Via libera della Camera al disegno di legge di revisione del codice della strada, è ora in Senato per l’approvazione definitiva, dove non dovrebbe subire grosse modifiche, possiamo quindi anticipare quali sono le principali novità che saranno introdotte a breve.
Il nuovo disegno di legge approvato dalla Camera.
Sono importanti le novità inserite in questo nuovo aggiornamento del codice della strada, infatti, troviamo un giro di vite nei confronti di chi si mette alla guida dopo aver bevuto o aver assunto sostanze stupefacenti, nei confronti dei neopatentati, degli autovelox e di chi usa mezzi elettrici come il monopattino.
Novità assoluta è la previsione di un “bollino” per chi causa incidenti dopo aver bevuto con l’obbligo di installare a proprie spese un “alcolock”, oltre alla sospensione e revoca della patente per chi viene fermato alla guida dopo aver assunto alcol o sostanze stupefacenti e stretta anche su autovelox, neopatentati, e monopattini elettrici.
In breve, sono questi i punti cardine del disegno di legge che riformerà il codice della strada una volta approvato dal Senato.
Vediamo nel dettaglio le principali novità che troveremo a breve rispetto ai comportamenti sulla strada.
Ulteriori restrizioni rispetto l’utilizzo dei cellulari alla guida.
Nella proposta di legge è previsto un inasprimento delle sanzioni, che saranno da un minimo di 422 a un massimo di 1.697 euro, e sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi dopo la prima violazione con decurtazione di 8 punti.

Se si è recidivi nel biennio successivo alla prima infrazione, oltre alla ulteriore sospensione della patente, si dovranno pagare da 644 e 2.588 euro, con decurtazione di 10 punti sulla patente.
Bollino “Niente Alcol” e l’Alcolock.
Questa è una delle più importanti novità rispetto a chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti.
In caso di incidenti causati da persone che si sono messe alla guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti, oltre alla sospensione della patente, sarà inserito nel documento di guida uno di questi due codici: cod68 “limitazione dell’uso-Niente alcool” o cod69 “limitazione dell’uso –Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo alcolock”, questi codici dovrebbero rimanere per almeno due anni, o tre in base alla gravità del sinistro causato.
Chi subirà l’applicazione del codice 68 “Niente Alcol”, dovrà obbligatoriamente installare a proprie spese un dispositivo che impedisca l’avviamento del motore a seguito del riscontro di un tasso alcolemico superiore allo zero da parte del guidatore.
Questo dispositivo, chiamato nel disegno “Alcolock” dovrà essere conforme alla norma EN 50436, sarà obbligatoriamente dotato di un sigillo che ne impedisca l’alterazione o la manomissione una volta installato, e sarà regolamentato con un decreto del Ministero dei Trasporti che ne definirà le caratteristiche tecniche del sistema di blocco e la successiva installazione sul veicolo.
Stretta sui neopatentati e under 21.
Rimanendo in tema di alcol e sostanze stupefacenti, sono state inserite importanti restrizioni per chi ha meno di 21 anni.
Se il conducente responsabile del sinistro ha meno di 21 anni, ed è in possesso di foglio rosa, non potrà ottenere la patente di guida o convertirne una rilasciata da uno stato esterno, prima del ventiquattresimo anno di età.
Altra importante novità è l’estensione da un anno a tre del divieto di guidare auto di grossa cilindrata e sarà vietata la guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW.
Se il neopatentato viene fermato alla guida mentre utilizza un telefono, scatterà in automatico la sospensione della patente, se lo stesso viene fermato e trovato positivo all’alcol o per l’utilizzo di stupefacenti, in caso di recidiva ci sarà la revoca definitiva della patente.
Nel disegno è anche prevista una promozione dell’attività formativa nelle scuole tramite la partecipazione a corsi di educazione stradale organizzati nelle scuole superiori che darà anche diritto ad avere due punti di credito nel momento in cui si otterrà la patente.
Limiti di velocità e controlli con Autovelox.
Se una persona supera i limiti di velocità all’interno di un centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno, la nuova sanzione amministrativa pecuniaria passerà da 220 a 880 euro e relativa sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni. Con riferimento agli Autovelox, nel nuovo disegno di legge, sarà previsto che si potrà applicare una sola sanzione per ciascun giorno di calendario anche se le stesse sono rilevate da diversi dispositivi, e sarà anche previsto un maggior controllo rispetto ai dispositivi non omologati o posizionati strategicamente con l’obiettivo di fare cassa.

