L’8 marzo si avvicina, ma, con tutto il rispetto per la celebrazione, le donne dovrebbero essere omaggiate e festeggiate ogni giorno dell’anno, senza soluzione di continuità: ecco perché parleremo di cinque magnifiche donne italiane icone di stile, tra le più ammirate dagli uomini e, soprattutto, dalle donne, per il loro mix di intelligenza, ironia, eleganza, bellezza e naturale sensualità.
Perché la consapevolezza di sé, l’esaltazione delle proprie imperfezioni sottolineate – e non nascoste – con ironia e leggerezza, il saper superare le proprie debolezze per trasformarle in punti di forza, beh tutto questo seduce molto più di gambe e seni in vista ad ogni costo. E lo sanno anche gli uomini.
Luisa Ranieri, la napoletanità che ammalia.
L’ultimo palcoscenico che ha calcato, quello del Festival di Sanremo, ha celebrato il suo fascino. A Luisa Ranieri è bastata un’apparizione di pochi minuti per trasformare la sua partecipazione in un evento nell’evento. Il grande pubblicò la conobbe nel 2001, grazie allo spot pubblicitario di thè in bottiglia: il suo tormentone “Anto’, fa caldo!” è ancora fisso nella memoria. Era già un’attrice con una pesante gavetta alle spalle, ma gli italiani si accorsero davvero di lei grazie ad un filmato di 30 secondi e ad un’unica battuta recitata. Dopo quello, in tv, è stata il volto, la grazia e la forza di moltissime donne: da Maria Callas a Luisa Spagnoli fino all’ultimo successo, il vicequestore Lolita Lo Bosco. Non solo tv, però, perché Luisa Ranieri ha rischiato anche l’Oscar, con il film “E’ stata la mano di Dio”, di Paolo Sorrentino e, sul red carpet, ha conquistato anche il pubblico d’Oltreoceano. Anche sul fronte familiare, Luisa Ranieri non si è accontentata: dal 2005 è sposata con Luca Zingaretti, l’immortale “Commissario Montalbano” ed è madre di due bimbe. Chi, tra i due, abbia stregato l’altro, per primo, non è davvero dato sapere ma, di certo, a Luisa Ranieri è bastato scendere le scale di Sanremo perché non ci fossero occhi che per lei. Certo, avere la sua fisicità mediterranea aiuta, ma tutta quella allure è il frutto di ben altro che la sola bellezza.
Francesca Fagnani, graffiante anche “al naturale”.
Galeotto è stato il teatro Ariston di Sanremo anche per Francesca Fagnani, che durante il Festival ha avuto la piena conferma di quanto fosse meritato il successo conquistato con la conduzione di “Belve”, il programma di interviste “senza rete” che conduce ormai da anni e è in onda sulle reti Rai. Giornalista, conduttrice televisiva, entra in Rai dalla porta principale con Annozero: da Minoli e Santoro, allora, al ruolo di opinionista per “Quarta Repubblica” su Rete4 e a “Non è l’Arena” su La7 e conduce anche una puntata di “Le Iene”, con Nicola Favino. Ma il “suo” programma è “Belve”. La pantera della sigla indossa la chioma bionda di Francesca Fagnani e graffia chiunque si trovi davanti. Guarda la sua “preda”, le si accende un luccichio negli occhi e gli spettatori sanno che sta per attaccare. Quel che è stupefacente e che le celebs fanno la fila per farsi fare a pezzi da lei. Il programma, prima di approdare in Rai -promossa da poco sula rete ammiraglia -, andava in onda sulla rete 9. E lei graffiava esattamente nello stesso modo. Dal 1913 è legata ad giornalista Enrico Mentana che, nella sera in cui Francesca Fagnani era la “padrona di casa” dell’Ariston, ha pensato bene di non farsi avvistare tra il pubblico in sala. Ironica, pungente, dissacrante e incantatrice.
Monica Bellucci, la donna italiana icona di stile e fascino nel mondo.
Chi, invece, al Festival di Sanremo ha sempre detto di no, con garbo ma irriducibilmente, è Monica Bellucci. Da Città di Castello a Parigi, dove attualmente vive, Monica Bellucci è stata – e continua ad essere – l’icona dell’italianità, declinata in ogni sua accezione. Modella, anzi Top-model, attrice, ambasciatrice delle cause più nobili, ha lavorato con i più grandi maestri della fotografia e i registi più acclamati, scegliendo sempre ruoli controversi e molto lontani dagli stereotipi convenzionali, inevitabilmente collegati alla sua fisicità. E’ stata diretta da Giuseppe Tornatore e Francis Ford Coppola, ha posato, nel 1997, per un leggendario Calendario Pirelli firmato da Richard Avedon, ma si è concessa anche agli obiettivi di Fabrizio Ferri e di Gian Paolo Barbieri, nei calendari realizzati per Max e GQ. Immagine della maison Dolce & Gabbana, vive con le figlie a Parigi e, dopo l’unione naufragata con Vincent Cassel, non sembra che Monica Bellucci abbia deciso di legarsi ad altri, anche se si mormora di una recente liaison con l’attore Tim Burton.
Bianca Balti, le cicatrici simbolo di vittoria.
C’è un Festival di Sanremo anche nel passato di Bianca Balti: la modella lodigiana ha fatto gli onori di casa in una delle serate dell’edizione targata 2013. E ha stregato tutti per il magnetismo che sprigionava e che continua ad emanare. Oggi, a molti anni di distanza, le cicatrici lasciate dalla vita che passa, la rendono, se possibile, ancora più affascinante. Giovanissima sfonda nel mondo della moda, diventando una delle pochissime supermodelle italiane. In tandem con Monica Bellucci, è lei a rappresentare il brand Dolce & Gabbana. Lei è il volto delle campagne Victoria’s Secret, Ermanno Scervino, Bulgari eyewear, Diesel e del profumo “BLACK XS” di Paco Rabanne, sostituendo Angelina Jolie. Anche per lei arriva il Calendario Pirelli, nel 2011, e poi le campagne pubblicitarie di L’oreal e Intimissimi, solo per dirne alcuni. Recentemente, Bianca Balti ha, coraggiosamente, affrontato e vinto una sfida difficile, sottoponendosi ad una doppia mastectomia per scongiurare il rischio di un tumore al seno: la modella aveva scoperto una pericolosa deriva nel proprio dna ed ha deciso di risolvere drasticamente la questione. E ha mostrato fieramente al mondo le proprie cicatrici. Madre di due ragazze, una di soli 7 anni, Bianca Balti si è comunque ripresa e, dopo aver catturato gli scatti dei fotografi alla Milano Fashion Week, ha raggiunto Parigi in compagnia della figlia per partecipare, in perfetta forma, alla kermesse della moda parigina.