Secondo uno studio presentato da Federmeccanica e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil ed elaborato dall’Osservatorio automotive che compara la politiche industriali delle principali economie dell’automotive europee, l’Italia è ancora indietro rispetto al resto dell’Europa in tema di presenza di colonnine di ricarica.
Lo studio sottolinea come “l‘infrastrutturazione per la ricarica avanza velocemente in percentuale, ma rimane lenta in valore assoluto“. Il fabbisogno teorico è stato calcolato rispetto al parco circolante e ad una ipotesi di 42 milioni di veicoli elettrici in Europa nel 2030, ed emerge che la copertura di punti di ricarica in Italia è al 13,3%, poco più indietro rispetto alla Francia dove è al 14,6%
Per incentivare la mobilità elettrica e gli spostamenti a emissioni zero su strada Plenitude, attraverso la sua società controllata Be Charge, e Porsche Italia hanno firmato un accordo di interoperabilità. A comunicarlo è una congiunta della società del gruppo Eni e della casa automobilistica.
“Grazie a questa partnership, – si legge – chi possiede una Porsche potrà ricaricare la propria vettura presso gli oltre 14.000 punti Plenitude+Be Charge, tecnologicamente avanzati, affidabili e diffusi su tutto il territorio nazionale, che saranno integrati all’interno del servizio Porsche Charging Service”.
«La ricarica sarà facile e veloce in qualsiasi occasione: in città, presso la capillare rete di colonnine a corrente alternata, e sui tratti a media e lunga percorrenza dove gli automobilisti potranno servirsi di infrastrutture Fast e Ultrafast (superiori a 150kW di potenza). Presso i punti Ultrafast, che hanno una potenza di ben 300kW, sarà possibile rifornire di energia la propria Taycan fino all’80% in soli 22,5 minuti in condizioni ottimali», si legge nel comunicato stampa. Secondo Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia, «viaggiare in elettrico deve essere semplice come guidare vetture tradizionali se vogliamo davvero incrementare la quota di auto elettriche nel nostro Paese. In questo, la rete di ricarica gioca un ruolo fondamentale».
Anche Bosch e Maserati hanno strutturato una rete elettrica di ricarica per il nuovo modello da GranTurismo Folgore.
La semplificazione del processo di ricarica dei veicoli elettrici riduce lo stress dovuto al timore di restare senza autonomia ed è un prerequisito per il diffondersi di questa tecnologia – ha dichiarato Markus Heyn, membro del board of management di Bosch e presidente del settore di business mobility solutions – nel corso di questo decennio ci aspettiamo una forte impennata del nostro business di servizi di ricarica, dal momento che all’accelerazione della diffusione della mobilità elettrica si accompagnerà la necessità di soluzioni di ricarica semplici e complete.
In Maserati, i servizi di ricarica Bosch saranno disponibili per la prima volta nella nuova GranTurismo Folgore. I guidatori, dopo essersi registrati ai servizi potranno visualizzare le informazioni relative al punto di ricarica direttamente nel sistema di navigazione e nell’app.
L’app permette di essere guidati direttamente al punto di ricarica disponibile oppure ricevere e visualizzare le informazioni su ristoranti e centri commerciali nelle vicinanze.
I servizi di ricarica Bosch offrono 450.000 punti di ricarica ad uso pubblico in oltre 30 paesi europei per una delle più grandi reti di ricarica presenti nel Vecchio Continente. Entro la metà del 2023 conterà circa 700.000 punti di ricarica in Europa, Nord America e nella regione Asia-Pacifico.
Entro il 2030, Bosch prevede che, a livello mondiale, più di un nuovo veicolo su tre sarà elettrico mentre in Europa si potrebbe arrivare a due su tre. Entro il 2035 si stima che, un’auto su due di nuova immatricolazione in tutto il mondo sarà elettrica.
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