Sanzioni per sosta abusiva
Parcheggiare su uno stallo dedicato ai disabili comporterà un aumento delle sanzioni: per i ciclomotori e motoveicoli si passerà da una sanzione oggi compresa tra gli 80 e 328 euro ad una compresa tra 165 a 660 euro; per ogni altro veicolo si salirà da 165-660 euro a 330-990 euro.
Se si parcheggia nelle corsie di fermata di autobus per il trasporto pubblico locale: le sanzioni salgono da 41 a 168 euro per le due ruote e da 87-334 a 165-660 euro per gli altri veicoli.

Infine nel nuovo testo è stata prevista la possibilità di “contestare attraverso gli accertamenti da remoto anche la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti, nonché la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico“.
Le nuove regole relative all’utilizzo dei monopattini.
In quest’ultimo disegno di legge è stato introdotto un importante capitolo in merito alla circolazione dei monopattini, che fino ad oggi non erano realmente regolamentati, mettendo quindi ordine e introducendo nuovi obblighi sia per i possessori di monopattini elettrici, sia verso i noleggiatori eroganti servizi di noleggio o sharing.
La prima importante novità riguarderà la circolazione, infatti sarà vietata la circolazione dei monopattini elettrici privi del contrassegno e della copertura assicurativa verso terzi.

Quindi tutti i monopattini dovranno avere una sorta di targa e una assicurazione, ma al momento questi punti saranno successivamente messi a punti con i decreti attuativi che chiariranno meglio sulla reale tipologia di contrassegno, il relativo costo ed altro, da stabilire a cura del Ministero dell’economia e delle finanze. Lo stesso contrassegno dovrà essere esposto in modo visibile sul mezzo con obbligo del proprietario di comunicare eventuali cambiamenti di residenza o di sede nel caso di sharing.
Quasi certo anche l’obbligo di casco ed il divieto di uscire dal centro urbano, oltre ad il divieto di sostare sui marciapiedi, con la possibilità di derogare da quest’ultimo divieto se le condizioni di dimensione dello stesso marciapiede assicurano la regolare e sicura circolazione di pedoni e persone con disabilità.
Dovranno anche essere realizzate delle aree di sosta riservate ai monopattini che potranno anche essere prive di segnaletica orizzontale e verticale, purché le coordinate GPS della loro localizzazione siano consultabili pubblicamente sul sito Internet istituzionale del Comune sarà comunque possibile parcheggiare anche negli stalli riservati alle biciclette, ai ciclomotori e motoveicoli.
Ovviamente saranno previste sanzioni per “chiunque circola con un dispositivo di micromobilità elettrica diverso dai monopattini, avente caratteristiche tecniche e costruttive non conformi a quelle definite (n.d.r. dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti), è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 200 a euro 800” arrivando anche alla confisca del monopattino se “ha un motore termico o un motore elettrico avente potenza nominale continua superiore a 1 kWh“.
In conclusione, tutti i monopattini dovrebbero poter circolare solo su strade urbane con limite a 50 km/h con limitazione della loro velocità, non potranno quindi andare su tutte le altre quali: tangenziali, strade extraurbane e comunque in tutte quelle soggette a limiti superiori ai 50 indicati.
Infine, come già accennato, dovrà sarà emanato un decreto del Ministero dei trasporti che definirà le caratteristiche tecnico-costruttive dei monopattini.
In conclusione, possiamo dire che alcune nuovi articoli diventeranno subito legge dopo il passaggio al Senato e la relativa promulgazione, altri dovranno attendere un ulteriore passaggio da parte del Governo che dovrà emanare i decreti attuativi che definiranno nello specifico le nuove norme e le modifiche al Codice della strada.