incerto: alcuni utenti atterrano sul sito e rimbalzano rapidamente.
Tuttavia, se monitorato correttamente, il traffico AI rappresenta un vantaggio competitivo. Le aziende che lo capiscono per prime possono ottimizzare i propri contenuti per questi nuovi canali, dominando uno spazio ancora poco presidiato.
Introduzione a GA4: differenze rispetto a Universal Analytics
Google Analytics 4 (GA4) rappresenta un cambio di paradigma rispetto a Universal Analytics (UA). Per tracciare efficacemente il traffico AI, è essenziale padroneggiare le nuove logiche offerte da GA4.
Cos’è GA4 e perché è essenziale per il tracciamento moderno
GA4 è progettato per un web moderno, incentrato su eventi piuttosto che su sessioni. Questo permette:
- Tracciamento cross-platform (web + app)
- Eventi personalizzati senza codice avanzato
- Analisi predittive e AI integrate
Con GA4 puoi creare eventi per intercettare interazioni atipiche, come quelle provenienti da un’intelligenza artificiale.
Principali differenze tra GA4 e UA in ottica di tracciamento AI
Funzione | Universal Analytics | GA4 |
---|---|---|
Modello dati | Sessione-based | Evento-based |
Riconoscimento sorgenti | Limitato | Maggiore flessibilità |
Eventi custom | Richiede codice | Facile con interfaccia |
Segmentazione AI | Non disponibile | Possibile tramite esplorazioni |
In sintesi, GA4 è più adatto a intercettare nuovi pattern di traffico come quelli generati dalle AI.
Le principali piattaforme AI che possono generare traffico
Ogni mese emergono nuove piattaforme AI in grado di generare traffico verso siti web. Ecco le principali da monitorare:
ChatGPT e i plugin di navigazione web
Con la funzionalità di “browsing” attiva, ChatGPT può analizzare il web in tempo reale e suggerire link ai suoi utenti. Se hai un sito ottimizzato per rispondere a determinate domande, potresti diventare una fonte suggerita.
Strumenti come i “plugin” o i “custom GPT” con browsing attivo, aumentano questo effetto. Questi link, però, non passano tramite Google, quindi non vengono segnalati come referral standard.
Bing Chat e Microsoft Copilot
Bing Chat è integrato nei sistemi Windows, Office e nel browser Edge. Questo fa sì che milioni di utenti ricevano suggerimenti e collegamenti direttamente nelle applicazioni Microsoft.
Il traffico che proviene da Bing Chat:
- Ha user-agent unici (es.
bingbot
, ma mascherati) - Viene talvolta mostrato come referral da bing.com
Con GA4 è possibile creare segmenti per identificare questo comportamento.
Google Gemini e Bard: cosa aspettarsi
Google Gemini, l’evoluzione di Bard, sarà fortemente integrato nei risultati di ricerca. Il traffico derivante da queste AI apparirà più simile a quello organico, ma con segnali diversi nel comportamento degli utenti:
- Tempi più brevi di permanenza
- Visite profonde se la risposta AI è incompleta
Monitorare questo traffico può dare insight utili su come gli utenti “assistiti” si comportano sul sito.
Come identificare il traffico AI su GA4 dunque?
L’identificazione del traffico proveniente da piattaforme AI su GA4 non è immediata, poiché queste tecnologie non sempre inviano referrer o user-agent riconoscibili. Tuttavia, con alcune tecniche avanzate è possibile segmentare e riconoscere questi accessi.
I limiti degli attuali sistemi di rilevamento
Le AI, come ChatGPT o Copilot, spesso generano traffico diretto. Questo significa che l’utente atterra sul sito senza che venga registrata una sorgente. Inoltre, molti strumenti AI non inviano referrer o utilizzano user-agent generici, come “Mozilla/5.0”, rendendo difficile distinguerli dai normali utenti.
