La moda – si sa – è in costante evoluzione, e negli anni si arricchisce sempre di nuove proposte, di nuovi capi di abbigliamento che entrano a far parte dell’armadio e quindi della vita di tutti i giorni. Quali interessanti “spunti” per valorizzare ciò che già si possiede o per “rinfrescare” il proprio guardaroba, così da dare vita ad outfit sempre diversi da sfoggiare nelle varie occasioni del quotidiano.
In questa evoluzione, in questo rinnovamento, “qualcosa” però resta, conservando il suo appeal e la sua attualità, a dispetto del tempo che passa e delle tendenze che si avvicendano. Assurge a vero e proprio evergreen, confortevole ed insieme di gusto, che permette – a seconda dei casi – di realizzare una mise più informale o una più sofisticata.
Parliamo del dolcevita uomo, un capo dall’eleganza intrinseca che già da solo è sufficiente ad “illuminare” il resto del vestiario a cui si abbina, restituendo un’immagine composta ed ordinata che però non mette da parte lo stile.
Perfetto per stare al caldo e versatile come non mai, il dolcevita è perfetto per la stagione fredda e non solo, profilandosi come un assoluto must have maschile. Conosciamo allora più da vicino quella che è a tutti gli effetti un’icona, dal sapore vintage ed insieme moderno, che “cattura” e conquista.
Dolcevita uomo, praticità ed eleganza in un’unica soluzione.
È praticamente un caposaldo dell’abbigliamento maschile, una parte fondamentale del guardaroba, a cui è proprio impossibile rinunciare: il dolcevita uomo può infatti essere indossato tutti i giorni, in base al look che si desidera sfoggiare, più casual o più ricercato.
Tanta “flessibilità”, dunque per questo maglione a collo alto che seppur “essenziale” nelle sue linee ha fascino da vendere. Quel fascino che ben giustifica il suo essere sempre trendy e sempre ad hoc, qualunque sia l’outfit di turno.
Pratico perché “contenuto” nello spessore – cosa che “risolve” anche l’eventuale ingombro dato da un altro tipo di pullover, indossato sotto ad una giacca ad esempio – il dolcevita uomo è anche la soluzione ottimale quando non si sa cosa indossare. Perché le temperature non sono ben definite, o perché, semplicemente, si è a corto di idee e il tempo stringe! Ecco allora che il dolcevita appare come una “salvezza”, con cui affrontare il proprio appuntamento quotidiano, sia esso di lavoro o di svago.
Sì perché questo capo di abbigliamento è in assoluto un passe-partout senza eguali, un jolly per più di una situazione, che non delude mai. Profilandosi come l’elemento chiave attorno al quale ruotano tanti diversi stili e dunque tanti diversi outfit. Molteplici sono infatti le possibilità di scelta, sia per quanto concerne i materiali (cashmere o lana dal filato sottile, per citarne un paio), che il taglio, semplice o più sportivo (con le rifiniture a coste su polsi, collo e fondo). Ma il dolcevita è disponibile anche in più colori: alle tonalità “tradizionali” come il grigio, il nero o il beige, se ne affiancano altre quali il verde, il grigio azzurro o il ruggine, così da andare incontro a tutti i gusti e bisogni.
Tante opzioni per tutti i giorni e tutte le occasioni.
Grazie alla sua “signorilità” e “adattabilità”, il dolcevita è perfetto per tutti quegli uomini attenti al proprio look, che desiderano sentirsi “a posto” ma senza esagerare. La semplicità è infatti il punto di forza di questo capo di abbigliamento, che può essere utilizzato qualunque sia l’occasione, dalla passeggiata all’aperitivo con gli amici, dall’incontro di lavoro alla serata galante.
Agevole da abbinare, offre calore nei mesi freddi ma può adoperarsi anche in primavera, in quelle serate un po’ più fresche, quando si desidera optare per qualcosa di diverso dal solito e uscire un po’ fuori dagli schemi ai quali si è generalmente abituati.
Insomma… il dolcevita uomo è il capo di vestiario dalle tante “anime”, dai tanti “volti”, quello su cui fare affidamento in più di una situazione e con il quale sentirsi sempre a proprio agio. Dalle combinazioni più “classiche” a quelle meno “impegnative”, c’è infatti davvero l’imbarazzo della scelta, e ciascuno potrà trovare la soluzione che più fa per sé. Non resta allora che scoprire quali outfit poter realizzare, per avere qualche idea da riproporre nel proprio quotidiano.

Dolcevita uomo: come abbinarlo?
Come abbinare il dolcevita uomo? Come “introdurlo” nel proprio guardaroba? La versatilità di questo capo di abbigliamento è tale e tanta che sono davvero molteplici gli accostamenti possibili, sia per una mise più formale che per una più casual.
Il dolcevita può ad esempio indossarsi in ufficio, insieme ad una camicia e a pantaloni eleganti, per un look professionale, ma è perfetto anche per uscite maggiormente informali, abbinato a jeans e sneakers. Lo si può anche considerare come “sostituto” della felpa che solitamente si predilige indossare nel tempo libero, quale valida opzione alternativa a cui ricorrere.
