Il difensore portoghese Pepe, del Porto, ha infranto ulteriormente il record di marcatore più anziano della Champions League.
L’ultima gara a disposizione del Porto, nei gironi di qualificazione per gli ottavi di finale di questa edizione della Champions League, ha visto Pepe tra i grandi protagonisti. Il difensore ex Real Madrid, conosciuto per il suo temperamento, ha portato per mano la sua squadra verso la qualificazione. Il Porto si è infatti aggiudicato il secondo posto del girone a pari punti con il Barcellona primo.
Staccati invece Shakhtar (finito in Europa League) e Anversa (fuori da tutto). Ed è proprio il capitano a rendersi protagonista assoluto di un avvenimento storico. Contro lo Shakhtar, match conclusosi per 5-3, è andato ancora una volta in rete, dopo averlo fatto già alla 4 giornata, stabilendo un nuovo record. Pepe ha infatti segnato alla veneranda età di 40 anni e 278 giorni. Il precedente record era sempre il suo con 40 anni e 242 giorni.
Il difensore portoghese, nonostante l’età avanzata è ancora un elemento importante nello scacchiere di Sergio Conceicao. Guida tutta la linea difesa con grande esperienza e la sua aggressività in campo è spesso decisiva, anche per aizzare il pubblico di casa per il quale è diventato un vero e proprio beniamino.
Con la casacca biancoblù è infatti sceso in campo 269 volte siglando 17 reti tra tutte le competizioni. Le prime 89 durante la sua prima avventura al Porto tra il 2004 ed il 2007, le restanti presenze invecee nella sua seconda avventura, e anche seconda giovinezza, tra il 2019 ed il 2023-24.
Pepe ed il record in Champions League: gli altri marcatori più anziani.
Le statistiche ed i record appassionano tantissimi tifosi di calcio. “I record sono fatti per essere battuti” diceva Ronaldo Nazario da Lima quando Klose scalò la vetta dei migliori goleador della storia dei Mondiali. I record, individuali e di squadra, sono in costante e repentina crescita. Si aggiornano anno dopo anno, mese dopo mese e partita dopo partita.
Ecco allora chi sono stati i marcatori più vecchi, prima di Pepe, nella storia della Champions League. Nella top 5 (top 6 calcolando Pepe come primatista) primeggia senza dubbio l’Italia con ben 3 calciatori.

Marcatori più anziani Champions League: Pirlo e Drogba.
Alla posizione numero 5 troviamo il nostro Maestro, Andrea Pirlo. Segnò, con la maglia della Juventus, contro l’Olympiacos nel 2014, all’età di 36 anni e 17 giorni. Pirlo alla Juve visse una seconda giovinezza. Era stato quasi scartato dal Milan e si riprese tutte le rivincite in maglia bianconera. Ovviamente rientra, da protagonista, anche nei giocatori dell’Italia del 2006 Campione del Mondo.
Alla posizione numero 4 invece un giocatore che in Italia, purtroppo, non abbiamo mai avuto il piacere di ammirare ma che ha stabilito questo record proprio contro la Juventus. Si tratta dell’ivoriano Didier Drogba che nella stagione del 2013, all’età di 36 anni e 225 giorni, mandò i bianconeri, con il suo Galatasaray, fuori dalla Champions.
Il podio dei marcatori più anziani ad aver segnato in Champions League.
Sul gradino più basso del podio uno degli attaccanti più contestati ed amati di sempre, il bomber Filippo Inzaghi. La sua rete più anziana in Champions League però non avvenne contro un avversario qualsiasi bensì contro il Real Madrid. E non siglò una sola rete ma due stabilendo il punteggio finale di quella sfida di gironi di Champions sul 2-2. Superpippo segnò la doppietta al Real all’età di 36 e 260 giorni.
Al secondo posto un’icona del calcio mondiale. Ryan Giggs, Il gallese ha fatto la storia del Manchester United e non poteva non essere lui a stabilire il record di marcatore più anziano. Lo fece all’età di 37 anni e 290 giorni in un match, chiaramente con il suo United, del 2011, contro i portoghesi del Benfica. Gigga, vera icona del calcio che fu, rientra in quella categoria di grandissimi giocatori dotati anche di grande lealtà e rispetto dell’avversario come lo sono stati, tra i tanti altri, Paolo Maldini, Puyol, Javier Zanetti.
Sul gradino più alto del podio, senza considerare Pepe ovviamente, il numero 10 per eccellenza. Il capitano. Er Pupone. Siglò la sua ultima rete in Champions League quando aveva 38 anni e 59 giorni.
Lo fece con una gran punizione dal limite, sempre nel 2014, contro i russi del CSKA Mosca. Francesco Totti, il capitano storico della Roma, stava rivivendo non una seconda, ma una terza giovinezza con la maglia giallorossa. Il suo talento è sempre stato puro e cristallino ed era riuscito ad adattarsi anche ad un calcio più fisico e atletico in età avanzata.
La sua visione di gioco, la sua tecnica impareggiabile ed il tiro potente ma raffinato, gli hanno permesso di giocare fino a 40 anni e chissà che con un allenatore diverso (all’epoca Luciano Spalletti) non avrebbe giocato ancora per un’altra stagione almeno.
Seguici sui Social