Le limitazioni principali:
- Mancanza di referrer ➜ impossibilità di risalire alla fonte AI
- User-agent non standardizzati ➜ difficile segmentazione automatica
- Traffico da IP condivisi o cloud ➜ può sembrare sospetto
Tracciamento tramite referrer e user-agent
Quando presente, il referrer può indicare piattaforme come:
bing.com
chat.openai.com
copilot.microsoft.com
Per intercettare questi referrer in GA4:
- Vai in Esplorazioni.
- Crea un segmento basato sul campo session source o page referrer.
- Cerca termini come
chat.openai
,bing
,bard
,ai
, ecc.
User-agent rari possono essere intercettati con strumenti avanzati come Cloudflare Logs, Logrocket o integrando il proprio tracciamento server-side.
Come filtrare e segmentare il traffico sospetto
Puoi creare un pubblico in GA4 per segmentare i visitatori con questi comportamenti:
- Sessioni con durata inferiore ai 3 secondi
- Visite che atterrano direttamente su una specifica pagina
- Sessioni con 0 eventi interattivi
- Origine IP legata a datacenter (AWS, Azure, GCP)
Questo ti aiuta a distinguere le visite AI da utenti reali, per poi analizzarle in modo separato.
Eventi personalizzati in GA4 per il traffico AI
Una delle funzioni più potenti di GA4 è la possibilità di tracciare eventi personalizzati, che permettono un’osservazione molto granulare del comportamento utente, perfetta per identificare pattern AI.
Come configurare eventi su GA4 per monitorare clic e interazioni
Puoi creare eventi per azioni molto specifiche, come:
- Clic su link interni/esterni
- Scroll fino al fondo pagina
- Copia/incolla di testo
- Caricamento asincrono di sezioni (tipico degli utenti AI)
Esempio di evento personalizzato in GA4:
jsCopiaModificagtag('event', 'click_ai_sospetto', {
'event_category': 'AI',
'event_label': 'Referrer nullo + bounce rate alto',
'value': 1
});
Tracciamento con tag personalizzati in Google Tag Manager
Con Google Tag Manager puoi creare trigger su condizioni sospette, come:
- User-agent specifici
- Origine geografica insolita
- Referrer “undefined” combinato a click particolari
Crea un Tag HTML personalizzato che invia eventi a GA4 e filtra queste visite.
UTM e parametri URL per distinguere il traffico AI
Uno dei metodi più efficaci è anticipare il traffico AI con URL personalizzati e UTM. Questo approccio ti permette di controllare la fonte anche quando il referrer manca.
Creare URL dedicati per chatbot e AI assistant
Se stai integrando il tuo sito in plugin GPT, Bing Chat o strumenti AI, usa link con parametri:
arduinoCopiaModificahttps://www.tuosito.com?utm_source=chatgpt&utm_medium=ai&utm_campaign=raccolta_ai
Così ogni visita AI avrà un’identificazione chiara in GA4.
Utilizzo di UTM per distinguere il traffico AI organico e diretto
Puoi distinguere fra:
- Traffico “organico AI” (es. suggerimenti nei chatbot)
- Traffico “attivo AI” (es. GPT personalizzati)
Cambia i parametri UTM per ogni caso, creando report distinti su GA4 per analizzarne l’efficacia.
Creazione di report personalizzati su GA4
Avere una dashboard AI-dedicata ti permette di visualizzare rapidamente l’impatto del traffico AI e monitorare KPI chiave.
Come creare una dashboard dedicata al traffico AI
- Accedi a “Esplorazioni” su GA4
- Crea un’esplorazione libera
- Imposta dimensioni: referrer, user-agent, città, durata sessione
- Applica segmenti AI creati in precedenza
- Salva come “Dashboard Traffico AI”
Puoi anche usare Looker Studio per creare report più visuali e condivisibili.
