La violenza contro le donne è un fenomeno grave e diffuso, che può assumere diverse forme: fisica, psicologica, sessuale, economica, simbolica.
Spesso, la violenza si manifesta all’interno di una relazione affettiva, in cui il partner o l’ex partner esercita un controllo e una coercizione sulla donna, minando la sua autostima, la sua libertà e la sua sicurezza.
Si parla in questi casi di relazione tossica, una condizione che può essere difficile da riconoscere e da interrompere per la vittima, che può sentirsi confusa, colpevole, impotente o dipendente dal suo aguzzino.
Se sei un uomo che vuole aiutare una donna, sia essa amica o familiare, a riconoscere una relazione tossica ed ad uscirne, ci sono alcuni passi che puoi seguire. Proviamo ad elencarli.
Informati sul fenomeno della violenza di genere, sui suoi meccanismi e sulle sue conseguenze. Puoi consultare i siti web di istituzioni, associazioni, centri antiviolenza e media che si occupano di questo tema.
Ascolta la donna con attenzione, rispetto e senza giudizio. Non minimizzare o banalizzare la sua situazione, non criticare o incolpare il suo partner, non mettere in dubbio la sua verità o la sua capacità di decidere. Falle capire che non è sola, che non è responsabile della violenza che subisce, che ha diritto a una vita libera e felice.
Quali sono i tipici segnali di una relazione tossica?
I segnali di una relazione tossica possono essere diversi a seconda del tipo e del grado di violenza che si subisce. Tuttavia, alcuni indicatori comuni sono:
Violenza fisica: si tratta di qualsiasi forma di aggressione fisica, come schiaffi, pugni, calci, spintoni, morsi, graffi, strangolamenti, ecc. Questo segnale è il più evidente e pericoloso, e richiede un intervento immediato per proteggere la propria incolumità.
Violenza verbale e manipolazione: si tratta di qualsiasi forma di abuso verbale, come insulti, minacce, umiliazioni, ricatti, bugie, sarcasmo, ecc. Questo segnale è meno visibile ma altrettanto doloroso, e mira a indebolire la fiducia e l’autostima della vittima.
Litigiosità: si tratta di una situazione in cui i conflitti sono frequenti, intensi e irrisolti, e in cui non c’è dialogo, ascolto, comprensione o rispetto reciproco. Questo segnale indica una mancanza di armonia e di equilibrio nella relazione, e genera stress e frustrazione.
Repentini cambiamenti di “ruolo”: si tratta di una dinamica in cui il partner violento alterna momenti di dolcezza e di affetto a momenti di crudeltà e di rabbia, creando confusione e dipendenza nella vittima. Questo segnale è tipico delle relazioni sado-masochistiche, in cui il partner violento usa il potere e il controllo per dominare l’altro.
Bassa energia e fatica: si tratta di una conseguenza della relazione tossica, che comporta un grande investimento di energia mentale ed emotiva per affrontare le difficoltà e le sofferenze che essa provoca. Questo segnale si manifesta con sintomi come stanchezza, apatia, malumore, insonnia, ecc.
Ansia: si tratta di un’altra conseguenza della relazione tossica, che genera un senso di paura, di preoccupazione e di angoscia nella vittima, che si sente costantemente in pericolo o in colpa. Questo segnale si manifesta con sintomi come nervosismo, agitazione, sudorazione, palpitazioni, attacchi di panico.
Bassa autostima: si tratta di un’ulteriore conseguenza della relazione tossica, che deriva dalla svalutazione continua e dalle difficoltà che si incontrano ogni giorno nella relazione, che risucchia energie, serenità e benessere. Questo segnale si manifesta con sintomi come insicurezza, pessimismo, depressione, senso di inadeguatezza.
Non sentirsi liberi di essere se stessi: si tratta di un segno di una relazione tossica, in cui il partner violento cerca di cambiare o di limitare la personalità, i gusti, le opinioni, le passioni, le amicizie, le attività, ecc. della vittima, imponendo i suoi criteri o i suoi desideri. Questo segnale indica una mancanza di rispetto e di accettazione dell’altro, e una violazione della sua identità e della sua libertà.
Questi sono solo alcuni dei segnali di una relazione tossica, ma ce ne possono essere altri.
Se ne riconosci qualcuno nella relazione di una persona a te cara, ti consigliamo di cercare aiuto e sostegno, perché nessuno merita di vivere in una situazione di violenza e di sofferenza.
Puoi chiamare il numero antiviolenza e anti stalking 1522, attivo 24 ore su 24, o la relativa APP, che ti permette di chattare con le operatrici. Puoi anche trovare il centro antiviolenza più vicino a te, consultando questa pagina sul sito 1522.eu . Puoi inoltre rivolgerti al pronto soccorso, alla polizia, alla farmacia o al medico di famiglia, a seconda delle tue necessità e della gravità.
Esistono dei Test per Valutare una Relazione Tossica?
Esistono diversi test online che possono aiutare a capire se una relazione è tossica o sana. Questi test sono basati su domande che riguardano il rapporto con il tuo partner, i suoi comportamenti, i propri sentimenti e le proprie aspettative.
In base alle risposte, i test ti danno un punteggio o una valutazione che indica il livello di tossicità di una relazione. Tuttavia, questi test non sono scientifici e non sostituiscono il parere di un professionista qualificato.
Vi segnaliamo alcuni siti web che offrono test per riconoscere una relazione tossica:
- Servizio Italiano di Psicologia Online: questo sito offre un test gratuito per adulti che ti permette di scoprire i sintomi legati a relazioni tossiche. Il test si compone di 20 domande a cui devi rispondere con sì o no. Al termine del test, ti viene mostrato il tuo punteggio e una spiegazione dei risultati.
- GuidaPsicologi.it: questo sito offre un test gratuito per adulti che ti aiuta a riconoscere una relazione tossica. Il test si compone di 10 domande a cui devi rispondere con mai, qualche volta, spesso o sempre. Al termine del test, ti viene mostrato il tuo punteggio e una valutazione della tua relazione.
Aiutare una donna a riconoscere una relazione tossica ed ad uscirne è un gesto di responsabilità e di civiltà, che contribuisce a contrastare la violenza di genere ed a promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza tra i sessi.
Sostieni la donna nel suo percorso di uscita dalla violenza, rispettando i suoi tempi e le sue scelte. Non forzarla o pressarla a fare ciò che non vuole o che non si sente pronta a fare. Offrile la tua presenza, il tuo aiuto, la tua solidarietà, ma non sostituirti a lei o alle figure professionali che la seguono. Ricorda che la decisione finale spetta solo a lei.
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