Come avviene la successione di padre in figlio? Ecco l’approfondimento spiegato passo dopo passo.
Esistono delle prassi procedurali da seguire molto precise, le quali sono racchiuse all’interno di un procedimento chiamato “successione legittima“. Prima di introdurre il passo specifico in cui si parla di padre e figlio, serve dunque un doveroso riepilogo.
In breve, la successione legittima di padre in figlio viene attuata in caso di difetto del testamento, oppure, nel caso in cui il testamento in questione non legittimi integralmente la quota astratta che l’ereditario dovrà ricevere. Se il testamento è mancante oppure non è totalmente regolare, allora questo procedimento scatta in automatico.
Successione legittima: i gradi di parentela.
Citando ciò che dice la legge in merito, la successione legittima entra in gioco nel momento in cui manca parzialmente o interamente la prova di un testamento. All’interno di questo procedimento ci sono dunque diversi beneficiari, che sono essenzialmente coniugi, discendenti, ascendenti e collaterali.

C’è anche lo Stato, così come i gradi di parentela definiti a loro volta da una legge. La legge in questione fa parte del codice civile, e appartiene all’articolo 76, che suggerisce e definisce proprio i gradi di parentela coinvolti nella successione.
Sostanzialmente, i gradi presenti nella linea retta sono tanti quante sono le generazioni. Parlando invece della linea collaterale, dove risiedono sostanzialmente fratelli e cugini del defunto, si computano dalle generazioni fino ad arrivare allo stipite comune. Lo stesso stipite viene invece escluso dalla linea retta.
Per fare un esempio concreto, gli zii sono parenti di terzo grado, i nonni invece appartengono al secondo. Fino al sesto grado tutti i gradi di parentela sono rilevanti e vengono presi in considerazione. Una volta superata questa soglia, ai sensi della legge nulla di tutto quello che viene dopo sarà considerato.
Successione: coinvolti anche gli adottivi.
Una caratteristica molto curiosa riguardante la successione dal padre al figlio, viene stabilita dagli articoli 566 e 567 presenti all’interno del codice civile. Stando a quanto suggeriscono queste due voci, in caso di scomparsa del padre gli succedono anche i figli adottivi, alla pari di quelli nati biologicamente da lui.
Quanto appena detto non sarà valido solamente nei casi in cui ad un genitore si ritrovino a concorrere coniuge e figli, indipendentemente dal fatto che si parli del padre, o della madre. Dunque, anche i figli adottivi potranno eventualmente beneficiare delle quote di eredità del padre (adottivo) venuto a mancare.
Come anticipato sopra, onde evitare errori burocratici bisogna seguire ogni singolo step di questa procedura in maniera precisa. Di per sé i processi burocratici, soprattutto quelli nostrani, possono essere molto lenti. I tempi potrebbero prolungarsi ulteriormente, in caso di errori di calcolo o di compilazione.
Ecco quindi come comportarsi in queste specifiche situazioni.
Successione padre e figlio: come comportarsi?
Nei paragrafi precedenti si è parlato di gradi di parentela e di figli adottivi, anch’essi considerati nella successione ereditaria. In questo caso si parlerà invece di successione da padre a figlio vera e propria. Chiaramente, nel momento in cui avviene un tragico evento del genere, la prima cosa a cui si pensa non è sicuramente la burocrazia che queste situazioni comportano.
Tuttavia, prima o poi sono dei passaggi a cui bisogna pensare per forza di cose. Il primo passaggio da seguire è quello di comunicare l’avvenuto decesso all’Inps. Dovranno poi essere resi partecipi le banche e gli istituti di credito, nel caso in cui i figli conoscano le affiliazioni che il genitore defunto aveva.
A proposito di utenze, anche le compagnie di luce e gas dovranno essere informate del decesso dell’utente. Stesso discorso per l’abbonamento RAI, se presente. Oltre questo, bisogna anche verificare l’eventuale presenza di beni mobili iscritti al PRA.
Ovvero, il Pubblico Registro Automobilistico, da non confondere invece con l’ACI. Ma in cosa consiste invece la dichiarazione di successione? Ecco una spiegazione all’interno del prossimo paragrafo.
Dichiarazione di successione: cos’è e come avviene.
Questa dichiarazione di successione deve essere presentata obbligatoriamente entro 12 mesi dal decesso, e l’ente che dovrà riceverla è l’Agenzia delle Entrate. All’interno di questo documento si dovrà comunicare formalmente lo scopo della comunicazione, e ad occuparsene dovrà essere una persona chiamata all’eredità.
Una volta fatti i dovuti accertamenti, si dovrà procedere con il pagamento dell’imposta apposita. Questa imposta viene a sua volta calcolata su aliquote variabili ed ereditarie, che cambiano a seconda del grado di parentela dell’erede in questione.
Può essere fatta in vari modi, sia da sé che tramite servizi web appositi. Essendo un documento di estrema importanza, è molto importante che ogni singolo punto sia preciso. Diversamente, l’Agenzia che lo riceverà potrebbe rispedirlo al mittente non prendendolo in considerazione.
La fase cruciale alla quale bisognerà prestare più attenzione in assoluto, è sicuramente quella relativa al calcolo delle imposte. Soprattutto per questa fase specifica, è fortemente consigliato rivolgersi all’aiuto di professionisti esperti e qualificati.
A proposito di successione legittima, ecco quando spetta ai figli.
Quanto costa la successione legittima?
La successione legittima spetta ai figli coinvolti soltanto in determinati casi. Come detto sopra, entra in gioco soltanto nel caso in cui manca un testamento. L’elenco di gradi di parentela coinvolti viene legittimamente esplicitato all’interno del codice civile, in due diciture ben precise.
A livello di costi, anche in questo caso esiste una legge ad essersi espressa in merito. La si può trovare nella dicitura numero 286 proclamata nel 2006, che afferma l’esistenza di una tassa dell’8% per i soggetti terzi. Nel caso in cui i beni in questione siano invece devoluti ai parenti, allora la tassa scenderà al 6%.
Quest’ultima opzione è da considerarsi valida solamente nel caso in cui il grado di parentela arrivi fino al sesto grado. Idealmente, nel caso di padre e figlio la successione può arrivare a costare dai 250 ai 300 euro. Anche se tutto è ovviamente correlato al valore del bene rilasciato in eredità.
Costi e step da seguire sono dunque tutte comunicate in base ai sensi della legge. Ma per districarsi al meglio in queste situazioni così complicate, è cosa buona e giusta quella di rivolgersi a dei professionisti qualificati.