KPI da monitorare specifici per le piattaforme AI
- Percentuale di traffico AI vs totale
- Bounce rate AI vs utenti reali
- Conversioni da AI (lead, acquisti, iscrizioni)
- Frequenza di ritorno del traffico AI
- Engagement medio (eventi/sessione)
Come escludere o segmentare il traffico AI nei tuoi report
Non sempre vuoi che il traffico AI influisca sulle metriche generali. In alcuni casi, può “sporcare” i dati. GA4 ti offre soluzioni:
Filtri e viste personalizzate in GA4
Anche se GA4 non ha “views” come Universal, puoi usare i segmenti e i pubblici per escludere:
- Referrer sconosciuti
- User-agent sospetti
- Sessioni con 0 secondi di interazione
Utilizzo dell’esplorazione avanzata per segmenti AI
Grazie all’esplorazione puoi:
- Testare l’efficacia delle tue campagne AI-driven
- Isolare il comportamento del traffico AI
- Confrontare i segmenti
- Testare l’efficacia delle tue campagne AI-driven.
Come rilevare il traffico dai suggerimenti AI di Google (AI Overview)
Con il lancio dell’AI Overview da parte di Google, noto anche come SGE – Search Generative Experience, gli utenti ricevono risposte AI-generated direttamente nella pagina dei risultati. In molti casi, questi suggerimenti includono link cliccabili verso fonti affidabili, tra cui il tuo sito web.
Ma come tracciare queste visite in Google Analytics 4 se i click provengono direttamente da una risposta generata e non da un classico snippet?
Perché il traffico SGE è difficile da identificare
A oggi, Google non fornisce un referrer specifico per l’AI Overview, e i click da SGE vengono spesso conteggiati come:
- Traffico organico generico
- Google / organic
- In alcuni casi, traffico diretto (se la query non genera un vero e proprio click classico)
Questo rende fondamentale una strategia di tracciamento indiretta, basata sull’analisi comportamentale e su alcuni indizi tecnici.
Segnali per riconoscere il traffico da AI Overview
Puoi rilevare il traffico proveniente da SGE su GA4 attraverso:
- Incrementi improvvisi di traffico organico su contenuti specifici, senza aumento proporzionale di impressions in Google Search Console.
- Sessioni con referrer
google.com
, ma con durata bassa o bounce alto, causato dal fatto che l’utente ha già letto la sintesi generata dall’AI. - Landing page isolate, ovvero contenuti che ricevono clic ma non innescano navigazione ulteriore (tipico comportamento da SGE).
Tecniche per tracciare il traffico da Google AI Overview in GA4
Ecco come identificare questo tipo di traffico:
1. Usa Google Search Console (GSC) + GA4 combinati
- In GSC, filtra per “Apparizioni in Search” → cerca click su query con alta pertinenza informativa.
- Se noti click alti ma impression basse, è probabile che provengano da AI Overview.
- Correlalo con GA4 per vedere se quel traffico ha referrer = google.com, ma comportamenti differenti.
2. Crea un segmento GA4 basato sul contenuto visitato
Puoi creare un segmento di utenti che:
- Entrano da
google.com
- Visitano pagine contenenti termini specifici (es. guide how-to, risposte a domande)
- Hanno bounce rate elevato o sessioni brevi (es. <15s)
3. Monitora user-agent anomali (per utenti esperti)
Alcuni test mostrano che gli accessi da SGE possono avere user-agent modificati o provenire da Googlebot-like con header utente. Anche se non ufficiale, vale la pena monitorare con log server-side.
4. Crea eventi in Google Tag Manager per “visite brevi con scroll”
Molti utenti da SGE cliccano, leggono una sezione e tornano indietro. Crea un trigger che attivi un evento se:
- L’utente scrolla il 50% della pagina
- Resta meno di 20 secondi
- Proviene da Google
Puoi chiamarlo sgelike_click
e monitorarlo separatamente.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi da Google AI Overview
Google sta sperimentando nuove etichette per i link SGE, e ci si aspetta che nei report GSC futuri compaia una sezione “AI Overview Clicks”. Fino ad allora, sarà fondamentale usare tecniche indirette e analisi comportamentale avanzata.
