Un anno fa, circa, era stato venduto a 230 mila dollari e oggi, il Patek Philippe del gangster Al Capone, versione orologio da taschino, è nuovamente in vendita ma, stavolta, non all’asta.
La sua quotazione, adesso, viaggia intorno ai 2 milioni e mezzo di dollari ed è visionabile anche sui specializzati. E sono molti, i siti degli orologi di lusso che propongono il particolare pezzo da collezione che, tra l’altro, non è neanche in perfette condizioni.
A mettere all’asta il Patek Philippe le nipoti di Al Capone
L’orologio da taschino del “re di Chicago” era finito in vendita per mano e volontà delle nipoti del gangster italoamericano, Diane e Barbara Capone, figlie di Albert Francis, detto Sonny, unico figlio di Al Capone, nato dall’unione con Mae Josephine Coughlin. “Ci siamo preoccupate per tutta la vita che le nostre famiglie con fossero circondate da un certo tipo di persone, come lo eravamo state noi da bambine – ebbero a dichiarare le nipoti Capone in quell’occasione – Per certi versi è stata un’avventura, ma siamo felici di mettercela alle spalle”.
Il bellissimo Patek Philippe però non è funzionante ed è incompleto

Il pezzo in vendita è un Patek Philippe, con la cassa in platino e diamanti: 90, per essere esatti, che compongono le iniziali del gangster, AC, ed il cerchio in cui sono iscritte. Oggi, lo stesso orologio da taschino, con il movimento rotto, la lancetta dei minuti mancanti e privo del certificato di origine, è già arrivato ad una quotazione di 2 milioni e mezzo di dollari circa e le visualizzazioni, sui siti specializzati e del lusso, continuano ad aumentare.
Il valore è, quindi, più che decuplicato, rispetto all’ultima valutazione nota, ma nulla trapela sull’identità del venditore, che potrebbe anche non essere lo stesso ad averlo acquistato dalle nipoti di Al Capone.
La prima vendita risale al 2021, insieme alla colt appartenuta al gangster
La prima vendita del Patek Philippe era stata battuta dalla case d’asta Witherells per 229.900 dollari, poco più di un anno fa, nel 2021. Tra gli oggetti banditi nella medesima asta, anche la famosa colt di Al Capone, con l’impugnatura di legno, foto e soprammobili vari ed anche la copia di un saggio francese di Abramo Linconl che Al Capone ricevette in dono durante la sua carcerazione ad Alcatraz.
Non è la prima volta che un orologio del gangster italoamericano finisce all’asta: nel giugno del 2017, era toccato ad un altro gioiello da tasca, in stile art deco, realizzato dalla Illlinois Watch Company e di forma triangolare, gli immancabili diamanti a comporre il monogramma AC. Questa volta, però, “solo” 23. L’orologio fu venduto per 84mila e 375 dollari.
Scarface è sato il mafioso italoamericano più famoso di tutti i tempi
Al Capone, al secolo Alphonse Gabriel Capone, detto anche ‘Scarface’ o ‘Il re di Chicago’ , è stato, forse, il più famoso mafioso statunitense di origini italiane. Nato a Brooklyn il 17 gennaio 1899, fondò il suo impero malavitoso dopo una violentissima gavetta, grazie agli affari condotti durante il periodo del proibizionismo. Nonostante la quantità di crimini di cui si macchiò, fu arrestato solo grazie alla rigida legge americana sull’evasione fiscale e, nel 1931, fu condannato ad 11 anni di carcere.
Scontò ad Alcatraz la condanna per evasione fiscale ma morì libero a Miami
I primi li scontò in Georgia, nel penitenziario di Atlanta, comunque circondato da lussi e comodità e da dove continuò a guidare il suo impero. Nel ’34 fu, però, trasferito nel carcere di Alcatraz, a San Francisco dove furono completamente interrotti i rapporti con l’esterno. Nel 1938, gli fu diagnosticata una forma di sifilide contratta in giovane età e, quindi, scontò il suo ultimo anno di galera nell’ospedale del penitenziario. L’anno successivo, la buona condotta gli valse la libertà ma non dalla malattia, che lo constrinse ad una lunga degenza in un ospedale di Baltimora, dal quale venne dimesso nel 1940. Gli ultimi anni di vita li trascorse nella villa di Miami, in Florida, dove morì il 25 gennaio del 1947, colpito da ictus e già sofferente di polmonite, all’età di 48 anni.
In poche ore, la notizia della vendita del Patek Philippe ha già fatto il giro dei media e dei web, e la curiosità, oltre all’interesse, continua a far levitare le visualizzazioni dell’orologio appartenuto ad Al Capone sui siti specializzati . Si tratta di vedere, ora, se qualcuno sia realmente disposto a sborsare una somma impegnativa per un oggetto da collezione di questo tipo che, oltre al valore intrinseco, aggiunge il fascino perverso della malavita organizzata italoamericana nella Chicago degli anni 20.
E se il prezzo attuale sembra eccessivo, ecco la buona notizia: le spese di spedizione sono incluse…