Ancora, questo capo di vestiario dalle mille “sfaccettature” può essere indossato sotto la giacca al posto della camicia, per un look più rilassato ma anche chic. Come pure può divenire “protagonista” di un look di stampo vintage ma al contempo di tendenza, indossato sotto il cardigan. Mentre acquista “grinta” se associato ad un giubbino in pelle.
Che dire poi di una serata chic? Con pantaloni e scarpe eleganti, il dolcevita dà il meglio di sé anche in un’occasione in cui è richiesta un’attenzione in più al proprio abbigliamento. E per un outfit super raffinato invece? Cosa prediligere? In questo caso il migliore abbinamento è con un completo, optando per un dolcevita uomo nero o grigio scuro. Un total black è una soluzione “vincente”, che “slancia” e permette di fare sempre un’ottima figura: minimalista ma d’impatto, trasmette una raffinatezza che sarà accentuata ancor di più dall’uso degli accessori “giusti”, come un orologio di classe o un sobrio fazzoletto da taschino.
Se lo si preferisce, al posto di uno stile monocromatico si può tuttavia optare anche per una soluzione “a contrasto”, che veda ad esempio un dolcevita nero abbinato ad un completo blu scuro o grigio antracite, entrambi ugualmente “affascinanti”. O, se ci si sente “audaci”, ad un completo in una tonalità più accesa.
A prescindere dalla scelta, importante è in ogni caso evitare motivi eccessivamente “complessi” o tessuti che si “scontrino”, così da trasmettere un’immagine armoniosa nel suo insieme.

Consigli per indossare al meglio il dolcevita uomo: i fattori da considerare
Ben si “lega” al resto del proprio abbigliamento, rivelandosi un capo del quale è difficile – se non impossibile – fare a meno. Ma come si indossa il maniera ottimale il dolcevita uomo? Quali sono le linee-guida da seguire per non sbagliare?
Il primo luogo importante è considerare la vestibilità, che “uniforme” ed armoniosa, deve essere sì morbida, ma non ampia. Un’attenzione particolare va al collo del dolcevita, da piegare correttamente, tirandolo su preferibilmente sino all’altezza del mento e risvoltandolo su sé stesso in maniera ordinata.
Se la propria pelle è molto sensibile, poi, è preferibile indossare una t-shirt a manica lunga sotto il maglione, onde evitare potenziali irritazioni causate dalla lana.
Un suggerimento specifico, infine, qualora si indossi il dolcevita con un completo: bene è valutare in questo caso il peso e la texture del tessuto, optando per pullover in morbido caschmere se il completo è in lana liscia, e per maglioni più spessi se il completo è invece in tweed.
Un po’ di storia: quando “nasce” il dolcevita?
Può essere interessante – ed anche utile – conoscere la “genesi” del dolcevita, di questo capo di abbigliamento iconico ed intramontabile, che nel corso del tempo ha sempre incontrato pareri favorevoli.
Il nome pare derivi da “La dolce vita”, il noto film italiano del 1960 diretto da Federico Fellini, film in cui il protagonista, l’attore Marcello Mastroianni, indossava spesso questo capo di abbigliamento, sul set e nel quotidiano. Mai però durante le riprese: solo nella scena finale egli porta una camicia nera con un foulard cromaticamente abbinato che con un’inquadratura da lontano ricordano nell’insieme un dolcevita. Nel film, in realtà, l’unico personaggio che lo porta è il dandy Pierone.
A fronte di un’etimologia “incerta”, possiamo però contare su origine sicure, quelle che risalgono al periodo medievale. I cavalieri infatti, a causa della cotta di maglia – con cui si proteggevano dagli attacchi dei nemici – erano soliti andare incontro a seccanti irritazioni del collo, e ciò portò alla necessità di servirsi di un indumento che evitasse il contatto diretto con la pelle. Nacque così il dolcevita, che preservava il collo da possibili attriti, senza al tempo stesso pregiudicarne la mobilità in battaglia.
Il capo di vestiario in questione venne poi utilizzato da operai e pescatori, per trovare riparo dal vento e dalle rigide temperature invernali.
Agli inizi del XX secolo, quale vero e proprio segno di ribellione, fu scelto invece da chi rifiutava l’abbigliamento tradizionale di quei tempi. Indossato da giovani ed intellettuali, era un simbolo di modernità e di uno stile di maggiore comfort e libertà.
Reso popolare tra gli anni ’50 e ’60 da personaggi di spicco quali Marilyn Monroe e Audrey Hepburn, e simbolo di dichiarazione femminista negli anni ’70, dopo un “calo” registrato negli anni ’80 il dolcevita torna alla ribalta negli anni ’90 grazie a Steve Jobs, che trasforma un indumento “comune” in un indumento “pilastro” di tanti outfit.
Una grande “storia”, dunque, quella del dolcevita, che pur rinnovandosi nel corso del tempo mantiene inalterato il suo carisma ed il suo essere sempre alla moda, quale parte integrante di ogni guardaroba sia femminile che maschile.