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Nuovo codice della strada 2024: stretta del governo su droga, alcol e cellulari.

nuovo codice della strada
Fonte foto: Pixabay

Il nuovo codice della strada è diventato legge a fine novembre; secondo quanto dichiarato dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, ci vorranno però ancora alcuni giorni perché il testo diventi effettivo dopo l’approvazione in Senato.

Le prime considerazioni emerse dal documento lasciano intravedere una stretta significativa su guida in stato di ebbrezza, uso del cellullare ed eccesso di velocità. Le modifiche apportate hanno già causato polemiche dividendo l’opinione pubblica. Secondo i più critici, infatti, la normativa che sarà operativa prima di Natale è stata definita addirittura incostituzionale. Entriamo nel dettaglio per analizzare la questione più da vicino.

Nuovo codice della strada: quando entra in vigore.

Il nuovo codice della strada entrerà in vigore presumibilmente a dicembre, come dichiarato da Matteo Salvini ai microfoni della trasmissione radiofonica “Giù la maschera”: “Vuol dire che a Natale, per l’esodo, bisognerà evitare di usare il telefono al volante – che bisogna evitare anche oggi – ma che con le nuove norme si avrà la patente ritirata per 15 giorni” ha aggiunto.

Il Senato ha dato il via libera alla normativa, ma per l’effettiva entrata in vigore bisognerà attendere la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Ciò che emerge, ad ogni modo, è una visione più severa e rigorosa delle regole con aspre sanzioni in caso di violazione.

L’anno scorso ci sono stati 3.039 morti sulle strade italiane. E la prima causa di mortalità dei ragazzi in Italia fino ai 24 anni è la strada” ha sottolineato il ministro dei Trasporti. La stretta del nuovo codice stradale, infatti, è rivolto soprattutto ai neopatentati con la sospensione della patente in caso di comportamento recidivo.

Nuovo codice della strada, cosa cambia: “Sicurezza e prevenzione”.

Il nuovo codice della strada ha sicuramente cambiato le carte in tavola con alcune modifiche importanti su uso di alcol, droga e cellullare. Le principali novità introdotte dal testo, infatti, prevedono una stretta a chi guida in stato di ebbrezza con multe che possono arrivare fino a 6.000 euro.

Nel caso in cui il tasso alcolemico dovesse superare 1,5 grammi per litro, inoltre, si verificherebbe la sospensione della patente oltre ad essere passibili di arresto. La stretta viene anche data in caso di uso del cellullare durante la guida dove è previsto anche il ritiro della patente fino a 15 giorni, oltre a sanzioni fino a 1400 euro.

Più sicurezza e prevenzione sulle nostre strade con un obiettivo: ridurre le stragi sulle strade italiane” ha dichiarato Matteo Salvini in Senato. Sicurezza e prevenzione sono, dunque, i temi alla base delle modifiche al testo che chiede un maggior rigore ai giovani. Il nuovo codice, infatti, prevede il divieto di guida ai neopatentati di macchine grandi, suv e simili per i primi tre anni.

Per quanto riguarda l’uso di droghe, chi dovesse risultare positivo a sostanze stupefacenti o psicotrope incapperà nell’immediato ritiro della patente per tre anni. Le novità sono previste anche per chi abbandona gli animali con multe che andranno dai 1.300 ai 13.000 euro.

Fonte immagine: Pixabay

Nuovo codice della strada: Moto e scooter 125cc in autostrada e tangenziale.

Il cambiamento più sostanzioso e atteso del nuovo codice della strada riguarda certamente moto e scooter 125cc. Con il nuovo regolamento, infatti, anche veicoli di piccola cilindrata, compresi quelli elettrici con una potenza di almeno 6 kW, potranno circolare in autostrada e tangenziale.

Questa modifica al testo è sicuramente la più chiacchierata e potrebbe dare una significativa svolta anche alla vendita di questi veicoli. In ogni caso è necessario aver compiuto 18 anni per poter circolare su queste strade.

Nuovo codice della strada: divieto di sosta, passaggio a livello ed eccesso di velocità.

Le modifiche al Codice della strada riguardano anche il divieto di sosta e il passaggio a livello, con un aumento considerevole delle sanzioni. Chi sosta nei parcheggi dei disabili con motocicli e affini dovrà pagare 165 euro di multa. Ancora più salato l’importo per le soste con autovetture, dove la multa sale a 330 euro.

Per quanto riguarda, invece, le soste in corsie preferenziali o fermate bus con i motocicli la multa sarà di 87 euro, 165 euro per le autovetture. La nuova normativa prevede misure più rigorose anche in materia di passaggio a livello. Chi viene sorpreso a violare la norma, infatti, dovrà pagare una multa di 200 euro.

Per quanto riguarda l’eccesso di velocità il governo ha deciso di dare una stretta sostanziosa anche qui: “Se la violazione è commessa all’interno del centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, si applicano la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 220 a 880 euro e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni“, ha sottolineato Salvini.

