Pitti Uomo: la storia della moda italiana attraverso i decenni.
L’idea di creare un grande evento per passare in rassegna e far conoscere al grande pubblico le novità della moda italiana venne a Giovanni Battisti Giorgini, imprenditore italiano ed erede di una nobile famiglia lucchese.
In un’epoca storica nella quale sembrava che solo Parigi potesse dire la sua in fatto di moda, Giorgini aveva il sogno di far conoscere al mondo la moda italiana.

La sua visione prende finalmente vita il 12 febbraio 1951, con una sfilata nella sua residenza privata di Villa Torregiani, con la presenza dei grandi nomi della moda del Bel Paese, sei compratori statunitensi in rappresentanza di grandi catene commerciali a stelle e strisce e numerosi giornalisti.
Il First Italian High Fashion Show, questo il nome dell’evento, è stato a tutti gli effetti il vero e proprio precursore del Pitti.
Dato il grande successo riscontrato, infatti, la sfilata venne spostata l’anno successivo nella stupenda e neoclassica Sala Bianca di Palazzo Pitti, da cui prese il nome con il quale è noto ancora oggi.
Negli anni ’60, mentre impazzava la Beatles mania, la moda italiana si divide tra Firenze, Roma e soprattutto Milano, con il Pitti che divenne principalmente trampolino di lancio per stilisti più giovani, originali e talvolta più informali.
I favolosi anni ’70 si confermano favolosi anche al Pitti, grazie allo straordinario esordio di giovani stilisti che diverranno presto stelle di prima grandezza della moda a livello globale, come Armani, Albini e Missoni.
A partire dall’edizione del 1972, inoltre, la kermesse viene riservata esclusivamente alla moda maschile, divenendo a tutti gli effetti il Pitti Uomo così come lo conosciamo oggi.

I ruggenti anni ’80 vedono poi lo spostamento della fiera moda dalla Sala Bianca alla Fortezza da Basso e, contemporaneamente, la nascita ufficiale di “Pitti Immagine”.
Negli anni ’90 il Pitti si dimostra sempre più in grado di cogliere e sfruttare i rapidi cambiamenti che avvengono in Italia e nel mondo, puntando sulla diversificazione delle fiere, sulla comunicazione e sull’ampliamento degli spazi.
In questo decennio vediamo inoltre consolidarsi i diversi ruoli delle grandi capitali della moda nazionale, con la moda donna che cresce a Milano, l’alta moda principalmente a Roma, la moda uomo ed il tessile che continuano a svilupparsi a Firenze.
Il nuovo millennio si apre per Pitti all’insegna di una crescita costante, tanto in termini di fatturato che di offerta, con un numero sempre più ampio di espositori, acquirenti, giornalisti, brand nazionali ed internazionali.
Una fiera in continua espansione, con l’utilizzo degli spazi della stazione Leopolda e la nascita di numerose realtà satellite che orbitano intorno al pianeta Pitti, come Taste, Touch!, neoZone e cloudnine.
Il presente di Pitti Immagine Uomo.
Negli anni ’10 del nuovo millennio Pitti Uomo è entrato con forza nel mondo virtuale, con la Fiera Digitale, con i corsi pittiimmagine e pittidiscovery e con la creazione della app PittiSmart.
Ormai divenuto un appuntamento irrinunciabile per la moda maschile ed il lifestyle con ben due eventi annuali, uno in inverno e uno in estate, nel 2025 Pitti Immagine Uomo avrà luogo con l’edizione 107 a gennaio (14-17) e con quella 108 a giugno (17-20).
L’appuntamento invernale del 2025, al quale MondoUomo.it prenderà parte, si appresta a essere una delle rassegne più vive e ricche di sempre, con la partecipazione di ben 790 diversi brand di moda.
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