Donald Trump ha vinto le Elezioni Presidenziali del 2024 e sarà proclamato Presidente degli Stati Uniti d’America.
Quest’elezione potrebbe avere un impatto significativo sul commercio in Europa, ed in particolare sul Made in Italy. La sua politica economica, basata sul principio di America First, prevede misure protezionistiche che potrebbero penalizzare le esportazioni italiane negli Stati Uniti.
Impatti delle Politiche di Trump.
Aumento dei Dazi: Trump ha già annunciato l’intenzione di aumentare le tariffe doganali su beni importati, con una proposta di un incremento del 10% su tutte le importazioni. Questo potrebbe tradursi in costi aggiuntivi per le aziende italiane, stimati fino a 6,5 miliardi di euro. Settori chiave come l’automotive, la moda e l’alimentare sarebbero tra i più colpiti, con un potenziale aumento dei costi che potrebbe compromettere la competitività delle imprese italiane.
Rischi per l’Export dell’Italia: L’Italia, che dipende fortemente dalle esportazioni verso gli Stati Uniti, potrebbe affrontare una diminuzione significativa del proprio export. Le stime suggeriscono che un aumento delle barriere commerciali potrebbe comportare una perdita di competitività e un calo dell’export del Made in Italy. In uno scenario estremo, se i dazi venissero applicati a tutti i beni ora esenti, il costo per le imprese italiane potrebbe superare i 9 miliardi di dollari.

Conseguenze Economiche.
Le conseguenze di tali politiche potrebbero essere devastanti non solo per il Made in Italy ma anche per l’intera economia europea. L’ipotesi di una guerra tariffaria con gli Stati Uniti potrebbe costare all’Europa fino a un punto percentuale del PIL, con l’Italia tra i maggiori perdenti. Le aziende italiane si troverebbero a dover decidere se assorbire i costi aggiuntivi o ritirarsi dal mercato statunitense.
Conseguenze per la sostenibilità ambientale.
L’eventuale vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2024 avrà ripercussioni significative sulla sostenibilità ambientale, sia negli Stati Uniti che a livello globale. Le sue posizioni sul cambiamento climatico e le politiche energetiche si discostano notevolmente da quelle dell’attuale amministrazione democratica.
Politiche Ambientali di Trump.
Negazionismo Climatico: Trump ha storicamente minimizzato l’importanza del cambiamento climatico, definendolo una “bufala” e sostenendo che le politiche per affrontarlo danneggerebbero l’economia statunitense. Ha promesso di ritirare nuovamente gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, un passo che avrebbe gravi conseguenze per gli sforzi globali di riduzione delle emissioni di gas serra.
Espansione dei Combustibili Fossili: Il suo programma prevede un forte sostegno all’industria dei combustibili fossili, con l’intento di aumentare la produzione di petrolio e gas naturale. Questo approccio implica una deregolamentazione significativa delle normative ambientali, che potrebbe portare a un aumento delle emissioni di CO2 e a un aggravamento della crisi climatica.
Impatto sulle Emissioni Globali: Secondo analisi, una vittoria di Trump potrebbe tradursi in emissioni aggiuntive di circa 4 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2030 rispetto ad un’amministrazione democratica, equivalenti alle emissioni annuali combinate di Europa e Giappone. Ciò rappresenterebbe un grave passo indietro nella lotta contro il cambiamento climatico.
Conseguenze per la Sostenibilità Ambientale.
Ritorno al Passato: La politica di Trump potrebbe portare ad un’inversione totale rispetto ai progressi compiuti negli ultimi anni nella transizione energetica verso fonti rinnovabili. Durante il suo mandato precedente, gli Stati Uniti avevano già visto un aumento della produzione di energia pulita, ma con il suo ritorno al potere, questa tendenza potrebbe essere compromessa.
Diminuzione dell’Influenza Americana: La sua elezione indebolirebbe anche la posizione degli Stati Uniti nei negoziati internazionali sul clima, come dimostrato dalla prossima COP29. Un disimpegno dagli accordi internazionali potrebbe ridurre gli aiuti finanziari ai paesi vulnerabili e rallentare gli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico.
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Le nostre considerazioni.
La vittoria di Trump potrebbe portare a un clima commerciale più ostile per il Made in Italy, minacciando le esportazioni e aumentando i costi per le aziende. Le politiche protezionistiche potrebbero non solo danneggiare l’economia italiana ma anche compromettere le relazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti. Per gli imprenditori italiani, questo scenario rappresenta una sfida significativa che richiede attenzione e preparazione strategica. Per il pianeta, le sue politiche favorirebbero l’espansione dei combustibili fossili e potrebbero compromettere gli sforzi globali per ridurre le emissioni e affrontare la crisi climatica. Questo scenario richiede una riflessione seria da parte della comunità internazionale riguardo alle strategie da adottare per garantire un futuro sostenibile.
Fonti di Redazione:
- https://www.tviweb.it/nel-programma-di-trump-una-mazzata-per-il-made-in-italy-ecco-perche-la-destra-italiana-dovrebbe-preferire-harris/
- https://www.repubblica.it/economia/2024/09/03/news/dazi_trump_effetto_aziende_italiane-423477608/
- https://www.coldiretti.it/economia/dazi-con-minacce-trump-trema-il-made-in-italy
- https://geagency.it/usa-2024-harris-o-trump-alla-casa-bianca-le-conseguenze-sul-clima/