Raccomandazioni per rendere i tuoi contenuti “SGE-friendly”
- Usa titoli chiari e diretti, con risposte concise nei primi 2-3 paragrafi.
- Inserisci estratti riassuntivi (bullet point, checklist, tabelle).
- Rispondi in modo esaustivo ma sintetico a domande comuni.
- Crea contenuti con alti segnali E-E-A-T (esperienza, expertise, autorevolezza, fiducia).
Strategie per aumentare il traffico qualificato da AI
Ottenere traffico dalle piattaforme AI non è solo questione di fortuna. Come per il SEO, ci sono strategie concrete per farsi trovare e “consigliare” da strumenti come ChatGPT, Bing Chat o Google Gemini.
Come rendere il tuo sito “AI-friendly”?
Per aumentare la probabilità che i contenuti del tuo sito vengano suggeriti dalle AI:
- Scrivi in modo chiaro e preciso: le AI prediligono contenuti ben strutturati, informativi e privi di ambiguità.
- Ottimizza con schema markup: utilizza dati strutturati per aiutare i bot AI a comprendere meglio il contenuto.
- Rispondi a domande frequenti: le AI adorano contenuti in formato Q&A.
- Cura la leggibilità: usa paragrafi brevi, elenchi puntati e titoli espliciti.
Inoltre, aggiorna regolarmente i contenuti: le AI preferiscono linkare fonti aggiornate e autorevoli.
Ottimizzazione dei contenuti per chatbot e AI assistant
- Usa titoli diretti e informativi (es. “Come installare WordPress in 5 minuti”).
- Scrivi contenuti problem-solving: le AI cercano risposte utili.
- Integra glossari e spiegazioni chiare per aiutare il modello a capire la terminologia.
- Aggiungi FAQ dettagliate: molte risposte AI sono prese da sezioni FAQ ben scritte.
Un ulteriore passo è registrarsi nei plugin di ChatGPT o nei canali di integrazione Microsoft e Google, quando disponibili.
Come verificare se il traffico AI è reale e utile
Non tutto il traffico AI è qualitativo. Alcune visite possono essere botici, con nessun valore reale. Come distinguere?
Tassi di conversione del traffico AI
Analizza i tassi di conversione del segmento AI:
- Compilazione moduli
- Iscrizione newsletter
- Vendite
- Click su CTA
Se il traffico AI ha un conversion rate > 1%, probabilmente è di buona qualità.
Engagement e bounce rate: segnali di qualità
Valuta anche:
- Bounce rate: se supera l’80%, c’è un problema di rilevanza o esperienza utente.
- Durata media della sessione: <10s = visita probabilmente automatica o poco interessata.
- Eventi per sessione: più eventi = utente realmente coinvolto.
Usa heatmap (es. Hotjar) per vedere il comportamento dell’utente e capire se è attivo o no.
Il futuro del traffico da piattaforme AI (Aggiornato al 2025)
Siamo ufficialmente entrati nell’era del traffico AI mainstream. Nel 2025, strumenti come ChatGPT, Bing Chat e soprattutto Google AI Overview sono diventati canali primari di accesso ai contenuti web. Questo sta rivoluzionando radicalmente il panorama del digital marketing e del SEO.
Cosa sta accadendo nel 2025
- Google AI Overview è attivo in Italia: già visibile per moltissime query informative, Google mostra un riquadro AI-generated in cima alla SERP che include risposte sintetiche e link cliccabili verso le fonti usate.
- ChatGPT con browsing è largamente adottato: milioni di utenti accedono al web tramite modelli GPT-4/4-turbo con funzionalità di navigazione, bypassando Google.
- Bing Chat e Microsoft Copilot sono integrati nativamente in Windows, Outlook e Teams, generando traffico business-oriented.
- Apple ha annunciato l’integrazione AI nativa con Safari e Siri, creando nuovi scenari per la discovery dei contenuti.
