Non è più in secondo piano, ricevendo al contrario tutta l’attenzione che merita: la cura della pelle maschile è infatti “entrata” a pieno titolo nelle abitudini quotidiane, non solo per questioni legate puramente all’estetica – e dunque al piacere di “apprezzarsi” guardandosi allo specchio – ma anche e soprattutto per motivazioni attinenti alla salute della propria pelle.
Introdurre nella routine giornaliera un “momento” da dedicare alla cura personale è infatti fondamentale per mantenere in primis la pelle pulita e idratata, preservandola dagli agenti atmosferici, come pure più giovane ed elastica per un periodo maggiore di tempo, per contrastare quelli che sono i normali segni di invecchiamento.
Bisogna poi considerare – fattore non da poco – che a causa delle condizioni ormonali la pelle dell’uomo si presenta più spessae grassa di quella della donna, richiedendo pertanto attenzioni adeguate e personalizzate. Così da conservare un aspetto sano e scongiurare il rischio di problematiche quali irritazioni o imperfezioni: acne e punti neri, ad esempio, possono “destabilizzare”, compromettendo un buon rapporto con sé stessi e con gli altri.
Ecco il motivo per il quale è di assoluta importanza non trascurare quello che è un “appuntamento” irrinunciabile nella vita di tutti i giorni e ancor di più nei cambi di stagione, quando la propria pelle necessita di prodotti specifici per far fronte alle diverse condizioni climatiche. Proseguiamo allora nella lettura per scoprire qual è la migliore cura per la pelle maschile da adottare per l’autunno, così da non essere “impreparati” sull’argomento. Prima, però, è opportuno analizzare quella che è la “risposta” della pelle alle nuove temperature, in modo tale da avere uno sguardo d’insieme su tutta la tematica.
L’estate oramai è terminata e bisognerà attendere un anno per “ritrovarla” e godere dei bei momenti di relax e svago trascorsi. Gli scenari cominciano a “mutare abito”, e ci si prepara ai nuovi impegni e alle nuove sfide del quotidiano.
Come tutto ciò che ci circonda, anche la pelle risulta “condizionata” dalla nuova stagione entrante, trovandosi a dover affrontare molti cambiamenti. Con il regolare calo delle temperature cala infatti anche la pressione sanguigna. Ciò comporta un apporto inferiore di sangue e di ossigeno alle diverse parti del corpo. La minore ossigenazione è causa di un indebolimento della pelle (e dei capelli), nonché di un colorito più spento e di un’epidermide meno elastica e idratata, più soggetta a danneggiarsi, specie in quelle aree maggiormente delicate, come il viso, che tende a screpolarsi.
Durante l’estate la pelle, per difendersi dall’azione dei raggi UV, mette in atto “automaticamente” un meccanismo di protezione, divenendo maggiormente dura e spessa, proprio per “contenere” gli effetti di potenziali danni. Quando scema l’intensità del sole, l’epidermide si fa invece più sottile, così da poter assorbire una quantità superiore di raggi UV. Ma “resta” comunque soggetta agli agenti esterni, quali freddo, sbalzi di temperatura ed umidità, che provocano secchezza, opacità e disomogeneità, nonché irritazioni e arrossamenti. Senza poi trascurare il cosiddetto “effetto rebound”, ossia il ripresentarsi di patologie che si erano fronteggiate grazie ai raggi UV, come ad esempio le dermatiti allergiche ed atopiche.
Come evitare, allora, che la pelle subisca gli effetti del cambio di stagione? Sicuramente mantenere l’organismoidratato e adottare un’alimentazione sana – ricca di amminoacidi e vitamine, di verdure fresche e di stagione – è un buon punto di partenza, a cui però devono aggiungersi trattamenti mirati e cure apposite, che fungano da “barriera” per la pelle.
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