Borse in calo, Milano in rosso, USA perde 422 miliardi dopo i dazi di Trump.
Il 3 aprile 2025, i mercati finanziari globali hanno subito una significativa battuta d’arresto a causa dell’introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti. Queste misure protezionistiche hanno scatenato una reazione a catena, influenzando negativamente le principali borse mondiali e sollevando timori di una possibile recessione economica globale.
Impatto sui mercati europei.
Le borse europee hanno registrato pesanti perdite in seguito all’annuncio dei dazi statunitensi. Il FTSE MIB di Milano ha chiuso con un calo del 3,6%, mentre Parigi e Francoforte hanno perso rispettivamente il 3,31% e il 3,01%. Queste flessioni hanno comportato una perdita complessiva di oltre 422 miliardi di euro in una sola seduta.
A Piazza Affari, il settore bancario è stato particolarmente colpito:
- Unicredit: -6,07%
- Intesa Sanpaolo: -6,02%
- Banco BPM: -4,73%
Anche il comparto industriale ha sofferto, con Prysmian in calo del 5,15% e Stellantis del 5,42%.
Reazioni a Wall Street.
Oltre Atlantico, Wall Street ha vissuto una giornata nera, con il Nasdaq che ha perso oltre il 5,5%. Grandi aziende tecnologiche come Apple e Amazon hanno visto evaporare rispettivamente 274 e 181,9 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato. Nike, fortemente dipendente dalla produzione in Vietnam, ha subito un calo dell’11%.
Settore automobilistico sotto pressione.
L’imposizione di un dazio del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti ha messo sotto pressione l’industria automobilistica globale. General Motors e Ford hanno registrato cali rispettivamente del 2% e dell’1,5%. In Europa, Volkswagen ha annunciato l’introduzione di una “tassa d’importazione” sui veicoli destinati al mercato statunitense.
Valute e materie prime: movimenti significativi.
Sul fronte valutario, l’euro ha raggiunto quota 1,1044 contro il dollaro, segnando il massimo degli ultimi cinque anni. Anche il franco svizzero e la sterlina britannica hanno mostrato un rafforzamento. Nel mercato delle materie prime, l’oro ha toccato un nuovo record, scambiato a 3.167 dollari l’oncia durante la notte, per poi stabilizzarsi a 3.131,97 dollari.
Prospettive future e timori di recessione.
Gli analisti temono che l’escalation delle tensioni commerciali possa innescare una recessione globale. La Federal Reserve potrebbe essere costretta a intervenire con ulteriori tagli dei tassi di interesse per sostenere l’economia statunitense. In Europa, la Banca Centrale Europea potrebbe adottare misure simili per stimolare la crescita e contrastare gli effetti negativi dei dazi.
In sintesi, l’introduzione dei nuovi dazi da parte degli Stati Uniti ha avuto ripercussioni immediate e significative sui mercati finanziari globali, alimentando incertezze e preoccupazioni per il futuro dell’economia mondiale.
Fonte: Corriere della Sera.
Follow Me