Ferrari ha deciso di puntare alle energie rinnovabili, con un’attenzione all’ambiente notevole.
La storica casa automobilistica ha spento l’impianto di trigenerazione a gas metano della sua fabbrica in provincia di Modena. Perché questa svolta green?
La scuderia di Maranello ha l’obiettivo di ridurre il consumo di metano e, di conseguenza, anche l’emissione di CO2 del 60% annuo. Questa mossa inaspettata è accompagnata dalla presenza sempre più massiccia di impianti fotovoltaici all’avanguardia, installati nello stabilimento. Vediamo di analizzare nello specifico la decisione dell’azienda.
Ferrari punta alle energie rinnovabili: le parole del CEO.
Ferrari punta sempre di più alle energie rinnovabili rinunciando al consumo di gas metano. A commentare la notizia lo stesso CEO Benedetto Vigna: “Oggi, 30 settembre, è una data storica per il nostro viaggio verso la carbon neutrality al 2030. Abbiamo spento il trigeneratore, non useremo più gas per produrre elettricità in questo impianto, ma energia elettrica da fonti rinnovabili”.
Il presidente della scuderia ha poi aggiunto: “Questo è un altro importante tassello dopo l’installazione dell’impianto a fuel cell, i nuovi edifici con massima efficienza energetica e le soluzioni per l’efficientamento energetico nei processi produttivi”. La scuderia di Maranello aveva già ottenuto importanti risultati in tal senso. Nel 2023, infatti, c’è stata una riduzione del 4% del consumo di energia rispetto all’anno precedente. Oggi, la storica casa di automobili punta molto più in alto l’asticella.
Ferrari e le strategie adottate in fabbrica per il rinnovamento.
La casa automobilistica è sicuramente tra le più aggiornate dal punto di vista delle energie rinnovabili. Questo è stato possibile grazie a un profondo ammodernamento dello stabilimento che adotta tecnologie e impianti all’avanguardia.
In primis, sono stati rafforzati e rivisti gli impianti elettrici dell’infrastruttura con l’installazione di tre nuovi trasformatori da 40 MVA ciascuno. Questi accorgimenti hanno fatto la differenza, tanto che le fonti rinnovabili sono arrivate a coprire circa il 40% del fabbisogno della fabbrica. La mossa di Ferrari incarna un’esigenza sempre più imponente nel panorama dei veicoli. Sono diversi i brand che stanno, infatti, puntando a questa soluzione green.
Fonti rinnovabili: cosa sono e come funzionano.
Prima di comprendere a pieno la scelta di Ferrari, occorre conoscere cosa sono e come funzionano le fonti rinnovabili. Le energie dette “rinnovabili”, sono fonti pulite che si rigenerano naturalmente senza inquinare l’ambiente. Adottare queste fonti piuttosto che i ben noti combustibili fossili esprime la volontà di limitare il riscaldamento globale.
Oltre a non essere nocive per l’ambiente le energie rinnovabili sono anche più vantaggiose. Rispetto al gas metano, infatti, sono più economiche e non si esauriscono nel tempo. Produrre fonti pulite aiuta a ridurre le emissioni di CO2, un obiettivo comune a tutti i Paesi del mondo. Nel 2021 e 2022 si è infatti registrato un notevole incremento di produzione elettrica tramite queste fonti.
Vediamo quali sono le tipologie di energie rinnovabili più diffuse.
- Energia solare: in assoluto la fonte naturale più diffusa sul territorio nazionale. Deriva dai raggi solari che vengono convertiti in energia, tramite l’uso di pannelli solari e impianti fotovoltaici. Negli ultimi anni sono stati dati sempre più incentivi alle famiglie per l’installazione di pannelli nella propria abitazione.
- Energia geotermica: deriva da sorgenti termali, geyser e soffioni che producono calore dalla terra con fonti energetiche pulite.
- Energia eolica: fonte prodotta dal vento che, spostando masse d’aria, produce energia meccanica. Le pale eoliche poi trasformano l’energia meccanica in elettricità utile per le strutture.
- Energia idroelettrica: fonte di energia naturale che si ottiene grazie al movimento dell’acqua. Viene usata grazie all’installazione di generatori che servono ad accumulare l’acqua e trasformarla in energia.