Il film ‘Gorgona’ del regista Antonio Tibaldi sta continuando il suo tour nei cinema d’Italia.
Grande apprezzamento da parte del pubblico, ma non solo, infatti il film sta ricevendo anche premi come ad esempio per miglior documentario italiano al Festival dei Popoli 2022.
Ha partecipato al Bolzano Film Festival Bozen, al DocuDays di Kiev in Ucraina ed è stato scelto dalla Fondazione Giovanni Michelucci di Firenze per una proiezione speciale durante la Spring School sul tema “abitare il carcere” ed è stato selezionato dal Film Festival della Lessinia di Bosco Chiesanuova (VR), dalla Festa del Cinema di Mare di Castiglione della Pescaia (GR), dal Job Film Days di Torino e dal Rome Independent Film Festival di Roma.
Dallo scorso 6 ottobre Gorgona è nei cinema distribuito da Bloom Distribuzione.
Antonio Tibaldi non si risparmia e incontra il pubblico nei cinema e ad ogni presentazione il giovane regista sa coinvolgere gli spettatori in un’esperienza cinematografica intensa e stimolante che innesca un passaparola virtuoso, tanto da fa continuare il tour nelle sale prorogandone la visione.
Queste alcune delle prossime proiezioni, da non perdere:
· domenica 3 dicembre ore 21:30
Nuovo Cinema Aquila di Roma – in concorso al RIFF Award 2023
Saranno presenti la montatrice Valentina Andreoli e l’operatore Marco Pasquini
· martedì 5 dicembre ore 21:00
Spazio Teatro Invito di Lecco
In collaborazione con Associazione Comunità Il Gabbiano
· lunedì 22 gennaio
Cinema Sala Troisi di Roma
Saranno presenti il regista Antonio Tibaldi e l’ex direttore del carcere Carlo Mazzerbo
· martedì 23 gennaio
Cinema Cafè Lanteri di Pisa
Saranno presenti il regista Antonio Tibaldi e l’ex direttore del carcere Carlo Mazzerbo
· mercoledì 24 gennaio
Cinema 4 Mori di Livorno
Saranno presenti il regista Antonio Tibaldi e l’ex direttore del carcere Carlo Mazzerbo.

– Il rapporto natura e uomo qui è fortissimo nonostante il carcere, la detenzione….
L’isolazione dell’isola è come un salto indietro nel tempo … Niente bar, niente negozi o ristoranti, niente macchine o motorini o biciclette, tranne che per le 4×4 della polizia penitenziaria, niente telefonini … il silenzio dell’isola. Senti la gente che parla anche se sta a 200 metri di distanza. Il fatto che l’isola spesso rimanga isolata/separata dalla terraferma per giorni … il fatto che i lavori che vengono fatti sono essenziali. Sono il lavoro per produrre la verdura, il latte, la carne, il pane … per riparare e mantenere le strade … per riparare i guasti elettrici o le pompe dell’acqua.
Spesso nella mia vita penso e sento che quello che faccio, il modo in cui occupo il tempo, sia in fondo inutile … che potrei non farlo e non succederebbe niente. Non farebbe nessuna differenza. Ecco, a Gorgona è il contrario. Il lavoro che fanno gli uomini è legato alla terra. Alla sopravvivenza. È lavoro necessario. Essenziale. Il rapporto uomo-natura è quello che caratterizza l’essenza di questo scoglio rimasto indietro nel tempo … tagliato dal mondo. Se si aggiunge a ciò il fatto che gli uomini su quest’isola devono esserci e rimanerci per anni e per forza, che non se ne possono andare quando gli pare, questo aumenta questo rapporto tra terra, cielo, mare, natura e uomo.

– Tempo fa sono riuscita a sbarcare sull’isola anche io, con un gruppo di turisti, e mi ha colpito al cuore. Come mai Gorgona arriva così tanto all’uomo?
Da turista non sono mai riuscito ad andarci ma ho visto e filmato almeno 4 di queste gite … di chi arriva con la Superba e viene guidato/accompagnato (guidata/accompagnata) da guide turistiche. Immagino l’impatto sia forte perché immagino anche da turista si percepisca questo ‘salto nel tempo’. Questa qualità essenziale che ha l’isola.
– Quale è, secondo te, il protagonista del tuo film…l’isola o l’uomo?
Credo tutti e due … credo sia l’uomo sull’isola, L’uomo su questo fazzoletto di terra che lavora duro. Non ho mai visto uomini lavorare con così tanto impegno. Da nessuna parte. Gorgona è un carcere ambito ma non è per tutti. Colui che non si adatta a Gorgona, se ne va. Chiede di essere trasferito. Questo vale per i detenuti ma anche per gli agenti, gli educatori, i volontari … o la va o la spacca … Se la va ti cresce una pelle sopra alla pelle … diventi un po’ come una lucertola, un rettile … con uno ‘strato protettivo’ rugoso che ti protegge dalle ‘intemperie’ …

– Sei riuscito a raccontarla completamente?
Credo/spero di essere riuscito a raccontare un piccolo spicchio dell’isola. Almeno quello. Un momento nel tempo di questi uomini che sono diventati i soggetti del film … uno scorcio di questo scoglio …
– I tuoi prossimi progetti dove ti porteranno? Altre isole?
Mi sono affezionato a molti dei soggetti di Gorgona. A tal punto che ho iniziato un nuovo film documentario che per ora si chiama FUORI. Racconta la storia di un padre ed un figlio che erano insieme a Gorgona, a scontare le loro pene. Adesso sono su un’altra isola. Più grande. La Sardegna. Sono in semilibertà. Hanno trovato lavoro in un ristorante. Si vogliono bene. Non è facile cambiare vita. Ci stanno provando.
Penso che farò anche un film su Luisa Citti. Oggi ha 96 anni. E l’unica residente effettiva di Gorgona. L’unica che ci sta per scelta e non per forza. Sono tanti anni che non lascia l’isola. Ho molto materiale con lei, girato nel corso degli anni. Se non ne faccio un film questo materiale andrà perso. Forse farò mediometraggio con Luisa Citti al centro. Potrebbe chiamarsi LA REGINA DELL’ISOLA.

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