Amata ed apprezzata in tutto il mondo l’Italia è un Paese che vanta un immane patrimonio artistico-culturale. Bellezze paesaggistiche naturali si uniscono ad opere architettoniche ed monumenti nati dall’ingegno umano. Scrigno di culture e tradizioni con una storia millenaria da raccontare.
Nel corso dei secoli si sono susseguiti diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato un segno nella cultura locale.
Passeggiando per le strade delle città, ammirando monumenti e opere artistiche viene da chiedersi che aspetto avessero i centri urbani nei secoli passati. Alcuni centri storici o borghi conservano il medesimo aspetto di un tempo, testimoniando la storia del popolo e del luogo.
Da Nord a Sud, nel Belpaese sono diffusi molti borghi. Storicamente il borgo era la parte fortificata dei comuni di notevole importanza.
Oggi, invece, sta ad indicare comuni di piccola o media grandezza, caratterizzati da un’atmosfera rilassata ed un’economia poco sviluppata e volta alla tutela del territorio.
Il trend degli ultimi anni: il turismo dei borghi.
L’Italia risulta essere fra i Paesi più visitati dagli stranieri, superando anche la Francia. Il patrimonio artistico, le bellezze paesaggistiche, la cultura enogastronomica rappresentano delle forti attrattive per i visitatori. Del resto la moda, la cucina e l’arte italiana sono osannate in tutto il globo. Gli anni del post- pandemia hanno segnato un incremento notevole nel numero di presenze turistiche. Fra le città più visitate risultano esserci Roma, Firenze, Venezia e Milano. A questa cinquina va aggiunto un gran numero di luoghi che, di stagione in stagione, attira un elevato numero di turisti.

Nel corso degli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più il turismo dei borghi. La storia, l’ambiente caratteristico, il buon cibo dei borghi sono fonte di attrazione per gli stranieri. Fino a qualche anno fa alcuni di essi risultavano sconosciuti, e solo negli ultimi anni, grazie ad un’opera di rivalutazione, sono diventati siti turistici.
Perché i borghi attirano così tanto?
I borghi italiani sono belli, e su questo non c’è dubbio. Tuttavia viene da chiedersi perchè attirano così tanto? Nel corso degli ultimi anni si sente sempre più parlare dei piccoli centri abitati, e non solo nelle agenzie o sui siti di viaggi. Sembra esserci stata un’inversione di tendenza, che vede i borghi al centro di una rete di rivalutazione.

Perchè piacciono i borghi? Per l’atmosfera salubre, per l’ambiente rilassato, per il fascino delle case in pietra e soprattutto per la convivialità con gli abitanti. Nei piccoli comuni sembra che il tempo si sia fermato a secoli fa. I residenti, infatti, conducono uno stile di vita sano, senza essere esposti allo stress e allo smog delle medie e grandi città. Non a caso proprio nei borghi si registra il maggior numero di centenari.
Lungo lo Stivale, nelle venti regioni italiane si presentano borghi di grande bellezza e fascino; in questo articolo vi condurremo in giro per il Belpaese, alla scoperta dei borghi più belli, quelli che meritano di essere visitati almeno una volta.
Per ovvie ragioni sarà impossibile citarli tutti, ma nella selezione saranno menzionati alcuni fra i più belli ed interessanti.
In Piemonte a Barolo: il borgo del vino.
Il nome evoca un famoso vino, ma Barolo non è solo tradizione enologica. Situato nella regione delle Langhe, nel piccolo centro urbano si respira il profumo dell’uva, ma anche un’atmosfera di relax. Il primo insediamento di cui si ha traccia risale al periodo dell’Alto Medioevo. Grazie alla presenza delle viti, nel corso dei secoli Barolo è diventato uno dei maggiori centri produttivi di vino, tanto da dare il nome ad un vitigno. Tuttavia nel corso del Novecento anche il borgo delle Langhe ha conosciuto il periodo della Malora, come descritto dallo scrittore Beppe Fenoglio. Molti abitanti hanno lasciato il luogo e la viticoltura, alla ricerca di attività più redditizie nelle grandi città. Oggi, invece, si è assistito ad un’inversione di tendenza: i giovani vogliono fare i viticoltori e restare a Barolo.

A Barolo si erge il Castello dei Marchesi Falletti, dove è visitabile il Museo etnografico ed enologico del Barolo.
In Lombardia nel borgo di Clusone: fra arte e bellezze naturalistiche.
Non tutto lo conoscono, eppure merita di essere visitato, Clusone è un borgo ricco di monumenti e luoghi di interesse. La Basilica di Santa Maria Assunta, dove sono custodite opere di grande importanza. Va segnalato l’Oratorio dei disciplini, dove è possibile ammirare numerosi affreschi. C’è poi il Palazzo Comunale, sulla cui facciata è visibile un Orologio Planetario, dotato di un meccanismo geniale.

