Dior sceglie l’Italia per svelare i dettagli della prossima collezione Haute Couture. Un viaggio esplorativo che unisce artigianalità, arte, teatro e cinema.
L’Italia è la patria della moda. Creatività e qualità sono i tratti distintivi dell’artigianalità nostrana. Caratteristiche che hanno diffuso il valore del Made in Italy in tutto il mondo. Non a caso l’industria della moda internazionale continua a tenere gli occhi puntati sul Belpaese. Maison italiane e straniere scelgono gli scenari suggestivi dello Stivale come location per le loro sfilate. Una scelta che esalta le bellezze storico-paesaggistiche italiane.
E dopo i défilé di Chanel e Gucci nelle cornici del Lago di Como e di Firenze, ieri si è svolta a Roma la sfilata Cruise 2026 di Dior.
Una location d’eccezione
L’industria della moda, attraverso ago e filo, crea indumenti preziosi che possano esaltare l’eleganza di chi li indossa. Un mondo ispirato dalla bellezza, che si pone l’obiettivo di dare vita a piccole opere d’arte. E quale luogo, se non il territorio italiano, potrebbe meglio raccontare la grande bellezza? Le maison scelgono il Belpaese come teatro per mandare in scena i loro défilé.
L’utima collezione di Dior, firmata dalla designer Maria Grazia Chiuri, è stata presentata nei giardini di Villa Albani Torlani a Roma. Per la direttrice creativa, le sue collezioni rappresentano un’occasione per portare il suo estro creativo in giro per il mondo. E dopo i recenti show in Messico, Giappone, Stati Uniti, Chiuri è tornata a casa, rendendo omaggio alla sua città natale.
Roma, un luogo in cui si incrociano le arti
Per Chiuri, Roma non è solo la città natale, ma anche un luogo magico in cui si incrociano varie forme d’arte. Un territorio senza tempo, ma con una tradizione storica millenaria. Una storia che è percepibile attraverso l’architettura, la pittura,la scultura e il teatro. Ogni forma d’arte rappresenta un tassello per l’ispirazione delle grandi creazioni di moda.
Il cortometraggio di Matteo Garrone
Roma è anche la città del grande cinema. In quest’atmosfera magica hanno mosso i primi passi i maestri della settima arte, fra cui Federico Fellini e Vittorio De Sica, Ettore Scola e Mario Monicelli. Non a caso la sfilata Dior Cruise 2026 è stata svelata con un cortometraggio firmato da Matteo Garrone. Les Fantômes du Cinéma è il nome del corto, girato nei romantici giardini di Villa Albani Torlonia, dove si è svolta anche la sfilata.
La narrazione ha inizio con i sarti dell’atelier Dior che accompagnano le modelle per un servizio fotografico nel parco della Villa. Nel momento in cui ha inizio il servizio, appaiono dei fantasmi vestiti con abiti d’epoca, ispirati ai film di Fellini, Visconti e Pasolini. Queste figure oniriche sfilato e si muovono in modo leggiadro fra le modelle, senza che nessuno si accorga della loro presenza.
La scelta di aprire il défilé con un cortometraggio ha sugellato il legame d’intesa che unisce la designer al mondo della settima arte.
L’omaggio alla contessa Mimì Pecci Blunt
La collezione Dior Cruise 2026 si è contraddistinta per la presenza preponderante del bianco. Un colore scelto non a caso, ma come voluto omaggio al “Le Bal Blanc” il ballo in maschera organizzato dalla contessa Mimì Pecci Blunt. Ogni creazione dell’ultima collezione di Maria Grazia Chiuri ha lo scopo di rendere immortale il fascino e l’influenza della nobildonna. Blunt ha vissuto fra Parigi, New York e Roma, facendo la mecenate ad artisti del secolo scorso. La contessa fu anche patrona del Teatro della Cometa, oggi restaurato e restituito al pubblico grazie al sostegno della maison francese. Un’opera di mecenatismo che ha voluto riportare in auge lo storico teatro romano.
80 look che rievocano varie epoche
Villa Albani Torlonia ha visto sfilare 80 abiti che rappresentano il prestigio e l’estro creativo di Dior. La direttrice artistica ha realizzato una collezione che esplora varie epoche storiche. Corsetti e lingeri rievocano scenari medievali; mentre il tulle leggero ed impalpabile porta alla mente gli abiti romantici del XIX secolo. Spazio anche a blazer, che sono stati attualizzati attraverso l’associazione ad abiti lunghi con balze leggiadre.