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23 Novembre 2024

Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: eventi in programma.

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne
Fonte: labassaromagna.it

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che cade il 25 novembre, abbiamo raccolto per voi un elenco degli eventi più interessanti ai quali prendere parte per sostenere la causa.

Eliminazione della violenza sulle donne: il grido di Elena Cecchettin.

Sogniamo un giorno in cui non sarà più necessario dover prendere parte ad iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, perché non vi sarà più violenza perpetrata ai danni delle donne.

Fermo restando che la violenza va condannata, indipendentemente da chi ne sia vittima, la violenza di genere rappresenta un problema globale. Non interessa solo i Paesi sottosviluppati, né tantomeno solo i contesti in cui vige degrado ed emarginazione.

Quest’anno in Italia sono già oltre 90 i femminicidi – cioè gli omicidi di genere – commessi. Un anno che però è stato foriero di cambiamenti che, come spesso accade nel nostro Paese, non sono frutto di un particolare impegno delle politiche istituzionali, quanto piuttosto dalla forza di un soggetto che riesce con un gesto a scuotere la coscienza pubblica.

Il gesto è incarnato dal grido di dolore della sorella di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex ragazzo poco più di un anno fa. È stata Elena Cecchettin, dunque, che a dispetto del silenzio che solitamente costella le commemorazioni per le vittime di violenza, ha chiesto a gran voce di “bruciare tutto”.

È questo è stato il punto di partenza per portare in piazza migliaia di persone, ma anche per far sì che molte più donne nel corso di quest’anno trovassero il coraggio di denunciare. Ecco che da novembre 2023 le chiamate all’1522, numero antiviolenza e antistalking, sono aumentate a dismisura. Il segno che qualcosa, pur lentamente, si muove.

Gli eventi in piazza da Nord a Sud.

Consci del fatto che un cambio di rotta è possibile quando è la società stessa a capirne l’importanza e a richiedere un cambiamento, abbiamo pensato di elencarvi alcune delle iniziative più importanti che si terranno nelle piazze italiane in vista della ricorrenza.

Il movimento “Non una di meno” avvia due manifestazioni già nel pomeriggio del 23 novembre con due cortei: uno si terrà a Roma, a partire dalle 14:30 presso piazzale Ostiense; l’altro a Palermo, partendo dalle 16:30 da piazza Indipendenza.

A Milano, invece, l’iniziativa “Io non sto zitta” porterà in Piazza San Babila assistenti qualificati in grado di sostenere donne vittime di violenza sia domenica 24 dalle 13:00 alle 18:00 sia lunedì dalle 10:00 alle 18:00.

In Emilia Romagna, invece, si dedica un’intera settimana all’ascolto e all’assistenza, poiché dal 21 al 27 novembre prende vita la quarta edizione dell’(H) Open Week. Tutti gli ospedali dell’azienda USL saranno cioè impegnati ad accogliere le donne in difficoltà e ad offrire loro aiuto e informazioni utili.

Non mancheranno neppure i flash mob, già a partire dal 23 novembre. A Genova si ballerà dinanzi al Wall of Dolls a piazza De Ferrari, mentre a Pisa il 25 novembre ci si ritroverà in Piazza XX Settembre, alle 17:00, per danzare sulle note di “Vietato Morire” di Ermal Meta. Per l’occasione peraltro Torre e Logge dei Banchi s’illumineranno con l’arancione, colore che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha associato alla ricorrenza.

A Napoli il flash mob si terrà, invece, presso il Palazzo Reale e sarà impreziosito da una coreografia simbolica, realizzata da studenti e studentesse, che promette di toccare il cuore dei partecipanti. Seguiranno flash mob anche a Caserta, Potenza, Bari, Lamezia e tante altre città italiane. Non mancheranno nemmeno incontri culturali ed artistici.

Arte, musica e teatro per eliminare la violenza sulle donne.

Se le manifestazioni in piazza hanno perlopiù un potere aggregante, sono gli eventi culturali e artistici quelli che meglio riescono a catturare l’attenzione delle persone sul tema e a generare riflessioni e dibattiti.

L’arte e lo spettacolo possono aiutarci ad esplorare il fenomeno da molteplici punti di vista e anche ad avvicinare al tema i più giovani, in modo trasversale. E, allora, con questi propositi a Roma nasce la campagna di comunicazione #NessunaScusa, per affermare con forza che nulla giustifica la violenza di genere.

giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne
Fonte: Brand-news.it

Al Museo di Roma, presso Palazzo Braschi, grazie alla mostra “Roma Pittrice”, sarà possibile ammirare le opere di donne artiste e conoscere meglio le loro storie di successo e discriminazione femminile. Il ruolo della donna nella storia teatrale, invece, è oggetto della visita proposta dal Museo del Teatro Argentina. Storie di violenza che vedono protagoniste le donne dell’antichità saranno raccontate invece al Teatro di Marcello.

Anche a Milano il palcoscenico del Teatro Carcano si prepara ad accogliere una rassegna che si apre il 25 novembre e termina il 1° dicembre. La serata inaugurata vede protagonisti Alessio Boni e Omar Pedrini che ci portano ad intraprendere un viaggio nella mente del carnefice. Il percorso diventa però anche introspettivo, perché invoglia a chiedersi se, anche inconsapevolmente, abbiamo adottato pensieri ed atteggiamenti, frutto di un retaggio culturale, che relegano la donna ad una condizione di subordinazione.

Nelle serate successive non mancheranno momenti di riflessione sulla silente sofferenza delle donne, sulla mascolinità tossica e l’esigenza di smantellare le differenze di genere. Il tutto sarà arricchito con musica, storytelling e altre forme di spettacolo, ma talvolta anche con l’incontro ed il confronto diretto con il pubblico in platea.

Scarpette rosse per dire no alla violenza.

Nel mondo artistico, in particolare, degna di nota è anche l’iniziativa “Scarpette rosse in ceramica”, che giunge all’ottava edizione e attraversa l’Italia intera, grazie ai comuni che custodiscono la meravigliosa arte ceramica.

Le scarpette rosse, divenute simbolo della lotta alla violenza di genere, nascono dall’opera “Zapatos Rojos” realizzata nel 2009 dall’artista messicana Elina Chauvet, che dedica l’installazione alle donne vittime di femminicidio.

Le scarpe rosse che vedremo nei comuni d’Italia, grazie al contributo dell’Associazione Italiana Città della Ceramica, vengono esposte o vendute per raccogliere fondi destinati a percorsi di sensibilizzazione sul tema. Ma rappresentano anche quel lungo cammino di lotta che ancora ci attende, nonché l’importanza di mantenere alta la soglia dell’attenzione su un problema che rischia di non essere preso sul serio quando non ci tocca in prima persona.

A tal proposito, noi siamo pronti a dimostrarvi, anche mettendoci la faccia, che l’eliminazione della violenza sulle donne è un problema che riguarda tutti e che ognuno può nel suo piccolo dare un contributo significativo.

Vi invitiamo, a tal proposito, fin da ora alla lettura del nostro prossimo editoriale, in pubblicazione proprio il 25 novembre.  

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