Nuovo codice della strada: monopattini elettrici e piste ciclabili.

Il nuovo codice della strada ha in serbo cambiamenti e inasprimenti per i monopattini elettrici. Coloro i quali decideranno di circolare con questo tipo di veicolo avranno l’obbligo di assicurazione, casco e targa. Il monopattino potrà circolare solo su strade urbane con limite di velocità sotto i 50 chilometri orari.

Il ministro dei Trasporti ha anche posto l’accento sull’importanza della pista ciclabile non si tratta di una striscia bianca a terra, ma dovrà “essere ben segnalata e ben protetta”. In questo senso la categoria dei ciclisti sarà sicuramente più tutelata con un aumento della distanza minima.

Nuovo codice della strada: polemiche sul test antidroga.

Il nuovo codice della strada approvato in Senato è stato al centro di diverse polemiche e contestazioni. La più significativa riguarda la modifica sui test antidroga. In precedenza, infatti, l’articolo 187 prevedeva il ritiro della patente in caso di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti. Le nuove disposizioni, invece, eliminano qualsiasi accertamento sullo stato di alterazione psicofisica. “Basterà semplicemente un prelievo di sostanza biologica – in questo caso la saliva – e se nella saliva risulterà il metabolite di una sostanza stupefacente, il conducente sarà deferito alle autorità giudiziarie” ha dichiarato Gianluca Romiti, Comandante della polizia stradale di Trieste al TGR.

Questo cosa può comportare? Molte sono state le contestazioni proprio legate a questi punti più “fumosi” del testo. Al centro della polemica finisce il concetto stesso di affidabilità del test antidroga che, in fase preliminare, può dare vita a dei “falsi positivi”. Come ampiamente confermato dagli esperti, l’assunzione di alcuni cibi o farmaci (come ad esempio quelli per allergie, raffreddori e anti-depressivi) possono dare esito positivo anche quando la persona non ha effettivamente consumato sostanze stupefacenti.

La professoressa Strano Rossi ai microfoni di Fan Page ha, infatti, dichiarato: “I test di screening per loro natura sono preliminari e possono dare infatti falsi positivi, anche in caso di assunzione di farmaci, per questo è sempre necessario ricorrere al test di conferma“. Ma qual è Il motivo per cui il nuovo codice della strada ha generato tante critiche? A un primo esame, infatti, sembrerebbe che chiunque possa essere sottoposto al test, anche senza presentare sintomi psicosomatici. Questo solleva inevitabilmente diverse incertezze e domande nell’opinione pubblica.

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Il nuovo codice della strada è incostituzionale? Le critiche.

Secondo i più critici il nuovo codice della strada è da considerare incostituzionale. Le future disposizioni mirerebbero principalmente a “punire” i comportamenti illeciti piuttosto che migliorare le condizioni affinché non si verifichino.

Chi si oppone alle modifiche approvate, definisce il testo come “propagandistico” e poco concreto. Diverse associazioni di familiari delle vittime della strada hanno avviato una petizione online per chiedere al governo una legge più strutturata in tema di distrazione alla guida ed eccesso di velocità.

Inoltre, secondo alcuni esperti il nuovo codice stradale sarebbe incostituzionale perché non basato su statistiche oggettive. “Solo lo 0,1% di tutte le contravvenzioni nel 2023, tolte quelle per il divieto di sosta, è dovuto alla guida sotto effetto di stupefacenti, lo 0,5% alla guida in stato di ebbrezza” ha dichiarato Alessandro Minin, responsabile del dipartimento di responsabilità civile e grave infortunistica stradale di A.L., a Fan Page. D’altro canto c’è anche una buona fetta di opinioni che, invece, vede il tema “sicurezza” ai vertici dell’agenda del governo. Com’è consuetudine in questi casi esistono dei dubbi legittimi e pertinenti che, certamente, richiedono una risposta in tempi ristretti.

La riforma del Codice della Strada che divide il nostro Paese.

Il nuovo codice della strada ha sicuramente creato un enorme divario nell’opinione pubblica per diverse ragioni. Le prime considerazioni erano emerse già ad aprile 2024, quando il testo è stato approvato alla Camera. Il lascia passare del Senato ha, però, acceso ulteriormente il dibattito intorno all’aumento delle sanzioni, le indicazioni legate ai test antidroga e all’esigenza sempre più insistente di una maggiore educazione stradale.

In attesa dell’entrata in vigore effettivo della normativa che attende l’ultima parola del Capo di Stato, le questioni hanno suscitato sicuramente più di una critica. C’è chi ne fa una questione di “propaganda”, mentre altri pongono l’accento sulla severità, come presupposto per una maggiore sicurezza e prevenzione stradale. Di fatto, non è la prima volta che la Corte Costituzionale dichiara “illegittimo” il nostro codice stradale. È, dunque, ancora possibile che nei prossimi mesi o anni ci siano ulteriori modifiche del testo.

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