Dati aggiornati e previsioni 2025-2026
Anno | % Ricerche assistite da AI | % Link cliccati da AI Overview | Commento |
---|---|---|---|
2023 | ~10% | ~2-3% | Fase iniziale |
2024 | ~22% | ~7-10% | Adozione USA e UK |
2025 | >40% | 15-20% | Disponibile in Italia |
2026 | (prev.) >55% | (prev.) 25-30% | Adozione globale |
Le implicazioni sono profonde: Google non è più solo un motore di ricerca, ma un motore di risposta. Il clic avviene dopo un’elaborazione AI, e solo se l’utente vuole approfondire.
Come prepararsi a un web dominato dall’intelligenza artificiale
Con il panorama 2025, le aziende devono adattare strategie di content marketing, SEO e web analytics. Ecco cosa fare:
- Ottimizza per l’estrazione AI, non solo per il ranking SEO: scrivi frasi brevi, chiare e autorevoli che possano essere “catturate” da Google AI Overview.
- Inserisci fonti e citazioni nel contenuto: l’AI Overview tende a linkare contenuti ben referenziati.
- Monitora nuove metriche, come “visite da overview”, “posizione nella sintesi AI”, “click-through post-sintesi”.
- Utilizza GA4 + GSC in combinazione per intercettare e tracciare variazioni anomale di traffico che possono derivare da AI Overview.
Il futuro è già qui. Chi capisce e traccia correttamente il traffico AI nel 2025 può guadagnare visibilità enorme e gratuita in una SERP in cui i classici 10 risultati stanno scomparendo.
Prepararsi adesso permette di guadagnare visibilità mentre la concorrenza è ancora bassa.
Come prepararsi a un web sempre più “AI-driven”
- Ottimizza contenuti per le AI (non solo per Google)
- Migliora la velocità del sito e la UX (gli assistenti AI “premiano” siti performanti)
- Costruisci una reputazione semantica forte: contenuti coerenti, autorevoli e interconnessi.
Capire se il tuo sito riceve traffico dalle piattaforme AI – e imparare a tracciarlo correttamente su GA4 – è una competenza cruciale per ogni digital marketer moderno.
Le AI stanno diventando la nuova interfaccia della conoscenza online, e chi si adatta per primo otterrà vantaggi strategici significativi.
Utilizzando GA4 in modo avanzato, segmentando correttamente il traffico, implementando eventi personalizzati e ottimizzando i contenuti, puoi non solo identificare il traffico AI, ma sfruttarlo al massimo per far crescere il tuo business.
FAQ su: Il Tuo Sito Web riceve traffico dalle piattaforme AI? Ecco Come Scoprirlo su GA4
Come faccio a sapere se un visitatore proviene da ChatGPT?
Attualmente non esiste un referrer ufficiale, ma puoi identificare segnali indiretti come traffico diretto con alti bounce rate e sessioni molto brevi, soprattutto se il link è stato condiviso in un contesto AI.
GA4 mostra chiaramente il traffico proveniente da AI?
No, ma puoi creare segmenti, eventi personalizzati e utilizzare UTM per distinguere questo traffico e isolarlo nei tuoi report.
Quali sono i referrer da monitorare per l’AI?
Alcuni possibili referrer includono chat.openai.com
, bing.com
, copilot.microsoft.com
e in futuro gemini.google.com
.
Posso usare Google Tag Manager per tracciare visite AI?
Sì, puoi creare trigger basati su user-agent sospetti, referrer vuoti o comportamenti anomali, come sessioni senza interazioni.
Vale la pena ottimizzare un sito per il traffico AI?
Assolutamente sì. Le AI stanno diventando nuove fonti di traffico organico altamente qualificato, spesso più mirato del traffico da social o da pubblicità.
Ci sono strumenti esterni che aiutano nel tracciamento del traffico AI?
Sì, strumenti come Cloudflare Logs, Looker Studio, Hotjar e LogRocket possono offrire dati più dettagliati e insight sul comportamento degli utenti.
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