Per la trasformazione in chiave ‘ecologica’ la Bmw punta anche a modelli alimentati a idrogeno come fonte di energia sostenibile, che non richiedono nella fabbricazione materie prime come cobalto, litio o nichel.
È infatti partita negli Stati Uniti, nello stabilimento di Spartanburg, la produzione della BMW iX5 Hydrogen per 900 esemplari. Il SUV, presentato a maggio del 2022, è alimentato ad idrogeno. Si tratta di un fuel cell dove uno o più motori elettrici sono alimentati tramite energia generata dall’elettrolisi all’interno delle celle a combustibile.
Frank Weber, membro del CdA di BMW responsabile dello Sviluppo ha affermato: “Siamo certi che l’idrogeno acquisterà un’importanza significativa per la mobilità individuale e quindi riteniamo che un mix di batterie e sistemi di trazione elettrica a celle a combustibile sia un approccio sensato a lungo termine. Le celle a combustibile non richiedono materie prime critiche come cobalto, litio o nichel, quindi investendo in questo tipo di sistema di propulsione rafforziamo anche la resilienza geopolitica del BMW Group. La nostra flotta di prova della BMW iX5 Hydrogen ci permetterà di acquisire nuove e preziose conoscenze, consentendoci di presentare ai clienti un’interessante gamma di prodotti una volta che l’economia dell’idrogeno diventerà una realtà diffusa.”
La iX5 non è la prima auto a idrogeno di BMW. Già nel 1999 Bmw aveva ribadito in un suo comunicato stampa: “l’idrogeno è il carburante del futuro“. Nel 2006 BMW aveva presentato la sua prima auto a idrogeno, la Hydrogen 7 con un motore a combustione interna bivalente, idrogeno e benzina. Si trattava dii un propulsore V12 da 6 litri di cilindrata, adattato per poter bruciare idrogeno al posto della benzina.
Nel 2013 Bmw ha unito le forze con Toyota nelle ricerche sull’idrogeno focalizzandosi sulla tecnologia delle celle a combustibile. Toyota ha poi lanciato la Mirai nel 2014, che attualmente è una delle sole due autovetture alimentate a idrogeno sul mercato.
“Entreremo in produzione nella seconda metà di questo decennio – ha dichiarato Jürgen Guldner che guida in Bmw il settore della propulsione a idrogeno – Per camion, autobus e pullman è già stato accertato che, operativamente, l’idrogeno funziona meglio di altre soluzioni a impatto zero. Ci si attende che nella maggior parte delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri la batteria elettrica possa soddisfare la maggior parte delle esigenze e della domanda”. “Ma non in tutti casi – ha ribadito Guldner – ad esempio per chi non può ricaricare un’auto elettrica a casa; o chi abita nelle grandi città dove non ci sono abbastanza colonnine di ricarica pubblica. Ma anche per chi viaggia molto e per quelli che vogliono guidare un’auto come fanno oggi, fermo restando l’obiettivo di avere emissioni pari a zero. Questa non è una lotta tra batterie elettriche e celle a combustibile a idrogeno. E’ una seconda tappa sulla strada della decarbonizzazione dei trasporti. Batteria e celle a combustibile sono tecnologie complementari, proprio come accade oggi con diesel e benzina”.
La BMW iX5, una volta prodotta negli Stati Uniti, arriva quindi in Germania nell’impianto pilota del BMW Group presso il Centro di Ricerca e Innovazione di Monaco. Per la iX5 è stato necessario progettare un nuovo pianale, per poter ospitare i due serbatoi di idrogeno in fibra di carbonio. Motore elettrico (da 170 CV) e batteria sono stati invece posizionati nella parte posteriore.
La BMW iX5 Hydrogen presenta vantaggi nella percorrenza di medie/lunghe distanze rappresentando un’interessante alternativa alle tradizionali auto elettriche a batteria (BEV). L’auto elettrica a celle di combustibile è infatti adatta per coloro che percorrono molti chilometri. La nuova BMW iX5 Hydrogen combina i vantaggi della guida a zero emissioni alla capacità di percorrere lunghe distanze.
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