In un mondo di violenza e sopraffazione, essere gentili è una scelta…
La gentilezza potrebbe salvare il mondo ed è un valore fondamentale, che deve essere trasmesso alle nuove generazioni.
Fin dalla notte dei tempi i sentimenti negativi hanno fatto parte dell’umanità. Non è mai esistita una società priva di crudeltà e cattiveria. Storicamente gli uomini hanno sempre agito contro il prossimo, allo scopo di accrescere i propri interessi. Il potere economico ha guidato i comportamenti degli essere umani, spingendoli a sottovalutare il benessere altrui.
La storia ci racconta aneddoti ed avvenimenti in cui la violenza e il male hanno preso il sopravvento. Dinanzi alla consapevolezza delle nefandezze del passato, ci chiediamo se fossero state evitabili. L’attualità ci conferma che, nonostante l’evoluzione sociale, i sentimenti negativi albergano ancora nell’animo delle persone. Nonostante il progresso, la violenza muove ancora le azioni degli individui.
13 novembre, Giornata Mondiale della Gentilezza.
In un mondo sopraffatto dai sentimenti negativi, è fondamentale diffondere messaggi ed esempi di bontà. Non si ci deve limitare a professare il bene, non devono essere solo parole che volano al vento. Occorre trasmettere alle nuove generazioni ideali concreti che si discostino dall’aggressività e dal desiderio di prevaricare sugli altri.
Il 13 novembre si celebra la Giornata mondiale della gentilezza, un’iniziativa istituita per celebrare un valore così importante. L’idea di dedicare una giornata alla gentilezza è nata in Giappone, grazie al Japan Small Kindness Movement. La data è stata scelta per ricordare il giorno d’inizio della conferenza del World Kindness Movement, tenutasi a Tokyo nel 1997, che portò alla firma della dichiarazione di gentilezza.
Lo scopo del World Kindness Movement.
Da quasi un trentennio il World Kindness Movement opera per professare l’importanza dell’essere gentili verso il prossimo. Nel corso di questi anni la società si è evoluta grazie alle innovazioni e al progresso tecnologico. Tuttavia proprio in questo periodo di cambiamento sociale, la gentilezza ha smesso di essere uno degli elementi portanti della società.
Un cambiamento sociale che ha portato gli individui ad essere sempre più egocentrici e noncuranti dei bisogni del prossimo. In un contesto simile, il World Kindness Movement ha compreso la necessità di agire al fine di rimodulare il modus agendi e pensandi degli individui.
L’ideologia del World Kindness Movement.
I Paesi aderenti al Movimento sono ben 27, un’unione di culture che agisce in sinergia per cercare di garantire un mondo migliore. Al Movimento prendono parte Paesi con un bagaglio storico-culturale differente, che agiscono allo scopo di abbattere le barriere sociali.
Nato per sottolineare il valore della gentilezza, ma anche per appianare le differenze sociali fra i vari Paesi. Un’ideologia che mette al primo posto i principi di tolleranza, empatia e solidarietà verso il prossimo.
L’obiettivo della Giornata mondiale della gentilezza.
Il 13 novembre potrebbe sembrare una giornata come tante. Un giorno da trascorrere al lavoro, fra impegni ed appuntamenti. Eppure la Giornata mondiale della gentilezza ci ricorda quanto sia importante adottare determinati comportamenti verso il prossimo. Il 13 novembre non è una data come le altre, ma un momento in cui soffermarci sulla direzione da prendere nel corso della nostra esistenza.
Essere gentili è una scelta, proprio come tante altre che prendiamo nella vita. Nel momento in cui decidiamo di mostrarci gentili verso gli altri, abbiamo compiuto un piccolo gesto che può migliorare il mondo. Affinché il 13 novembre non resti solo una mera ricorrenza, occorre che ogni individuo si adoperi per mettere in atto un pensiero, un gesto, un’azione di tolleranza ed empatia.
La gentilezza potrebbe salvare le nuove generazioni.
Come affermato precedentemente, il mondo è in continua evoluzione. Ogni giorno accade qualcosa che trasforma la società, talvolta anche negativamente.
Attualmente la cronaca ci riporta racconti di grande crudeltà. Avvenimenti in cui l’aggressività prende il sopravvento sui pensieri e i comportamenti positivi. Duole affermare che al centro di tali eventi di cronaca, spesso, ci siano persone molto giovani. I ragazzi, la speranza del nostro mondo, sono i protagonisti di una carneficina senza fine. Drammi familiari in cui un figlio adolescente stermina la sua famiglia; casi di bullismo perpetrati contro compagni di classe meno fortunati. La violenza è il demone delle nuove generazioni.
Psicologi, sociologi, esperti si chiedono quale possa essere il modo per frenare questo processo di distruzione, messo in atto dagli adolescenti. Esiste forse una soluzione per invertire la rotta? Educare i più giovani alla sensibilità e alla gentilezza verso coloro che gli stanno intorno.
Insegnare ai più giovani il valore della gentilezza.
I ragazzi rappresentano l’avvenire, ciò che sarà del mondo e nel mondo. Nelle loro mani c’è il futuro, il progresso in vari campi, la soluzione a tanti problemi. Tuttavia proprio riguardo ai giovani vi è un problema ben più allarmante da risolvere. Il mondo è intriso di brutalità ed aggressività, sentimenti che riguardano soprattutto le persone più giovani.
Per contrastare la diffusione della violenza, risulta fondamentale la componente educativa. Fin dai primi anni di vita, bisogna trasmettere ai bambini l’importanza delle gentilezza e dei sentimenti positivi. Il percorso educativo deve proseguire per tutto il corso dell’infanzia e dall’adolescenza, sino ad arrivare all’età adulta.
