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28 Novembre 2024

A Napoli la Mostra che celebra la nascita dell’Impressionismo, sotto la lente acuta di Vittorio Sgarbi.

Napoli Basilica della Pietrasanta 22 novembre 2024 Mostra "Impressionisti e la Parigi a fin de siécle" a cura di Vittorio Sgarbi. Foto: Stefano Renna

Impressionisti e la Parigi fin de siècle.

Grazie a questa stupenda mostra si celebrano a Napoli i centocinquant’anni del movimento artistico dell’Impressionismo, e in particolare la sua nascita e la sua evoluzione; una mostra curata dal professore Vittorio Sgarbi e dal Curatore Stefano Oliviero.

Il luogo suggestivo scelto dall’organizzazione è la Chiesa della Pietrasanta che vedrà una esposizione antologica di sessantanove opere divise in tre sezioni.

Al Professor Sgarbi all’inaugurazione è stato chiesto che tipo di mostra sia questa e lui ha risposto:

“Una mostra molto severa. Severa rispetto a quello che c’è dietro, sarà utile venire alla Chiesa della Pietrasanta per conoscere il percorso che i pittori hanno fatto per diventare gli impressionisti. Una mostra di avvio alla celebrazione degli impressionisti. Ho guardato il materiale e ho visto la testimonianza di una grande attenzione italiana al mondo degli impressionisti”.

Napoli Basilica della Pietrasanta 22 novembre 2024 Mostra “Impressionisti e la Parigi a fin de siécle” a cura di Vittorio Sgarbi. Foto: Stefano Renna

Dunque, il curatore invita a visitare la mostra per gli appassionati di questa corrente artistica per non perdere l’occasione di capire e conoscere da dove viene la meravigliosa pittura poi celebrata negli anni d’oro a Parigi.

La mostra, Impressionisti e la Parigi fin de sièclem, è stata inaugurata il 23 novembre negli spazi espositivi della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta a Napoli.

È un evento prodotto da Navigare Srl in collaborazione con Polo Culturale Pietrasanta e Lapis Museum a cura di Vittorio Sgarbi, in collaborazione con Stefano Oliviero, patrocinata da Regione Campania e Città di Napoli.

L’esposizione, di carattere antologico, è anche un omaggio a questo apprezzatissimo movimento artistico francese nato 150 anni fa, con la prima mostra parigina che ne segnò il debutto ufficiale sul palcoscenico mondiale, il 15 aprile 1874.

7.Eugene Boudin, Port la Havre-1890 ca.olio su tela-collezione privata-credits mostra a Napoli-Impressionisti e la Parigi a fin de siécle”

Le sessantanove opere esposte sono realizzate da 40 artisti per lo più francesi.

Sono suddivise in tre sezioni che percorrono la storia fin delle origini dell’Impressionismo e proseguono poi durante la sua evoluzione, nel teatro naturale di una magnifica Parigi di fine secolo, frizzante, lucente e protagonista in una Europa coinvolta in storici cambiamenti.

La prima sezione è intitolata La rivoluzione realista e l’École de Barbizon. La strada verso l’Impressionismo vede esposte diciotto opere, quasi tutti dipinti a olio e acqueforti, realizzate da artisti della Scuola di Barbizon, tra i quali: Corot, Delacroix, Rousseau, Millet, Courbet, Lecomte. Sono dipinti paesaggistici e realistici, dei veri punti di riferimento per gli Impressionisti.

Nella seconda sezione, invece, intitolata La conquista degli Impressionisti, la mostra entra a pieno nella storia del nuovo movimento artistico, nella fervida Ville Lumiere, sede della seconda Esposizione Universale. È in questa sezione che il visitatore può ammirare quarantacinque opere di una ventina di artisti, ispirati dalla scuola di Barbizon, ma capaci di elaborare forme espressive innovative e originali. Le opere di questa parte della mostra sono soprattutto incisioni e disegni, che mettono in evidenza il lavoro e la preparazione di opere di grandi artisti come, tra gli altri, Cézanne, Manet, Boudin, Degas, Renoir, Forain, Guillaumin, Monet e Mary Cassat, pittrice americana, una delle poche donne ammesse all’arte dell’epoca.

Napoli Basilica della Pietrasanta 22 novembre 2024 Mostra “Impressionisti e la Parigi a fin de siécle” a cura di Vittorio Sgarbi. Foto: Stefano Renna

Infine, la terza sezione, intitolata Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione, ospita sei opere del periodo post-impressionista realizzate dall’artista svizzero-francese Jeanniot, dal paesaggista Firmin-Girard, dal pittore e incisore svizzero Ranft, il cui dipinto “Ladies in café” è stato scelto, fra l’altro, come immagine simbolo dell’esposizione, per poi giungere fino alla pittura Nabis, con Bonnard e Denis.

È presente anche un’area multimediale, attrezzata, con postazioni dotate di Oculus 3D che consentiranno la visione virtuale di alcune opere impressioniste di ambientazione parigina e altre di ambientazione naturalistica. Il visitatore sarà trasportato dentro i dipinti e proverà la sensazione di vivere le atmosfere di quella magica epoca.

La perfezione è opera collettiva, senza l’una nemmeno l’altra sarebbe arrivata dove è arrivata. Ciò valse per questo gruppo di pittori che insieme apprendevano, lottavano, soffrirono ed esposero le loro opere. Spesso andarono contro i loro interessi reciproci e, come gruppo, furono divisi da qualche conflitto interno, ma la loro opera dimostrò, forse meglio delle loro azioni, come lottarono per conquistare una visione nuova, sia in maniera individuale che in maniera collettiva.

il co-curatore Stefano Oliviero – tratto dalla Presentazione della Mostra

Non ci resta dunque che andare alla Chiesa di Pietrasanta ad ammirare questa meraviglia!

La mostra “Impressionisti e la Parigi fin de siècle” è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 19:30 e il sabato, la domenica e i festivi sino alle 20:30.

Prevendita on-line: www.ticketone.it.

Info: www.navigaresrl.com.

Si ringrazia l’ufficio stampa di Fabrizio Kühne per il materiale.

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