In questo orologio compare un’unica lancetta in grado di segnare ore, mesi, giorni, durata del giorno e della notte, fasi lunari e segni dello zodiaco. Clusone appare interessante anche per la presenza di sentieri dove poter ammirare la vegetazione e viste mozzafiato.
In Friuli Venezia Giulia nel borgo di Venzone: un salottino elegante.
Ammirando le stradine di Venzone sembra di vivere in un’atmosfera fatata. Un borgo che appare simile ad un salotto arredato con estremo gusto. La storia di Venzone risale all’anno 1001, quando viene citato per la prima volta in un documento ufficiale. Nel 1077 entra a far parte del Patriarcato di Aquileia, diventando feudo della famiglia Mels. In seguito è entrata a far parte della Repubblica di Venezia, per poi passare prima sotto il dominio dei francesi e dopo degli austriaci.
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha deciso di nominare Venzone monumento nazionale. A causa dello scisma del 1976 buona parte del centro cittadino è stata rasa al suolo. Il borgo è stato fedelmente ricostruito grazie alla tenacia del sindaco.
Fra i luoghi di maggiore interesse spiccano il Duomo di Sant’Andrea e il Palazzo Comunale.
In Liguria nel borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena: fra case in pietra e lavatoi.
Il nostro viaggio alla scoperta dei borghi dello Stivale prosegue con la Liguria, una regione sospesa fra mare e monti. Il borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena conta appena 127 abitanti. Una vera oasi di pace e relax, dove poter ammirare le bellezze della terra ligure. La struttura è quella tipica dei borghi medievali, con case in pietra e vicoli stretti, caratteristica la presenza dei lavatoi. Fra i luoghi di interesse artistico c’è la Piazza della Torre e il Santuario della Madonna delle Grazie.
In Toscana nel borgo di Buonconvento: fra i colori delle crete.
La Toscana è la regione dei borghi per eccellenza. Fra i più belli va sicuramento annoverato Buonconvento, con i suoi particolari colori che richiamano le crete e la terra cotta. Come si evince dal nome, nel Medioevo il borgo era ben posizionato per gli affari commerciali, e per questo le mura offrivano la protezione necessaria. Dopo diverse invasioni sono state realizzate nove torri.
Oltre alla presenza di interessanti musei e del Palazzo Comunale, il centro di Buonconvento merita una visita per ammirare la tipica architettura in mattoni rossi.
Nelle Marche nel borgo di Gradara: il paese di Paolo e Francesca.
Gli appassionati di Dante e della Divina Commedia non possono non ricordare la storia fra Paolo e Francesca. Un amore impossibile vissuto fra le mura del borgo di Gradara. Un borgo medievale in cui spicca la presenza della Rocca, un antico castello medievale. Nella Rocca è ancora possibile ammirare il camerino di Lucrezia Borgia e la camera da letto di Francesca.

Oltre alla Rocca meritano una visita Museo Storico e il Teatro Comunale. Gradara offre anche la possinilità di fare delle piacevoli passeggiate nei sentieri circostanti il Castello. Fra essi ricordiamo la Passeggiata degli innamorati e il Sentiero di Paolo e Francesca
In Abruzzo nel borgo di Santo Stefano di Sessanio: il paese caro ai De’ Medici.
Siamo in Abruzzo, nel Parco Nazionale del Gran Sasso, Santo Stefano di Sessanio è un borgo di origine medievale che attira per la sua struttura e le sue opere architettoniche. Un borgo fortificato e perfettamente conservato che si trova a 1250 metri di altitudine. Storicamente Santo Stefano si è sviluppata nel corso del Medioevo, quando divenne una cittadina votata all’agricoltura e alla pastorizia. Il momento di massima espansione avvenne sotto l’egemonia dei De’ Medici. Gli abitanti del borgo, infatti, producevano la lana “carfagna” per la Signoria.
Qualche anno fa le bellezze di Santo Stefano hanno colpito l’imprenditore italo-svedese Daniele Kihlgren, il quale ha deciso di acquistare buona parte delle strutture del borgo per ristrutturarle. I lavori di restauro hanno mantenuto fede all’antica struttura del centro urbano, e molte abitazioni sono entrate a far parte del progetto dell‘Albergo diffuso Sexantio.
Fra i luoghi di interesse di Santo Stefano la Porta Medicea, dove si può ammirare lo stemma della Famiglia De’ Medici, la Torre Medicea, posta in cima al borgo e il Palazzo del Capitano, residenza fatta costruire sempre dai signori di Firenze.
La bellezza e il valore storico dei borghi.
Abbiamo solo menzionato alcuni dei borghi italiani, raccontando la loro storia e le loro peculiarità. Il valore storico dei borghi italiani, tuttavia, va ben oltre. Ogni regione italiana dal Piemonte alla Sicilia presenta dei piccoli centri urbani che racchiudono fra le loro mure e le case in pietre la storia del nostro Paese. In conclusione ogni italiano dovrebbe avere a cuore la tutela del patrimonio artistico- culturale del territorio.