Il ruolo delle istituzioni scolastiche
Un arduo compito che spetta ai genitori, ma anche agli insegnanti. La scuola e la famiglia, insieme ad un’equipe psico-pedagogica, devono operare per fornire a bambini e ragazzi esempi concreti di non violenza. I docenti devono proporre dei percorsi che sensibilizzino gli alunni. Nel corso delle lezioni, parallelamente alle materie di profitto, occorre insegnare principi indispensabili per una crescita psicologica sana.
L’importanza della gentilezza nei luoghi di lavoro.
La fine dell’adolescenza non coincide in automatico con la fine di un percorso di crescita. Si continua a crescere anche in età adulta, grazie ad esperienze ed incontri. Solitamente negli anni della maturità si verifica l’ingresso nel mondo del lavoro. In ambito lavorativo si mostrano le proprie abilità e competenze, allo scopo di agire nel modo migliore.
L’ambiente di lavoro, molto spesso, risulta caratterizzato da rivalità e dal desiderio di prevaricazione. In un contesto simile, la gentilezza può rappresentare un valore aggiunto. La professionalità e la competenza di un dipendente possono essere associati a pensieri e comportamenti gentili.
Per coloro che lavorano a contatto con il pubblico e svolgono un lavoro di cura, risulta molto importante rivolgersi all’utenza con gentilezza. Anche un leader deve possedere fra le sue skills questo valore. Un dirigente che si rapporta in modo umano e sensibile con i suoi dipendenti può essere seguito ed apprezzato maggiormente.
La gentilezza: un valore anche maschile.
Storicamente la gentilezza sembra essere stato un valore contemplato solo nell’universo femminile. Il mondo dei maschi annoverava altre qualità. Un retaggio culturale che ha visto le persone di sesso maschile associate a sentimenti di virilità in cui la gentilezza e la sensibilità non trovavano spazio.
Sebbene si sia spesso fatto uso della locuzione “gentiluomo”, non era sua competenza essere gentile con gli altri. Un termine che annoverava l’eleganza, riferendosi ad una ristretta cerchia sociale. Erano le donne, però, le depositarie della sensibilità e dei pensieri gentili verso il prossimo.
L’evoluzione sociale ha, almeno in parte, abbattuto le differenze di genere. Una lunga battaglia che ha visto le donne affannarsi per ottenere maggiori diritti. E dopo secoli di lotte per la parità, oggi molti uomini e donne sembrano avere gli stessi diritti e i medesimi doveri, o quasi. Ed oggi si può dire che la gentilezza è anche un valore maschile. Un uomo può essere gentile con il prossimo, senza doversi preoccupare di mostrare la propria mascolinità come accadeva un tempo.
L’importanza della gentilezza per gli uomini.
La cronaca non ci riporta solo casi di violenza giovanile, ma anche diversi episodi di violenza contro le donne. I femminicidi sono in aumento, sebbene se ne parli sempre di più. Le relazioni tossiche annientano le donne, portandole a spegnersi giorno dopo giorno. La fine di queste storie d’amore malate ha, molto spesso, come esito una brutale uccisione.
L’uomo uccide perché non sa amare e non sa accettare la fine di una relazione. Dopo lunghi periodi di violenza fisica e psicologica, le donne cercano di distaccarsi dai loro fidanzati o compagni, alla ricerca di una vita migliore. Una condanna a morte, poiché i loro uomini non sono in grado di metabolizzare il rifiuto.
Ancora una volta la gentilezza potrebbe risultare la soluzione ad una situazione così drammatica. Diffondere il culto della gentilezza fra gli uomini può aiutare a contrastare gli episodi di violenza fisica e psicologica perpetrati ai danni delle donne.
Cosa significa essere gentili.
Dopo aver parlato a lungo del suo potere salvifico, ci soffermeremo nello specifico sui modi in cui può manifestarsi la gentilezza.
Cosa significa essere gentili? Potrebbe apparire difficile dare una risposta concreta. Il filosofo Aristotele definì la gentilezza in questi termini: “la disponibilità verso qualcuno nel bisogno, non in cambio di nulla, né per il vantaggio dell’aiutante stesso, ma per quello della persona aiutata“. Il concetto aristotelico può essere sintetizzato con “aiutare il prossimo, senza voler ottenere qualcosa in cambio”.
La gentilezza è un concetto in cui il “do ut des“, ovvero ti do qualcosa per avere qualche altra cosa in cambio, non trova spazio. Essere gentili significa mettere gli altri al primo posto, scegliendo di essere un po’ meno egoisti.
Come essere gentili ?!?
La gentilezza è un concetto che può essere mostrato in diversi modi. Preoccuparsi dei propri cari, assicurandosi che abbiamo tutto ciò di cui hanno bisogno. Spendere un po’ del proprio tempo per stare vicino agli altri. Comunicare con essi senza aggressività.
Le manifestazioni della gentilezza possono essere molteplici. Ogni gesto e pensiero sensibile rende il mondo un posto migliore.
Il 13 novembre è una giornata celebrativa, un momento per sottolineare l’importanza della gentilezza. Affinché non resti una delle tante celebrazioni, è necessario porre l’attenzione sul suo valore. Ogni individuo deve impegnarsi per mettere in atto una rete sociale e solidale in cui la gentilezza deve essere al primo posto. La gentilezza salverà il mondo, ed ognuno di noi deve fare la sua parte.
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