A partire da aprile 2025, l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) si rinnova con un’importante novità a favore dei risparmiatori: titoli di Stato e buoni postali vengono esclusi dal calcolo, fino a un valore complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Questa attesa modifica diventa finalmente operativa con la pubblicazione del nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), offrendo un significativo vantaggio a molte famiglie italiane che potranno accedere più facilmente a prestazioni sociali agevolate.
La nuova normativa ed il lungo percorso di attuazione
La modifica al calcolo dell’ISEE ha seguito un iter particolarmente lungo prima di diventare effettiva. Introdotta inizialmente dalla Legge di Bilancio 2024, questa importante novità ha dovuto attendere oltre un anno per la sua concreta applicazione. L’entrata in vigore della disposizione non è stata infatti immediata, essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento (DPCM n. 159 del 2013. Il decreto è stato approvato dalla Corte dei Conti dopo aver ottenuto parere favorevole dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, dalla Conferenza Stato-Regioni e dal Consiglio di Stato.
Il DPCM n. 13/2025 è formalmente entrato in vigore il 5 marzo 2025, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta il 19 febbraio. Tuttavia, per l’implementazione operativa sono stati necessari ulteriori passaggi tecnici, culminati con la pubblicazione del nuovo modulo DSU da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 2 aprile 2025.
Gli strumenti finanziari esclusi dal calcolo
La normativa prevede l’esclusione dal calcolo dell’ISEE dei seguenti strumenti finanziari:
- Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)
- Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)
- Certificati di Credito del Tesoro (CCT)
- Buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato)
- Libretti di risparmio postale
- Altri prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.
Questa esclusione rappresenta un cambiamento significativo che potrebbe permettere a molte famiglie di ottenere un ISEE più favorevole, ampliando così l’accesso a diverse prestazioni sociali agevolate.
Il limite di esclusione e la sua applicazione
È importante sottolineare che l’esclusione non è totale ma prevede un tetto massimo. I titoli di Stato e i prodotti finanziari garantiti dallo Stato sono esclusi dal calcolo dell’ISEE fino a un importo massimo di 50.000 euro complessivi per nucleo familiare. Questo significa che se il valore complessivo di questi strumenti supera tale soglia, l’eccedenza dovrà comunque essere inclusa nel calcolo del patrimonio mobiliare.
Ad esempio, un nucleo familiare in possesso di buoni fruttiferi postali per un valore di 60.000 euro dovrà indicare nella DSU solo la quota eccedente la soglia di esenzione, quindi 10.000 euro. È bene precisare che la soglia di 50.000 euro si applica complessivamente al nucleo familiare e non singolarmente a ciascun componente.
Tempistiche e modalità di attuazione
Il nuovo modello della DSU è diventato disponibile dal 2 aprile 2025, rispettando il termine di 30 giorni dall’entrata in vigore del DPCM n. 13/2025. L’INPS ha infatti aggiornato i sistemi per recepire le modifiche normative e consentire la corretta compilazione della dichiarazione secondo le nuove regole.
Nonostante la norma sia entrata in vigore formalmente il 5 marzo 2025, è stato necessario questo periodo di circa un mese per l’adeguamento delle procedure informatiche, permettendo a INPS e CAF di adattarsi alle nuove modalità di calcolo.
Cosa fare con le DSU già presentate?
Un aspetto particolarmente rilevante per chi ha già presentato la DSU nel 2025 riguarda la validità delle dichiarazioni esistenti. L’INPS ha chiarito che le DSU già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla loro naturale scadenza, ovvero fino al 31 dicembre 2025.
Tuttavia, i cittadini hanno la facoltà di richiedere una nuova attestazione ISEE calcolata secondo la recente normativa, potendo così beneficiare immediatamente dell’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali. Questa scelta può risultare particolarmente vantaggiosa per chi possiede quantità significative di questi strumenti finanziari e necessita di un ISEE più basso per accedere a determinate prestazioni sociali.
Altre novità sull’ISEE 2025
L’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali non è l’unica novità dell’ISEE 2025. La Legge di Bilancio ha introdotto ulteriori modifiche, tra cui:
- L’esclusione dell’Assegno Unico per figli a carico dal calcolo dell’ISEE per alcune prestazioni, come il “Bonus asili nido” e il “Bonus nuovi nati”
- Nuove disposizioni per gli immobili colpiti da calamità naturali
- L’introduzione di nuove prestazioni collegate all’ISEE come la carta dedicata a te, il bonus elettrodomestici, il fondo dote famiglia per attività sportive e ricreative dei figli, il fondo di garanzia per la prima casa e il contributo per spese di locazione degli studenti fuori sede.
Queste modifiche mirano a rendere l’ISEE più equo e a sostenere le famiglie, soprattutto quelle con figli a carico e in situazioni particolari.
Benefici ed implicazioni pratiche della riforma
L’esclusione di titoli di Stato e buoni postali dal calcolo dell’ISEE rappresenta un incentivo significativo all’investimento in strumenti finanziari nazionali, favorendo il risparmio delle famiglie in prodotti garantiti dallo Stato. Questa misura può infatti influenzare positivamente le scelte di investimento dei cittadini, orientandole verso prodotti che ora godono di un trattamento fiscale più favorevole.
Dal punto di vista pratico, molte famiglie potrebbero vedere un abbassamento del proprio ISEE, ampliando così la possibilità di accedere a prestazioni sociali agevolate come bonus bollette, assegno unico universale maggiorato, tariffe ridotte per servizi pubblici e agevolazioni universitarie.
Come procedere per ottenere il nuovo ISEE Dunque?
Per chi desidera beneficiare delle nuove disposizioni, è consigliabile:
- Verificare se nel proprio patrimonio sono presenti titoli di Stato o buoni postali per un valore significativo
- Valutare se l’esclusione di questi strumenti (fino a 50.000 euro) può comportare un effettivo vantaggio in termini di ISEE
- In caso affermativo, procedere alla presentazione di una nuova DSU rivolgendosi a un CAF o compilando autonomamente la dichiarazione online sul sito dell’INPS
- Raccogliere la documentazione necessaria, tenendo presente che sarà comunque obbligatorio dichiarare tutti i rapporti finanziari posseduti, inclusi i titoli di Stato e i buoni postali, che verranno poi automaticamente esclusi dal calcolo fino alla soglia prevista.